Salvati mentre la loro imbarcazione stava andando a fuoco. A bordo del motoscafo una famiglia con due bimbi di due e sette anni. Una brutta avventura in una giornata in cui le condizioni meteo marine erano buone: vento leggero, mare appena mosso, ottima visibilità.
La brutta avventura è accaduta nel primo pomeriggio a quattro persone che navigavano con la loro imbarcazione verso l’Elba provenienti dal Campese.
L’imbarcazione, denominata ‘Esprit’, un cabinato di 10 metri di lunghezza, spinto dai suoi due motori entrobordo da 240 HP cadauno, procedeva a velocità di crociera verso l’isola d’Elba, quando, giunta a circa 4 miglia a nord-ovest di Punta del Fenaio, veniva invasa da una nuvola di fumo acre e scuro proveniente dal locale motori. A bordo si trovava un’intera famiglia residente nella capitale, composta da 4 persone: padre, madre e 2 figli.
L’uomo ha chiesto assistenza attraverso Civitavecchia Radio che ha allertato l’Autorità marittima. Sono quindi scattati i soccorsi coordinati dal titolare dell’Ufficio Locale Marittimo del Giglio, Capo La Banca, che inviava sul posto l’imbarcazione della Guardia Costiera GC 256 di base sull’isola, condotta da S.C. Coluccia e dal Nocch. Caronia.
Questi raggiungevano l’imbarcazione in pericolo e prestavano gli aiuti necessari a mettere in sicurezza il motore incendiato, isolandolo dal gemello. Constatato che il propulsore di sinistra si mostrava ancora efficiente non avendo avuto gravi danneggiamenti, l’imbarcazione invertiva la rotta e faceva ritorno a lento moto, scortata dagli uomini della Guardia Costiera verso il Giglio. Nel tardo pomeriggio l’Esprit guadagnava il porto dell’isola dove, per gli occupanti, la brutta esperienza aveva termine.
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