Toscana, Piemonte, Lazio, Catalogna, Andalusia e Provenza-Alpi Costa Azzurra hanno firmato una ''carta di impegni'' sui temi dell'ambiente, sviluppo e dialogo.
Una politica comune per il Mediterraneo. E' questo l'obiettivo della dichiarazione congiunta sottoscritta dal presidente della Regione Toscana, Claudio Martini, dal presidente della Regione Lazio, Piero Marrazzo, dalla presidente della Regione Piemonte, Mercedes Bresso, dal presidente della Regione Provenza-Alpi Costa Azzurra, Michel Vauzelle, dal presidente della Catalogna, Josè Montilla, e dal presidente dell'Andalusia, Josè Antonio Griňan.
La dichiarazione rappresenta al tempo stesso una “carta di impegni” delle regioni firmatarie ed un invito rivolto alle altre regioni dell'area mediterranea, ma anche agli enti locali, ai governi nazionali, alle istituzioni dell'Unione Europea, ai soggetti economici e alla società civile, per la collaborazione e l'integrazione delle politiche nell'area del Mediterraneo.
I punti di impegno comune riguardano in particolare l'ambiente, l'innovazione, l'accessibilità, lo sviluppo economico locale, il dialogo e la cooperazione fra i popoli.
La dichiarazione è stata sottoscritta dai presidenti delle 6 regioni nell'ambito del progetto “Med Governance” di cui è capofila la Regione Toscana e al quale partecipano le Regioni Lazio, Piemonte, provenza-Alpi Costa Azzurra, Catalogna e Andalusia, oltre alla Crpm (la conferenza delle Regioni periferiche e Marittime), i centri studi Cespi e Plural, l'Istituto Euromediterraneo del nord ovest (Italia), l'Institut de la Mediterranee (Fr), la Fundacion Tres Culturas e l'Institut Europeu de la Mediterrania (Es).
Una visione comune del Mediterraneo e una lunga collaborazione e relazioni di amicizia sono le basi sulle quali si poggia l'accordo. I presidenti delle 6 regioni firmatarie ricordano, in proposito, il lavoro comune sviluppato per molti anni sui programmi dell'Unione Europea, che li ha portati, appunto a proporre il progetto Med-Governance per una nuova governance dell'area mediterranea nel quadro della cooperazione territoriale UE. «Pensiamo – recita il documento – che i tempi siano maturi per rafforzare le nostre relazioni istituzionali e proporre politiche comuni specialmente in questo momento in cui una dura crisi impone azioni decise per promuovere lo sviluppo sia a livello regionale che locale, più vicino ai cittadini, esprimendo una forte solidarietà capace di affrontare la povertà.» E ancora: «Abbiamo deciso di rafforzare le nostre relazioni istituzionali perché pensiamo che l'area del Mediterraneo Occidentale potrebbe essere la prima a sperimentare strategie di sviluppo comune nell'intero bacino in modo da superare divisioni e incomprensioni.» Ricordati i positivi risultati raggiunti negli anni grazie alla cooperazione e la capacità dimostrata dalle regioni «di confrontarci con alcune delle maggiori questioni che l'area del Mediterraneo si trova a fronteggiare e che siamo pronti a discutere con i nostri Stati e con l'Unione Europea per un ruolo crescente in tutte le politiche mediterranee» , i 6 presidenti si dichiarano «Pronti, in questo contesto, a contribuire alla definizione di una nuova politica Mediterranea.»
MEDITERRANEO: 6 REGIONI ALLEATE PER UNA NUOVA POLITICA
Autore: di Laura Pugliesi, fonte www.intoscana.it
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