Spett. redazione di Giglio News
Solidarietà a Marina Aldi
Alcuni giorni fa mi è capitato di leggere sul vostro sito, uno squallido quanto infimo trafiletto a firma di un fantomatico “sibilot” in cui sono state elevate allusioni offensive nei confronti della compaesana Marina Aldi, per il suo impegno profuso nella difesa dei valori paesaggistici ed ambientali dell’Isola del Giglio ed in particolar modo per la giusta battaglia, da cui n’è uscita vittoriosa, contro la pala eolica che la miope, per non dire di peggio, Amministrazione Comunale di Isola del Giglio, voleva ad ogni costo posizionare sul piano delle Porte a poca distanza dalla “Cote Ciambella” .
In quel frangente, credo di aver dato un modesto contributo a sostegno delle giuste tesi di Marina Aldi, con la presentazione di alcune mie pubblicazioni, relative alla scoperta, in quei luoghi, di presenze di culture preistoriche e di frequentazioni più recenti, di grande importanza per l’Isola del Giglio e per la storia del nostro passato, che sicuramente sarebbero state distrutte dall’attuazione di quello sciagurato intervento della pala eolica, con le annesse strutture.
Il personaggio che rifugge e nasconde la propria faccia con il fantomatico pseudonimo “sibilot”, a mio modesto avviso, non sembra essere di origine gigliese ed è probabile che sia anche ignorante della nostra storia e della nostra cultura e delle nostre tradizioni. Dico queste cose perché i gigliesi, per la loro natura di persone semplici, alieni da ogni squallida perfidia e da ogni velenosa malizia, non avrebbero mai nascosto la propria faccia, ma si sarebbero presentati a viso scoperto.
Il gigliese inoltre, anche se non trova il tempo di leggere le mie note sulla preistoria o le relazioni di Aldi Marina, conserva il ricordo, per tradizione orale tramandata dai vecchi abitanti di Giglio Castello, che la località delle Porte e in special modo quella della “Cote Ciombella” rappresentano nella nostra memoria collettiva luoghi di sacralità pagana: quindi degni di venerazione e di rispetto, non di scempio e di oltraggio.
Nel dare la mia piena solidarietà ad Aldi Marina e nell’esprimere tutto il mio sdegno, per le truculenti offese ricevute, vorrei contestualmente invitare la persona che si nasconde dietro a “sibilot” a chiedere scusa, non soltanto a Marina Aldi ed al partito dei Verdi da lei tanto seriamente ed onestamente rappresentato in questo lembo estremo della Toscana, ma a tutti i gigliesi, perché Marina, cognome del padre Aldi e Centurioni quello della madre, rappresenta due famiglie fra le piì antiche di Giglio Castello, quindi dell’isola del Giglio.
Ed ancora, vorrei dire al Sig. “sibilot” , se gli sarà possibile, di rimanere quanto più a lungo sull’isola, non con la stolta illusione di essere un giorno naturalizzato gigliese, ma per conoscerne meglio i luoghi, per studiarne la sua storia, le sue tradizioni, la sua cultura e per apprezzare e stimare la serietà e la correttezza di certi suoi abitanti.
Cordiali saluti
Mario Brandaglia
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