Come vedete, è stata demolita già una parte del molo, “la passeggiata rialzata”, per consentire ai camion, ai macchinari cingolati ed ai mezzi di lavoro di arrivare fino alla parte del molo da demolire.
Si è reso inoltre necessario il riempimento di due specchi di mare: un riempimento per bypassare un palo dell’illuminazione del porto all’inizio del molo e l’altro, più avanti, per non demolire l’angolo dove appoggiano le scalette di congiunzione delle due passeggiate.
E’ stata demolita anche la parte del molo, nel punto in cui partirà il nuovo braccio, per permettere allo scavatore di oltrepassare ed iniziare la costruzione del nuovo.
La ragione principale che mi ha spinto a scrivere è stata soprattutto l’aver sentito dire da “autorevoli” persone che, fra le diverse teorie di rifacimento del molo stesso, c’è anche quella che la passeggiata rialzata, ora demolita per ragioni logistiche, non verrebbe rifatta, per lasciare la passeggiata sottostante più larga, finalizzata anche al traffico dei camioncini, forse anche dei carrelli e soprattutto dell’autoambulanza; si dice non varrebbe la pena ricostruirla perché verrebbe larga solo 80 cm (80 cm circa credo sia lo spessore del muro in cemento armato che verrebbe realizzato per sostituire il vecchio muro di tenuta ora demolito).
In sostituzione di quest’ultima, si realizzerebbe un’altra passeggiata dalla parte esterna del Porto che guarda Monte Argentario.
Per questo, vorrei esprimere una mia personale teoria o come si vuol chiamare, un progettino di massima, in mente da diverso tempo, che ho riferito già a qualche amministratore e funzionario comunale, trovando sia questi che altre persone d’accordo su questa mia teoria, dandomi così un’ulteriore spinta a scrivere questo mio punto di vista.
Per me sarebbe opportuno realizzare nuovamente la passeggiata ora demolita, rialzando il vecchio piano di calpestio fino ad avere il muro attuale più alto, quello ricoperto con la copertina in granito, ad una altezza di sicurezza pari a circa 100 cm, che fungerà da parapetto, in modo da consentire un’ampia visuale sia di Giglio Porto da un lato che dell’Argentario dall’altro, esattamente com’è attualmente l’ultima parte del molo vicino il faro rosso, diventando nello stesso tempo, muro parapetto e una lunghissima panchina dove sedersi soprattutto nelle serate estive.
Il piano di calpestio rialzato della nuova passeggiata si potrebbe realizzare, secondo la mia idea, in gran parte a sbalzo in cemento armato o altro materiale tipo ferro trattato con legno , per una larghezza da decidere, comunque più ampia della attuale passeggiata ed ovviamente, con una ringhiera di sicurezza dalla parte del Porto.
La passeggiata sottostante, ora più larga per la demolizione del muro, potrà rimanere tale, rimpicciolita solamente dalla realizzazione del muro in cemento armato, dello spessore credo di 80 cm circa, che servirà sia da contrafforte per la spinta delle mareggiate, al posto del muro demolito, che per il sostegno di una pensilina per la sovrastante passeggiata, ricoperto se possibile con pietra a faccia vista, mediante anche i più economici pannelli già fatti.
La realizzazione della pensilina consentirà, oltre all’importante ripristino della passeggiata, la creazione di luoghi freschi in estate, ma anche di punti di riparo dalla pioggia, così rari in inverno. In merito alla realizzazione della passeggiata esterna, adesso ricettacolo di escrementi animali ed umani, non si può essere contrari, però non come alternativa ma in supporto alla teoria sopra scritta, soprattutto perché già predisposta, perciò realizzabile con non molto sforzo economico.
Di seguito provo a fare uno schizzo di una sezione del molo attuale e di come lo vedrei nella mia ipotesi di progetto.
Baffigi Pietro
La Redazione si complimenta con Pietro per l'idea ed invita tutti i lettori ad esprimere il proprio parere o presentare altre ipotesi di progetto, anche in relazione alla questione della ricostruzione del faro da noi sollevata ma che ancora non ha ricevuto risposta alcuna!
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