Da quella tragica notte in cui tutta l’isola, nonostante le ridottissime capacità ricettive invernali, si mise a disposizione di 4200 naufraghi, continua incessante l’opera silenziosa dei gigliesi. 

Nei locali della Scuola Media dell’isola è stata allestita una mensa che sforna pasti caldi a tutte le ore per i soccorritori. Una cucina confederale della Misericordia di Castelnuovo Garfagnana con 6 volontari prepara adesso quei pasti che nelle prime ore venivano cucinati nei ristoranti dell’isola. Tanti volontari isolani si alternano in turni per servire i pasti e tenere puliti i locali. Un casottino nei pressi dell'area critica riservata ai soccorsi offre caffè e generi di prima necessità.

Hanno riaperto, anche se a ranghi ridotti, ristoranti ed alberghi ed i bar del porto rimangono in servizio quasi ininterrottamente.

I gigliesi guardano con preoccupazione quel bolide ferito al cui interno giacciono ancora migliaia di tonnellate di veleni tra idrocarburi ed olii vari. Ma la fiducia nei confronti di quegli uomini in tuta rossa, di quegli angeli che scendono nelle viscere della nave, è più forte della paura.

A loro è rivolta e dedicata l’opera silenziosa ma determinante di un’isola che non dorme mai!