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L'IPOCRISIA DELLA "MALAFEDE"
Quando mai l'ONU, come, a suo tempo, la Società delle Nazioni, potrà assicurare, pace, solidarietà e giustizia al Mondo, se gente come Erdogan ed i suoi insorgono, scandalizzati, contro la verità rivelata, appena ieri, dal Papa, ossia da Francesco, che ben sa, quanti scempi ed ignominie abbia pure compiuto la Chiesa di Roma, nel corso della sua storia, con la Santa Inquisizione e con le Crociate, intraprese contro infedeli, eretici e protestanti di varia fattispecie, come, ad esempio, quella contro i Catari del “consolamentum” che, complici i Baschi, si concluse, nel 1244, con gli spaventevoli roghi di Montsegur e la totale devastazione dell’Occitania, oggi Provenza?
Per sapere, infatti, cosa avvenne in Armenia, nel corso del 1915, oltre alla storia europea, basta leggersi, con il cuore in mano, ciò che ha scritto, ne “La masseria delle Allodole” e ne “La strada di Smirne”, la “nostra” Armena Antonia Arslan, la cui famiglia ebbe, in parte, la fortuna di salvarsi da un genocidio, cui contribuirono, e questo il Papa, non l’ha detto, quali avvoltoi, che s’avventino, anzitempo, su greggi, prossime alla morte, anche i Curdi, a me assai cari, ché, a loro volta, vittime di sopraffazioni inenarrabili, ivi comprese, per ultimo, quelle dello sterminio col gas.
Cosa, quindi, hanno da reclamare i Turchi se il nostro Bergoglio senza tanti giri di parole ha, finalmente, deciso, al cospetto del Mondo, di metterli di fronte alle storica responsabilità del primo genocidio, di cui fu connivente, attribuendo al falso “disfattismo” degli Armeni, l’inaspettato andamento della guerra, lo stesso futuro “Padre della Patria”, Mustafa Kemal Ataturk, negazionista ad oltranza, siccome lo è, tutt’ora, Recep Tayyp Erdogan.
E’ proprio vero, aveva ragione Matteo, quando nel “suo” Vangelo scrisse: “Oportet ut scandala eveniant”.
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