Vi volevo far leggere qualche riga che scrissi 2 anni fa.
Le pubblico oggi che Mamma manca da 3 anni.

SOLO PER TE ANIMA VOLATA VIA
Gli oggetti sono macchine del tempo !!!

(SCRITTA IN TERZA PERSONA)

Alzandosi dal letto, scende le scale e passando davanti ad una stanza, si affaccia, è vuota, vuota come mai lo era stata. In cucina c’è un fitto silenzio, la casa sembra essere cupa, triste, abbandonata, è una sensazione strana che non aveva mai provato.

Le scale ancora riguarda e inizia a salire, entra in quella stanza e si siede. Rimane lì immobile a pensare perché il tempo passa e perché debba lasciare aloni di tristezza.

Matteo così, vede alcuni oggetti in quella triste stanza e ripensa a sua Mamma, una persona che non potrà riabbracciare mai più. Poi si gira e vede un’immaginetta ... Si ricorda quando vennero ad abitarci tanti anni fa. Matteo era piccolo e ridendo e scherzando fra i suoi parenti vedeva gli occhi di sua mamma ricchi di gioia per avere attorno una famiglia che le voleva bene.

Allora cerca di non piangere ma non ci riesce, così prende in mano la cosa più comune che trova, ma anch’essa lo riporta indietro nel tempo fino a quando la mamma ogni sera gli chiedeva se l’orario era esatto.

“Basta” si dice, non riesce più a stare in quella stanza, dove ogni oggetto sembra una macchina del tempo, che gli fa rivivere momenti che vorrebbe poter riprovare tuttora.

È tutto però impossibile. Non si può ritornare indietro, si può solo pensare e ricordare. Oh! Ha bisogno di una boccata d’aria, così si affaccia alla finestra e vede quel bar illuminato dal sole, dove una volta Lei e tute le persone che le volevano bene parlavano e ridevano. L’aria fresca che penetra nei polmoni di Matteo gli fa pensare alla freschezza della Mamma e alle sue dolci mani che lo accarezzavano quando ne aveva bisogno.

Tutto gli fa pensare a lei, la sedia dove lei si sedeva sempre, il posto a tavola, le scale della casa, i mobili ... proprio tutto. Qualsiasi cosa di lei gli manca, dai litigi ai semplici e dolci sorrisi, la gioia che c’era in casa, il via vai di persone, rendevano la sua dimora una villa di gioia.

Ora la casa di Matteo è comunque piena di gioia, ma il vuoto che ha lasciato la Mamma è incolmabile. La sua morte gli ha fatto avere nostalgia di tutti i bei momenti, perché avrebbe voluto viverli ancora per molto e altrove.