Massacro delle Foibe:
GIORNO DEL RICORDO10 Febbraio 2016
Siamo qui a condividere il nostro sentimento di vicinanza verso chi ebbe a subire gli effetti di intollerabili azioni di massacro, per troppo tempo nascoste sotto il tappeto della storia per il loro ingombrante peso.
Il “Giorno del ricordo” è stato istituito con la Legge 30 marzo 2004, n. 92 (http://www.camera.it/parlam/leggi/04092l.htm) e riconosce il 10 febbraio quale giornata per conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale. Il nostro pensiero va quindi a coloro che restarono vittime dei risentimenti e delle mire espansionistiche Jugoslave seguite all’armistizio dell’8 settembre 1943 e ai rappresentanti delle associazioni che coltivano la memoria di quella tragedia e dell’esodo di intere popolazioni.
Oggi alcuni di noi saranno anche presenti ad una commemorazione che appunto ricorderà tutte le vittime di questo tragico evento.
......ED IO, PAZIENTEMENTE, STO ANCORA ASPETTANDO CHE "FORZA NUOVA", CHE S'E' FATTA, GIUSTAMENTE, PALADINA, AL GIGLIO COME ALTROVE, DELLE VITTIME DELL FOIBE, PROMUOVENDONE UNA COMMEMORAZIONE SPECIALE, CUI HO ADERITO CON UN DOVEROSO MESSAGGIO DI SOLIDARIETA, FACCIA COMPARIRE SU "GIGLIONEWS", ALMENO UN BREVE CENNO D'UMANA SOLIDARIETA' PER I MILIONI DI VITTIME DELL'OLOCAUSTO, STERMINATI NEI CAMPI DI CONCENTRAMENTO NAZIFASCISTI. NON CREDANO, QUELLI CHE SI SONO FATTI PROMOTORI DELLA COMMEMORAZIONE DELLE MIGLIAIA DI "INFOIBATI", VITTIME DEI COMUNISTI "TITINI", DI FARLA FRANCA, PENSANDO CHE MI DIMENTICHI DELLA LORO, FINO A QUESTO MOMENTO, ESECRABILE "DIMENTICANZA", PERCHE', A DIFFERENZA DI LORO, IL SOPRASCRITTO HA LA MEMORIA LUNGA (MI SONO IMMUNIZZATO, AL RIGUARDO, ATTRAVERSO ANNI ED ANNI DI VOLONTARIATO PER GLI ALZHEIMER). RAGION PER CUI, FINO A CHE "GIGLIONEWS" ME LO CONSENTIRA', DI TANTO IN TANTO, COME UN TARLO CHE RODE SENZA DARE TREGUA, CERCHERO' DI RISVEGLIARE QUELLA COSCIENZA DI CUI, FINO AD OGGI, PER PURO SPIRITO DI PARTE, SEMBRANO ESSERE TOTALMENTE PRIVI!!!!
ED IO, PAZIENTEMENTE, IO CHE HO RESO ONORE ALLE VITTIME DELLE FOIBE, STO ANCORA ASPETTANDO CHE QUALCUNO DI "FORZA NUOVA", DI ISOLA DEL GIGLIO, COME, INDIRETTAMENTE, HA PURE CHIESTO MIO CUGINO ACQUISITO, ANGELO STEFANINI, ESPRIMA UN CENNO D'UMANO CORDOGLIO PER I TANTI MILIONI DI VITTIME DEI LAGER NAZISTI, CHE GLI ITALIANI "DEMOCRATICI", DA UN PO' DI ANNI A QUESTA PARTE, USANO CELEBRARE IL 27 DI GENNAIO, DEFINITO, ORMAI, QUALE "GIORNO DELLA MEMORIA". CHE DEBBA ATTENDERE INVANO ?
SICCOME HAI PERFETTAMENTE RAGIONE, CARO ANGELO, E MI FAI VENIRE IL DUBBIO CHE I "CAMERATI" DI FORZA NUOVA, NON PER CASO, MENTRE HANNO CHIESTO DI SOLIDARIZZARE IN MERITO ALLA TRAGEDIA DELLE "FOIBE", ABBIANO VOLUTAMENTE OBLIATO QUELLA, ANCOR PIU' IMMANE, DELL'OLOCAUSTO, METTENDOSI ALLO STESSO LIVELLO DEI COSIDDETTI "NEGAZIONISTI", HO VOLUTO RECUPERARE, TRA LE MIE POESIE, QUELLA, APPUNTO, DEDICATA AI "NEGAZIONISTI.
