Lo Stato si riprende i finanziamenti non investiti. Tre milioni di euro che anziché essere spesi all'Elba verranno destinati altrove perché il destinatario di quelle risorse, il Parco nazionale dell'Arcipelago toscano, in otto anni non è stato in grado di spenderli.

Dovevano essere impiegati per la realizzazione della nuova sede dell'ente, all'interno dell'ex caserma della Guardia di finanza Teseo Tesei di Portoferraio. Ma con la proprietà degli immobili, l'Agenzia del demanio, non è stato possibile trovare un accordo per concretizzare il progetto e le risorse sono rimaste in un cassetto nel quale, ultimamente, è andato a curiosare Tremonti in cerca "bottini" con i quali rimpinguare le casse dello Stato.

In tempi di crisi e di tagli il ministro ha fatto due più due: se i soldi non li usate ce li riprendiamo. E così sarà. Intanto il tesoretto iscritto nel capitolo residui attivi del bilancio del Parco è congelato. Per spenderlo l'ente dovrà faticare dimostrando di dover risarcire debiti derivanti da investimenti. Se ciò non accadrà entro il 31 dicembre del prossimo anno le risorse prenderanno definitivamente il volo verso Roma. 

La storia della nuova sede del Parco viene da lontano. I soldi furono concessi nel 2003. Dopo lunghe trattative anche con altri enti locali si arrivò a un'ipotesi di accordo che tuttavia non teneva conto delle pretese economiche del Demanio. Così tre anni fa il Parco ha rinunciato definitivamente alla ex caserma della Guardia di finanza ripengando sul trasferimento della propria sede all'ex tonnara dell'Enfola, inizialmente destinata a ospitare un centro di educazione ambientale. Il gruzzoletto è quindi rimasto in gran parte in bilancio.

E il Parco ha effettivamente provato a spenderlo per acquistare una sede distaccata dell'ente a Marciana, le dune costiere di Lacona a Capoliveri e recentemente alcune sedi distaccate del Corpo forestale dello Stato sparse nell'Arcipelago. nessuna operazione è ancora giunta al termine e i mesi passano in fretta. «E' la chiara dimostrazione - afferma l'ex commissario del Parco, il sindaco di Capoliveri Ruggero Barbetti - che questo ente non è stato in grado di investire sul territorio»