COMUNE DI ISOLA DEL GIGLIO
GRUPPO DI MINORANZA CONSILIARE

Federalismo fiscale, tassa di sbarco, l
e società di navigazione possono fungere da sostituti di imposta ovvero da esattori per conto del Comune?

Nei giorni scorsi è stata presentata al sindaco Ortelli una interrogazione consiliare finalizzata a conoscere quali iniziative il Comune intende attuare a proposito della tassa di sbarco (1 euro), istituita nello scorso mese di giugno.

Al riguardo sembrerebbe che, alla luce delle vigenti normative, le società di navigazione non possono accollarsi la responsabilità della riscossione della tassa di sbarco, in quanto le stesse non hanno titolo a considerarsi sostituti di imposta né possono farsi carico della obbligazione tributaria a favore del Comune.

Difatti, l'art.52 del decreto legislativo n.446 del 1997. definisce il potere regolamentare del Comune  quale capacità di “disciplinare con Regolamento le entrate proprie e, per ciascuna entrata comunale, le modalità di gestione ritenuta più idonea: la gestione diretta, la forma associata, la gestione all'esterno.

Oltre a ciò occorre considerare che l'accertamento e la riscossione delle entrate degli enti locali possono essere affidati a soggetti esterni privati purché iscritti nell'albo istituito presso il Ministero dell'Economia e delle Finanze ed abilitati ad effettuare le attività di liquidazione, accertamento e riscossione delle entrate di tributi e di altre entrate dei comuni e delle province, di cui all'art.53, comma 1, del decreto legislativo n.446 del 1997.

Detto questo, si può affermare come le conseguenze siano significative, perché il turista potrebbe anche rifiutarsi di corrispondere la tassa richiesta e le società di trasporto marittimo incaricate della riscossione della tassa, non avrebbero né l’obbligo, né le facoltà di riscuoterla.

Spetta dunque ai turisti pagare la tassa, ma non alle società di navigazione garantirne l’importo, tanto che, sembra, una società che effettua trasporto verso l'Isola del Giglio, non abbia fatto pagare nella stagione stiva scorsa, la tassa ai passeggeri trasportati, così come non pagano i passeggeri che sbarcano sull'Isola del Giglio e di Giannutri dalle imbarcazioni da diporto.

Peraltro le stesse società dovrebbero essere responsabili, solo nel caso in cui le somme siano effettivamente corrisposte da parte dei passeggeri.

A questo proposito si fa rilevare come, sulla base di un “regolamento tipo” redatto dall'ANCIM, il Consiglio Comunale ha approvato, nello scorso mese di giugno 2012, il  Regolamento Comunale per la Tassa di sbarco, che, presenterebbe -nei sensi suindicati - vizi di illegittimità riguardo alle modalità di riscossione del tributo, tanto che della questione è stata interessata anche l'Associazione Nazionale Comuni Isole Minori, attraverso il proprio Segretario Nazionale.

Oltre a ciò, viene segnalato che una società di trasporto marittimo, chiede l'esibizione di un documento di identità per accertare il diritto all'esenzione della tassa, concretizzando, con ciò, una palese violazione delle norme sulla privacy.