POESIA CHE, QUI, RIPROPONGO, CHIEDENDO, UMILMENTE, CHE ANCHE SOLO UN RAPPRESENTANTE DI FORZA NUOVA DI iSOLA DEL GIGLIO MANIFESTI, IN QUALCHE MODO, LA SUA CONDIVISIONE NON TANTO PER LA FORMA QUANTO PER I CONTENUTI DELLA MIA MODESTA "COMPOSIZIONE".
BRAVO PER LA TUA COERENZA E PER LO SPIRITO UMANAMENTE SOLIDARISTICO CHE, ANCHE IN QUESTA CIRCOSTANZA, HAI DIMOSTRATO DI POSSEDERE.
AI “NEGAZIONISTI”
Cosa mai cambierebbe,
se, invece d’essere stati
sei milioni d’Ebrei,
più tant’altri,
gli sterminati
nei “Campi nazisti”,
di cui un milione e mezzo
solo ad Auschwitz-Birkenau,
fossero stati, rispettivamente,
un milione e qualche centinaio
di migliaia in meno?
Sarebbe stato forse diverso,
se i lager censiti
fossero stati meno di cento,
e non avessero cominciato,
già nel 1933, a costruirli?
Sarebbe, sempre
e comunque, un Olocausto,
una strage di razza,
compiuta con ogni mezzo:
un atto di pura viltà,
per fare, d’uomini uguali,
puri strumenti degli uni
a vantaggio degli altri.
Nemmeno le bestie!
Altro che Thomas Hobbes,
col suo “Homo homini lupus”!
Gli animali uccidono
per sopravvivere,
i Nazisti
ed i Fascisti,,
al loro "servizio",
sterminarono
per prevalere!
Io so quel che ho veduto,
oltre ai campi,
alle baracche,
ai forni crematori,
alle foto, orrende,
di coloro, che s’impiccavano
ai rubinetti dei lavabi,
assieme a quelle
delle cataste
di membra
affastellate
e ammucchiate,
ai bordi delle fosse,
in un biancore livido
che sapeva già
di putrescenza.
E’ stato orribile
oltre ogni dire,
recarmi a Mauthausen,
dopo la visita,
consueta,
alla storica Birreria
di Monaco,
ove, l’allucinato Adolf Hitler,
prima del “Mein Kampf”,
“rivelò” al mondo
il suo “disegno” delirante
di carnefice perverso
ed assoluto!
Era un’umida e grigia
Primavera di tanti anni fa,
quando, compunto
per ciò che m’aspettava,
avendo preferito visitare
il lager, piuttosto,
che il villaggio olimpico,
teatro d’una recente
strage d’atleti ebrei,
compiuta dai Palestinesi,
ed in procinto di passare
l’osceno arco trionfale
del lavoro che rende liberi,
fui costretto a fermarmi:
tutto il terreno intorno,
quasi mi trovassi
in un “carnaio”,
brulicava di grossi
e lunghi vermi rosa.
Sostai a lungo piangendo
e quasi mi ritrassi,
ché non tenevo “core”
ad entrare in quello
smisurato
carcere infame,
in quell’aberrante
mattatoio:
“avello” di vessazioni
e torture inenarrabili;
finalizzate allo sterminio
più feroce
ed alla “fossa comune”,
per coloro le cui ceneri
non furono disperse nell’aria
coi fumi dei forni crematori,
costantemente accesi.
Concordo su tutto, dalla prima all'ultima parola. Tra l'altro vorrei segnalare un bellissimo spettacolo teatrale al riguardo " Magazzino 18 " che Simone Cristicchi porta ormai da diverso tempo in tutti teatri italiani e che , lo dico a ragion veduta avendolo visto, rende bene l'idea della tragedia che si è consumata in quel tempo e in quei luoghi. Agli " amici " di FN così solerti nel ricordo diciamo così " di parte " , dico però , vi siete forse dimenticati di celebrare con la stessa attenzione il 27 gennaio giorno in cui tutto il mondo ricorda l'olocausto? Mica sarete anche Voi tra quelli che dicono che non è avvenuto e che si tratta di un falso storico. Se Vi va di dire una parolina in tal senso per sapere come la pensate, ben venga.
