COMUNE DI ISOLA DEL GIGLIO
GRUPPO CONSILIARE
“PROGETTO GIGLIO”
Al Sindaco del Comune di Isola del Giglio
Sig. Sergio Ortelli
Agli Assessori
Ai Consiglieri Comunali Loro e-mail istituzionali
OGGETTO: COMUNE DI ISOLA DEL GIGLIO – RENDICONTO ANNO 2020 – OSSERVAZIONI E RICHIESTE CHIARIMENTI
Con grave e colpevole ritardo e probabilmente solo grazie all’intervento del Prefetto al quale siamo stati costretti a rivolgerci, il prossimo 18 luglio è stato convocato il Consiglio Comunale per l’esame del rendiconto relativo all’anno 2020, approvato dalla Giunta il 30 maggio 2021 e la cui documentazione è stata trasmessa ai Consiglieri il 10 giugno u.s.
Pur essendo adempimento di primaria importanza, abbiamo assistito, negli anni, ad interventi correttivi e modificativi degli stessi documenti passati in Consiglio e all’assenza di risposte alle richieste di chiarimenti rivolte al Sindaco che, evidentemente privo delle dovute conoscenze o non volendo o potendo rispondere, non ha nemmeno accolto la richiesta di far intervenire il figlio, Dirigente Responsabile dell’Area Finanza e quindi della contabilità connessa al rendiconto.
Nel tentativo di ottenere finalmente risposte, inviamo e rendiamo note le principali osservazioni e le richieste che avanzeremo in sede di riunione di Consiglio Comunale. La prima e fondamentale esigenza, richiamata in via preliminare anche nella presentazione del rendiconto 2020 dal funzionario responsabile dell’area finanza, esige che la relazione della Giunta esprima le valutazioni di efficacia dell’azione condotta sulla base dei risultati conseguiti, in rapporto ai programmi ed ai costi sostenuti; la relazione prodotta esprime e conferma invece la non efficacia delle attività svolte, anche in rapporto ai costi, non fornisce informazione alcuna relativamente ad elementi di tutto rilievo della vita sociale ed amministrativa.
Le cause legali: nessun dato viene fornito nonostante le considerevoli spese sostenute ed accantonate per le controversie chiuse o in essere, nelle quali, purtroppo non infrequentemente e recentemente, il Comune è soccombente; ricordiamo a tal proposito la nostra specifica mozione, presentata lo scorso anno, dichiarata non ammissibile, finalizzata ad avere l’elenco delle cause in essere, le materie del contendere ed il loro stato di avanzamento, con la impropria motivazione di oberare di lavoro i dipendenti del Comune, mentre sarebbero stati i legali esterni a redigere le dovute relazioni.
Elenchiamo le principali, in essere da anni, fra le quali quella con la Marina del Giglio e con la Lottizzazione Baffigi , che prevedono l’assegnazione al Comune di due immobili.
Accordi transattivi sugli usi civici di Giannutri: vorremmo conoscere l’entità delle somme incassate negli anni (depositate in Regione) e quale è stata sin qui la loro destinazione, oltre alla citata manutenzione straordinaria della Cisterna Romana per la quale troviamo indicazione di un trasferimento in favore dell’Acquedotto del Fiora di ben 237.168,44 euro.
Nessuna indicazione è presente sullo stato delle azioni finalizzate al recupero delle ingenti somme anticipate sin dal 2003 per l’acquisizione dei terreni ceduti a cooperative per la costruzione di appartamenti assegnati da decenni (oltre 800.000 euro ancora a carico delle finanze comunali e quindi di tutti i Gigliesi), nonché per la ancora non avvenuta realizzazione di opere in contropartita al mancato versamento dei relativi oneri di urbanizzazione (circa 470.000 secondo le più recenti stime il costo delle opere di completamento); eventi e materie sulle quali sussistono richiami della Corte dei Conti ed indagini in corso della Guardia di Finanza: chissà se il Sindaco avrà avuto occasione di parlarne nel recente e pubblicizzato incontro con il Comandante Provinciale della Guardia di Finanza.
Ingenti i crediti del Comune, l’incasso dei quali presenta significative criticità, tali da indurre a riflessioni di portata negativa sull’esistenza o sulla validità dei titoli a sostegno della loro iscrizione nel patrimonio dell’Ente; di rilievo anche i ripetuti interventi della stessa Corte dei Conti sui relativi accantonamenti al Fondo Crediti Dubbia Esigibilità.
Tale Fondo ha raggiunto valori elevati al 31.12.2020 pari ad euro 1.385.367,03 di cui ben euro 1.250.172,68 relativamente ai soli crediti tributari così da costituire il 64,81% di questi ultimi, la cui consistenza è pari ad euro 1.929.011,23 (vedi pagine 117-118 e 119 del Rendiconto 2020 e suoi allegati).
Il fenomeno, presente ormai da anni, caratterizza e tipicizza l’amministrazione Ortelli e costituisce un preoccupante indicatore della incapacità gestionale o, ancora peggio, della mancata attenzione o della superficialità riservata alla materia.
Con nota in calce evidenziamo in via esemplificativa talune di tale voci.
Ricordiamo poi gli importi di crediti che ogni anno vengono cancellati, in genere per cifre tonde e senza spiegazione alcuna (in misura maggiormente significativa in passato, ma anche nel 2020 per euro 65.277,99) è del tutto legittimo e verosimile il dubbio che tali crediti siano inesistenti o privi di legittimità o inseriti in modo del tutto superficiale e conseguentemente il Comune possa essere, o rischi di divenire, in deficit strutturale e quindi da commissariare.
