Mi sento un'isolana ... isolata ... non è un frase messa lì, è la sensazione che proviamo noi nativi del Giglio ma residenti o abitanti in città diverse, per problemi familiari o per scelte di vita. Quando veniamo all'isola e cerchiamo di partecipare o entrare a far parte di qualche manifestazione oppure di inserirsi in quei gruppi ... ci sentiamo trattati peggio dei forestieriiiiiiiiiiiiiiii !!! E' difficile tornare quando senti che la comunità a cui dovresti appartenere comunque ti isola. Grazie e riflettiamo su queste parole, un mio piccolo sfogo, ma so che tanta gente vive questa situazione, con tristezza e disagio ...
Giuseppina Mattera (Pacella)
MI sento un'isolana ... isolata!
Autore: Giuseppina Mattera
8 Commenti
Pensavo che almeno due righe, in risposta alla mia proposta, il Sindaco Ortelli o chi per esso, le poteva mandare! Se poi queste decisioni non spettano all'amministrazione comunale, ma alle due compagnie di navigazione TOREMAR e MAREGIGLIO, che rispondessero loro!
CARLO CENTURIONI
Purtroppo oltre a quello che ha scritto Giuseppina esiste un'altro motivo, direi scandaloso, per gli "ex" abitanti del Giglio ed è questo:
Mi piacerebbe sapere come mai questi, definiamoli ex abitanti, che possiedono una casa al Giglio, pagando tutte le relative tasse che pagano i residenti vengono trattati come normali turisti, e mi spiego meglio: mentre i gigliesi residenti hanno forti sconti su traghetti e autobus (e lo ritengo un sacrosanto diritto) noi paghiamo questi servizi a prezzo intero, ed è qui la mia affermazione che veniamo trattati come semplici turisti. Ora vorrei rivolgere un appello, a chi di dovere, di prendere in considerazione questa mia proposta non dico di pagare come i gigliesi fissi, ma un minimo di buonsenso per chi è nato al Giglio ci vorrebbe, che ne dite!
Scusate per questo mio sfogo, ma amo troppo la mia isola e finchè posso vorrei tornare tutti gli anni nel luogo dove sono nato!
CARLO CENTURIONI
Buongiorno Beppina, quello che hai scritto lo hanno provato molte persone dell'isola, vivendo fuori e lontane spesso il ritorno è doloroso, a differenza di chi vive in città dove vivono altri gigliesi tipo livorno, grosseto, dove esiste la possibilità di frequentarsi tutto questo non accade. Molte persone che sono tornate all'isola si sono sentite isolate, non è vero che sia raro che ci siano gruppi compatti tra di loro è un'altra realtà che non si può negare, e anche questo comunque fà parte della società in cui viviamo.
nel passato nei piccoli paesi esisteva una scala nelle conoscenze, perchè ricordati cara beppina che non sono vere amicizie ma conoscenze qualche volta buone spesso di comodo, c'era il sindaco il dottore o il farmacista il prete e il signorotto del luogo, bhe non è cambiato niente, se tu fossi stata il direttore della Guerlain saresti stata accolta sempre con sorrisi e abbracci, ma sei beppina , e non perchè tu possa aver fatto errori o altro come dice Sara ma perchè è così, lontano dallo scoglio lontano dal cuore. Ha ragione in una cosa tua figlia, non hai mai avuto vere amicizie, sai quelle poche ma buone!!!!!!!!
Beppina torna all'isola perchè la ami, perchè hai voglia di riempirti gli occhi e il cuore dei tuoi ricordi di ragazza spensierata, il resto lascialo da parte, il bello di diventare grandi, almeno per me, è quello di fregarmene assolutamente di certe cose e persone. baci beppina alla prossima.
Rispetto lo sfogo di Giuseppina, esternato senza alcun risentimento o rancore, ma solo con amarezza. La risposta migliore è quella scritta da Sara. Sono le parole che solo una figlia può scrivere.
Ciao mamma mi spiace leggere le tue parole ... io penso che è facile giudicare la vita degli altri e chi non ha peccato scagli la prima pietra ... la mentalità, le abitudini ... di una cosa però sono certa ... io mi sento cittadina del mondo e se un'amicizia è vera puoi non vederti per anni e sentirti anche meno ma l'emozione che si prova nel ricontrarsi e nel raccontarsi la vita ... è la stessa che si prova come due amici che si vedono ogni giorno ... non hai avuto grandi amici, veri amici ... figurati le compagnie. Rispetto a posti come il Giglio o lo stesso dove vivo ... beh le compagnie vanno frequentate in modo assiduo altrimenti la selezione è naturale ... ma non perdere ciò che hai nel cuore ... la nostra vita è andata così ed è questa ... forse se ci fosse stata sempre nonna Lia tante cose sarebbero andate diversamente ... ma il destino non si può cambiare ... un abbraccio Sara
Cara Redazione, questo mi sembra un problema molto personale, per questo ieri ho tralasciato di commentare, ma oggi, visto l'invito, mi appresto a dire solo qualche parola in merito a questo argomento molto delicato. Cara Beppina e cara Romana (anche se non ti conosco bene,se ti incontro il mio saluto è certo),logicamente parlo solo ed esclusivamente per me, della mia esperienza, non voglio difendere tutti i Ggliesi o mettere in dubbio la vostra parola. Fino ad oggi mi è successo di sentire plausi al fatto che consideriamo certi forestieri come Gigliesi, almeno chi dimostra di tenerci e fa di tutto per esserlo, io personalmente se una persona merita, la accolgo a braccia aperte. Per non parlare dei Gigliesi che abitano fuori dall'Isola!!! E' sempre un gran piacere rivederli, e condividere con loro emozioni, esperienze, gioia e tristezza... certo non è come chi, giorno per giorno, è a stretto contatto, è logico, ma non mi è mai capitato di isolare qualcuno, specialmente se ci tiene tanto alla nostra vicinanza. I rapporti poi sono legami a doppio senso... e a volte bisogna mettersi in discussione... io personalmente, quando mi accorgo che qualcosa non va per il verso giusto, mi chiedo:Avrò sbagliato qualcosa io???
Questo è quello che dico anche ai miei bambini a scuola,perché le amicizie si conquistano, non siamo obbligati ad essere amici di tutti, o a stare bene con chiunque.
Non è bello fare di tutta l'erba un fascio, è bene invece chiarirsi con chi vi pare non si comporti in modo adeguato. Questo è quanto...e scusate se ho detto qualcosa che può avervi turbato, non era nelle mie intenzioni...
Patrizia Tievoli
Possibile che non si abbia il coraggio o la voglia di discutere rispetto ad un delicato problema come questo?
Finalmente una gigliese : cara parente è la verita': noi non siamo piu' nulla per loro....solo turisti che pagano dando noia, perche' la pensiamo diversamente, ho forse ci siamo evoluti o siamo rimasti indietro, ho vogliamo comandare, non capiamo le loro esigenze, il loro modo di fare, vogliamo cambiare la loro vita...
(spero che siano solo i veri gigliesi a commentare)
vi posso dire con tutta sincerita'... non mi sento piu' gigliese...
ora se volete mandatemi via... potete? l'avete gia' fatto con il cuore ........saluti romy!