Angelo Stefanini - 16 febbraio 2016
PUR NON AVENDO NIENTE A CHE FARE CON "FORZA NUOVA " (SONO, INFATTI, REPUBBLICANO E MAZZINIANO SENZA RISERVE), RITENGO CHE SIA PIU' CHE DOVEROSO, SENZA ABBANDONARSI A STRUMENTALIZZAZIONI DI SORTA, CELEBRARE LA "MEMORIA" DELLE FOIBE COME UNO DEI PIU' EFFERATI DELITTI DELLA STORIA, COMPIUTI A DANNO DI UN'ETNIA,QUELLA ITALIANA, CHE, EGEMONE, DA SECOLI, SU REGIONI, CONQUISTATE E, SOPRATTUTTO, CIVILIZZATE OLTRE OGNI DIRE, AL COSPETTO DEL MONDO, CON IL MUTARE DELLA SORTE, DA CHI ALLA FINE PREVALSE, SI INTESE, DOPO L'ULTIMA GUERRA, LETTERALMENTE SPAZZARE VIA DAL TERRITORIO, SIA IN TERMINI ANAGRAFICI, ATTRAVERSO IL CAMBIAMENTO DEI COGNOMI, SLAVIZZANDOLI, CHE IN TERMINI FISICI, PRECIPITANDOLA, A DECINE E DECINE DI MIGLIAIA DI INDIVIDUI, IN PROFONDISSIME QUANTO SEMINACCESSIBILI "DEPRESSIONI" CARSICHE.
PER LA MIA PARTE, CONTRIBUISCO A QUESTA CELEBRAZIONE, RECUPERANDO DAL MIO ARCHIVIO UNA "COMPOSIZIONE", IN VERSI, DEL 1991, SCRITTA CONTRO L'ALLORA PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA, CHE, AVEVA, DI FATTO, ASPRAMENTE CRITICATO UN BRAVO GIORNALISTA ITALIANO, CHE, DI FRONTE ALLA RECRUDESCENZA DI ATTI DI DISCRIMINAZIONE E VIOLENZA CONTRO GLI ITALIANI CHE, SCAMPATI ALLE FOIBE, ERANO VOLUTI RIMANERE IN JUGOSLAVIA, S'ERA FATTO CARICO DELLE LORO PROTESTE.
A COSSIGA
(Per l'articolo
de “Il Corriere della Sera”
di Lunedì 22 Luglio 1991, scritto
da Gian Antonio Stella)
Caro Presidente,
questa distinzione
tra padri e figli
non ha senso
e mi lascia di sasso.
Come si può
non capire
che se, allora,
i padri,
non fossero rimasti,
rischiando
d’essere infoibati,
come lo furono
tanti e tanti altri,
oggi,
non ci sarebbero
i figli,
e i figli dei figli
degli Italiani d'lstria?
Come si può
non capire questo?
Avrebbero, forse,
dovuto soccombere
o farsi “macellare”,
magari, piegarsi,
vigliaccamente,
alla propaganda,
o farsene, addirittura,
portatori,
come, purtroppo,
qualcuno, ha
pure fatto?
Scomparire?
Oppure, emigrare tutti
e cancellare
dalla storia,
dalla nostra storia,
di secoli …
e d’onore
una parte
del nostro Paese?
Come si può,
così speditamente,
disinvoltamente,
Presidente!
liquidare
una tragedia
di tale portata,
cancellando
dalla faccia
della terra
questa nostra,
antica,
italica gente
che fu veneziana,
ben prima che slava?
Si sappia,
per chi ancora
lo ignora
o non intende capirlo,
che quelli che restarono
e cambiarono,
incoattivamente,
nome e cognome,
avvinti dall'ideologia
imperante,
furono minoranza
della minoranza!
Gli altri,
tutti gli altri,
ovvero quelli
che rimasero
fedeli a se stessi
ed alle loro origini,
lo fecero
per non lasciare
i loro ricordi,
i loro campi,
le loro case,
i loro morti,
sepolti,
da generazioni
e generazioni,
nei cimiteri
dei loro paesi,
scavati
dai loro padri
e dai padri
dei loro padri.
E questi
hanno sofferto,
più d’ogni altro,
l'intera tragedia
di questa terra
insanguinata
e irriconoscente,
quale il cane
che morde
la mano
che lo nutre
e l’ha nutrito
nel tempo;
una tragedia
che, oggi,
s’intende
riproporre.
Hanno sofferto,
infatti,
come e più
degli esuli
che, alla fine,
vollero e seppero
dimenticare,
quasi fossero
“emersi”
da un incubo,
da obliare
per sempre,
mentre loro
diventarono,
invece,
stranieri
e “nemici”
in una terra
che non era più
la loro Patria;
una terra
d'usi e costumi,
linguaggio e civiltà,
"fondata" dai loro avi.