Condoni edilizi: qual è la situazione dei condoni in base alle leggi del 1985, del 1994 e del 2003? Quanti sono quelli ancora da esaminare e quanti da concludere? Nessun dato è fornito ad eccezione della spesa sostenuta nel 2020 (euro 4.288,87) per il tecnico esterno incaricato del loro seguimento, come rilevabile dall’inventario dei residui. Abbiamo chiesto formalmente, l’entità degli introiti per oneri di urbanizzazione e danno ambientale (sia per l’attività ordinaria che relativamente ai condoni), ma nessun dato ci è stato fornito.
I costi del personale e l’organico: ormai da anni le relazioni della Giunta sottolineano la cronica carenza numerica del personale dipendente, aggravatasi nel tempo per i pensionamenti ed i trasferimenti succedutisi.
Viene naturale chiedersi perché non sia stato effettuato quanto normativamente possibile; comunque, si individua nel 2021 l’anno per procedere alle sostituzioni del personale cessato dal servizio negli anni, ma ancora nulla in concreto è stato posto in essere pur essendo già a luglio 2021.
E’ stato invece privilegiato il riferimento al lavoro straordinario ed a collaborazioni esterne con costi di tutto rilievo: dal piano degli indicatori di bilancio si rileva infatti che l’incidenza della spesa del personale sulla spesa corrente per salario è pari al 27.60%; quella del salario accessorio ed incentivante dell’ 11,83%; quella del personale flessibile dell’ 8,87%.
Riteniamo che la politica adottata costituisca l’alibi per nascondere inefficienza ed incapacità organizzativa accumulate in oltre 12 anni delle amministrazioni Ortelli.
Supportano tale considerazione le recenti decisioni assunte in merito alla assegnazione di un consulente esterno per ciascuna delle opere pubbliche da anni programmate e inattuate.
Vogliamo altresì evidenziare la scarsa attenzione ai costi:
bagni pubblici di Giglio Porto, struttura già realizzata e compresa nell’ambito del progetto di ampliamento del molo di levante (opera iniziata nel 2004): per la dotazione delle attrezzature e la messa in funzione dei bagni è prevista l’ulteriore spesa di ben 160.000 euro, mentre nulla è noto in ordine alle successive esigenze di gestione e manutenzione;
evento calamitoso dell’ottobre 2018: nonostante la consistente somma di euro 460.574,00 messa a disposizione dalla Regione per il ripascimento delle spiagge dell’Arenella, dello Scalettino, del Saraceno, delle Cannelle e delle Caldane, solo in questi giorni è stata avviato in concreto il relativo piano (la spesa sostenuta al 31.12.2020 è stata di euro 15.372), ma la sistemazione delle principali per le stagioni 2019 e 2020 è di fatto avvenuta in modo naturale o per l’intervento dei concessionari;
cala del Saraceno: tralasciando le note critiche alle innovazioni “tecnico-giuridiche” introdotte, occorrerebbe rendere nota la contabilità finale dei costi sostenuti per la rimessa in pristino del muretto e della pavimentazione che sembrerebbe aver superato abbondantemente i 250.000 euro.
Ricordiamo infine, richiamando su tale aspetto i Consiglieri tutti, i numerosi interventi della Corte dei Conti in materia, ultime la nota di osservazioni di ben 21 pagine sui dati inviati relativi ai rendiconti del 2017 e del 2018, alla quale è stato replicato in data 24 novembre 2020 con una lettera di 40 pagine con modifiche e variazioni per errori dei dati in precedenza approvati; nonché la lettera del 27 aprile 2021 con la quale è stato comunicato alla Corte dei Conti ed al Revisore dei Conti l’esigenza di rettificare ed apportare modifiche al rendiconto del 2019 per errori nella documentazione in precedenza trasmessa: in entrambi i casi nessuna informazione è stata data al Consiglio Comunale.
CONSIGLIERI COMUNALI
GUIDO COSSU E ARMANDO SCHIAFFINO
Nota n° 1
Si citano a sostegno di quanto affermato e solo a titolo di esempio i seguenti dati rilevati dall’elaborato residui attivi 2020:
Crediti risalenti al 2013: pag. 42
Cancellati residui di entrata per euro 10.266,92 mantenuti sin dal 31.12.2013 relativi a Tari- Iuc: permane l’importo di euro 92.402,25 risalenti al 31-12-2013 a fronte dei quali nulla è stato incassato.
Crediti risalenti al 2017: pag. 47
Residui del 31.12.2017 relativi a recuperi IMU anni pregressi: incassati euro 9.666,13 a fronte di 10.325,58, mentre per residui tari 2017 a fronte di euro 116.298,79 sono stati incassati solo euro 384,55.
Inoltre, a fronte di ulteriori ruoli per euro 33.199,13, derivanti da attività di accertamento svolta da Etruria Servizi, nessun importo è stato incassato.
Crediti risalenti al periodo 2009/2017: pag. 48
Di tutto rilievo l’entità dei mancati incassi dei residui connessi a violazione del codice della strada negli anni dal 2009 al 2017 per euro 73.029,37 a fronte dei quali sono stati incassati solo euro 1.216,18.
Crediti risalenti al 2018: pag. 50
Per recupero IMU anni pregressi euro 226.056,80 nessun incasso nel 2020; per accertamenti TARI 2018 a fronte di euro 65.520,85 incassati nel 2020 euro 11.614,17; Tari attività di accertamento 2018 ulteriori euro 80.000 con nessun incasso.
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