Nessuno ha
il monopolio del dolore,
caro Presidente!
Soprattutto
non ce l'ha
chi, dall'alto
d'un comodo scranno,
fa mostra di parlare
senza voler conoscere
e sapere
quello che tutti
ormai sanno;
mentre la vicina
Nazione, “matrigna”
come non mai,
sebbene invocata
ed implorata,
cerca di non sentire
e non vedere
questi figli spuri,
che, in quanto “rifiutati”,
ancora una volta,
rischiano
d'essere sopraffatti,
perché nessuno,
proprio nessuno,
per real politik
o, peggio,
per falsi pudori,
osa difenderli:
neppure il Presidente!
......ED IO, PAZIENTEMENTE, STO ANCORA ASPETTANDO CHE "FORZA NUOVA", CHE S'E' FATTA, GIUSTAMENTE, PALADINA, AL GIGLIO COME ALTROVE, DELLE VITTIME DELL FOIBE, PROMUOVENDONE UNA COMMEMORAZIONE SPECIALE, CUI HO ADERITO CON UN DOVEROSO MESSAGGIO DI SOLIDARIETA, FACCIA COMPARIRE SU "GIGLIONEWS", ALMENO UN BREVE CENNO D'UMANA SOLIDARIETA' PER I MILIONI DI VITTIME DELL'OLOCAUSTO, STERMINATI NEI CAMPI DI CONCENTRAMENTO NAZIFASCISTI. NON CREDANO, QUELLI CHE SI SONO FATTI PROMOTORI DELLA COMMEMORAZIONE DELLE MIGLIAIA DI "INFOIBATI", VITTIME DEI COMUNISTI "TITINI", DI FARLA FRANCA, PENSANDO CHE MI DIMENTICHI DELLA LORO, FINO A QUESTO MOMENTO, ESECRABILE "DIMENTICANZA", PERCHE', A DIFFERENZA DI LORO, IL SOPRASCRITTO HA LA MEMORIA LUNGA (MI SONO IMMUNIZZATO, AL RIGUARDO, ATTRAVERSO ANNI ED ANNI DI VOLONTARIATO PER GLI ALZHEIMER). RAGION PER CUI, FINO A CHE "GIGLIONEWS" ME LO CONSENTIRA', DI TANTO IN TANTO, COME UN TARLO CHE RODE SENZA DARE TREGUA, CERCHERO' DI RISVEGLIARE QUELLA COSCIENZA DI CUI, FINO AD OGGI, PER PURO SPIRITO DI PARTE, SEMBRANO ESSERE TOTALMENTE PRIVI!!!!
ED IO, PAZIENTEMENTE, IO CHE HO RESO ONORE ALLE VITTIME DELLE FOIBE, STO ANCORA ASPETTANDO CHE QUALCUNO DI "FORZA NUOVA", DI ISOLA DEL GIGLIO, COME, INDIRETTAMENTE, HA PURE CHIESTO MIO CUGINO ACQUISITO, ANGELO STEFANINI, ESPRIMA UN CENNO D'UMANO CORDOGLIO PER I TANTI MILIONI DI VITTIME DEI LAGER NAZISTI, CHE GLI ITALIANI "DEMOCRATICI", DA UN PO' DI ANNI A QUESTA PARTE, USANO CELEBRARE IL 27 DI GENNAIO, DEFINITO, ORMAI, QUALE "GIORNO DELLA MEMORIA". CHE DEBBA ATTENDERE INVANO ?
SICCOME HAI PERFETTAMENTE RAGIONE, CARO ANGELO, E MI FAI VENIRE IL DUBBIO CHE I "CAMERATI" DI FORZA NUOVA, NON PER CASO, MENTRE HANNO CHIESTO DI SOLIDARIZZARE IN MERITO ALLA TRAGEDIA DELLE "FOIBE", ABBIANO VOLUTAMENTE OBLIATO QUELLA, ANCOR PIU' IMMANE, DELL'OLOCAUSTO, METTENDOSI ALLO STESSO LIVELLO DEI COSIDDETTI "NEGAZIONISTI", HO VOLUTO RECUPERARE, TRA LE MIE POESIE, QUELLA, APPUNTO, DEDICATA AI "NEGAZIONISTI. POESIA CHE, QUI, RIPROPONGO, CHIEDENDO, UMILMENTE, CHE ANCHE SOLO UN RAPPRESENTANTE DI FORZA NUOVA DI iSOLA DEL GIGLIO MANIFESTI, IN QUALCHE MODO, LA SUA CONDIVISIONE NON TANTO PER LA FORMA QUANTO PER I CONTENUTI DELLA MIA MODESTA "COMPOSIZIONE". BRAVO PER LA TUA COERENZA E PER LO SPIRITO UMANAMENTE SOLIDARISTICO CHE, ANCHE IN QUESTA CIRCOSTANZA, HAI DIMOSTRATO DI POSSEDERE. AI “NEGAZIONISTI” Cosa mai cambierebbe, se, invece d’essere stati sei milioni d’Ebrei, più tant’altri, gli sterminati nei “Campi nazisti”, di cui un milione e mezzo solo ad Auschwitz-Birkenau, fossero stati, rispettivamente, un milione e qualche centinaio di migliaia in meno? Sarebbe stato forse diverso, se i lager censiti fossero stati meno di cento, e non avessero cominciato, già nel 1933, a costruirli? Sarebbe, sempre e comunque, un Olocausto, una strage di razza, compiuta con ogni mezzo: un atto di pura viltà, per fare, d’uomini uguali, puri strumenti degli uni a vantaggio degli altri. Nemmeno le bestie! Altro che Thomas Hobbes, col suo “Homo homini lupus”! Gli animali uccidono per sopravvivere, i Nazisti ed i Fascisti,, al loro "servizio", sterminarono per prevalere! Io so quel che ho veduto, oltre ai campi, alle baracche, ai forni crematori, alle foto, orrende, di coloro, che s’impiccavano ai rubinetti dei lavabi, assieme a quelle delle cataste di membra affastellate e ammucchiate, ai bordi delle fosse, in un biancore livido che sapeva già di putrescenza. E’ stato orribile oltre ogni dire, recarmi a Mauthausen, dopo la visita, consueta, alla storica Birreria di Monaco, ove, l’allucinato Adolf Hitler, prima del “Mein Kampf”, “rivelò” al mondo il suo “disegno” delirante di carnefice perverso ed assoluto! Era un’umida e grigia Primavera di tanti anni fa, quando, compunto per ciò che m’aspettava, avendo preferito visitare il lager, piuttosto, che il villaggio olimpico, teatro d’una recente strage d’atleti ebrei, compiuta dai Palestinesi, ed in procinto di passare l’osceno arco trionfale del lavoro che rende liberi, fui costretto a fermarmi: tutto il terreno intorno, quasi mi trovassi in un “carnaio”, brulicava di grossi e lunghi vermi rosa. Sostai a lungo piangendo e quasi mi ritrassi, ché non tenevo “core” ad entrare in quello smisurato carcere infame, in quell’aberrante mattatoio: “avello” di vessazioni e torture inenarrabili; finalizzate allo sterminio più feroce ed alla “fossa comune”, per coloro le cui ceneri non furono disperse nell’aria coi fumi dei forni crematori, costantemente accesi.
Concordo su tutto, dalla prima all'ultima parola. Tra l'altro vorrei segnalare un bellissimo spettacolo teatrale al riguardo " Magazzino 18 " che Simone Cristicchi porta ormai da diverso tempo in tutti teatri italiani e che , lo dico a ragion veduta avendolo visto, rende bene l'idea della tragedia che si è consumata in quel tempo e in quei luoghi. Agli " amici " di FN così solerti nel ricordo diciamo così " di parte " , dico però , vi siete forse dimenticati di celebrare con la stessa attenzione il 27 gennaio giorno in cui tutto il mondo ricorda l'olocausto? Mica sarete anche Voi tra quelli che dicono che non è avvenuto e che si tratta di un falso storico. Se Vi va di dire una parolina in tal senso per sapere come la pensate, ben venga. Angelo Stefanini - 16 febbraio 2016
PUR NON AVENDO NIENTE A CHE FARE CON "FORZA NUOVA " (SONO, INFATTI, REPUBBLICANO E MAZZINIANO SENZA RISERVE), RITENGO CHE SIA PIU' CHE DOVEROSO, SENZA ABBANDONARSI A STRUMENTALIZZAZIONI DI SORTA, CELEBRARE LA "MEMORIA" DELLE FOIBE COME UNO DEI PIU' EFFERATI DELITTI DELLA STORIA, COMPIUTI A DANNO DI UN'ETNIA,QUELLA ITALIANA, CHE, EGEMONE, DA SECOLI, SU REGIONI, CONQUISTATE E, SOPRATTUTTO, CIVILIZZATE OLTRE OGNI DIRE, AL COSPETTO DEL MONDO, CON IL MUTARE DELLA SORTE, DA CHI ALLA FINE PREVALSE, SI INTESE, DOPO L'ULTIMA GUERRA, LETTERALMENTE SPAZZARE VIA DAL TERRITORIO, SIA IN TERMINI ANAGRAFICI, ATTRAVERSO IL CAMBIAMENTO DEI COGNOMI, SLAVIZZANDOLI, CHE IN TERMINI FISICI, PRECIPITANDOLA, A DECINE E DECINE DI MIGLIAIA DI INDIVIDUI, IN PROFONDISSIME QUANTO SEMINACCESSIBILI "DEPRESSIONI" CARSICHE. PER LA MIA PARTE, CONTRIBUISCO A QUESTA CELEBRAZIONE, RECUPERANDO DAL MIO ARCHIVIO UNA "COMPOSIZIONE", IN VERSI, DEL 1991, SCRITTA CONTRO L'ALLORA PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA, CHE, AVEVA, DI FATTO, ASPRAMENTE CRITICATO UN BRAVO GIORNALISTA ITALIANO, CHE, DI FRONTE ALLA RECRUDESCENZA DI ATTI DI DISCRIMINAZIONE E VIOLENZA CONTRO GLI ITALIANI CHE, SCAMPATI ALLE FOIBE, ERANO VOLUTI RIMANERE IN JUGOSLAVIA, S'ERA FATTO CARICO DELLE LORO PROTESTE. A COSSIGA (Per l'articolo de “Il Corriere della Sera” di Lunedì 22 Luglio 1991, scritto da Gian Antonio Stella) Caro Presidente, questa distinzione tra padri e figli non ha senso e mi lascia di sasso. Come si può non capire che se, allora, i padri, non fossero rimasti, rischiando d’essere infoibati, come lo furono tanti e tanti altri, oggi, non ci sarebbero i figli, e i figli dei figli degli Italiani d'lstria? Come si può non capire questo? Avrebbero, forse, dovuto soccombere o farsi “macellare”, magari, piegarsi, vigliaccamente, alla propaganda, o farsene, addirittura, portatori, come, purtroppo, qualcuno, ha pure fatto? Scomparire? Oppure, emigrare tutti e cancellare dalla storia, dalla nostra storia, di secoli … e d’onore una parte del nostro Paese? Come si può, così speditamente, disinvoltamente, Presidente! liquidare una tragedia di tale portata, cancellando dalla faccia della terra questa nostra, antica, italica gente che fu veneziana, ben prima che slava? Si sappia, per chi ancora lo ignora o non intende capirlo, che quelli che restarono e cambiarono, incoattivamente, nome e cognome, avvinti dall'ideologia imperante, furono minoranza della minoranza! Gli altri, tutti gli altri, ovvero quelli che rimasero fedeli a se stessi ed alle loro origini, lo fecero per non lasciare i loro ricordi, i loro campi, le loro case, i loro morti, sepolti, da generazioni e generazioni, nei cimiteri dei loro paesi, scavati dai loro padri e dai padri dei loro padri. E questi hanno sofferto, più d’ogni altro, l'intera tragedia di questa terra insanguinata e irriconoscente, quale il cane che morde la mano che lo nutre e l’ha nutrito nel tempo; una tragedia che, oggi, s’intende riproporre. Hanno sofferto, infatti, come e più degli esuli che, alla fine, vollero e seppero dimenticare, quasi fossero “emersi” da un incubo, da obliare per sempre, mentre loro diventarono, invece, stranieri e “nemici” in una terra che non era più la loro Patria; una terra d'usi e costumi, linguaggio e civiltà, "fondata" dai loro avi. Nessuno ha il monopolio del dolore, caro Presidente! Soprattutto non ce l'ha chi, dall'alto d'un comodo scranno, fa mostra di parlare senza voler conoscere e sapere quello che tutti ormai sanno; mentre la vicina Nazione, “matrigna” come non mai, sebbene invocata ed implorata, cerca di non sentire e non vedere questi figli spuri, che, in quanto “rifiutati”, ancora una volta, rischiano d'essere sopraffatti, perché nessuno, proprio nessuno, per real politik o, peggio, per falsi pudori, osa difenderli: neppure il Presidente!