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Il Comune di Isola del Giglio chiede almeno 80 milioni di risarcimento danni per il naufragio della Costa Concordia. Lo ha annunciato l'avvocato Alessandro Maria Lecci, a margine dell'udienza preliminare in corso a Grosseto. "Il Comune di Isola del Giglio - ha spiegato - ha formalizzato la propria richiesta di costituzione parte civile per avere il risarcimento del danno, quantificato, al momento, in 80 milioni di euro. Naturalmente il danno totale sarà quantificato solo quando la nave sarà rimossa. Gli 80 milioni di euro di danni che il Giglio chiederà di attribuire ai condannati del processo sulla Costa Concordia sono stimati, secondo i legali del Comune dell'isola, "agli evidenti irreparabili danni alla propria identità, alla sua naturale vocazione turistica e alla sua immagine destinata ormai ad essere associata a tale tragico evento". "Senza dire poi - si legge ancora nell'atto di richiesta di costituzione di parte civile proposto dal Comune al gup attraverso l'avvocato Alessandro Maria Lecci - del più completo stravolgimento di una delle più belle aree paesaggistiche del suo territorio e della sua costa, del porto, della vita dell'isola e della popolazione, così come della macchina amministrativa" che nei tempi successivi al naufragio subì un 'blocco', che secondo il Comune è destinato a proseguire fino alla rimozione del relitto.
Inoltre, riguardo al patteggiamento accordato a Costa Crociere Spa con la condanna al pagamento di un milione di euro, l'avvocato Alessandro Maria Lecci ha detto che "il patteggiamento non ha alcun impatto sulla posizione della società come responsabile civile (nel processo, ndr) costituendone, al contrario, un ulteriore tassello".
Il titolo dell'articolo e': il Comune chiede 80 milioni di risarcimento. Non mi pare che molte delle risposte siano in tema, invece mi piacerebbe conoscere i pareri di merito.. Il mio l'ho espresso in altre occasioni e lo ripeto quì:__ per me sarebbe stato uno scatto di orgoglio Gigliese ritirare la "costituzione di parte civile" e .... lasciare al governo nazionale e regionale la gestione del problema. ESSERE STATI APPREZZATI E PLURIPREMIATI PER IL COMPORTAMENTO ED IL SACRIFICIO MORALE VISSUTO DAGLI ISOLANI E POI CHIEDERE IL RISARCIMENTO ??? Non sta nel mio carattere,essere d’accordo con questa posizione . Sono mezzo gigliese e orgoglioso di esserlo, ma in questo voglio fortemente "distinguermi",con chi la pensa diversamente . So che ci sono altri all'Isola e fuori che la pensano come me. Saluti a tutti.
Come al solito tutti i commenti sono in OT :-)
Qui si dovrebbe parlare sul danno che l' Isola ha o avrebbe subito dal naufragio della Concordia. Io non so' come sia stato quantificato il danno e quanto influisca la crisi globale sul turismo dell'isola. Propenderei più sulla crisi delle famiglie italiane.
Comunque io non ho ben capito CHI e COME dovrebbe risarcire il Giglio. Schettino e gli ufficiali di plancia in servizio? La Carnival? Lo Stato Italiano?
La vedo dura. Una sentenza a favore è possibile. Ma un bonifico di OTTANTA MILIONI a favore del Comune dell'Isola del Giglio lo vedo assai improbabile.
Sono il solito pessimista che vede il bicchiere sempre mezzo vuoto.
Comunque Auguri all'Isola, alla maggioranza e alla minoranza, e sopratutto ai semplici cittadini. Vigilate! Il mondo è pieno di squali.
[quote name="Attilio Regolo"]I sig.ri Marongiu e Buzzichelli hanno perfettamente ragione.
GiglioNews non si faccia trovare impreparato al momento delle fasi salienti dell'eccezionale operazione Concordia.
E al sig Buzzichelli vorrei dire che se tutte e tre le principali fasi finali, il raddrizzamento, il sollevamento e il trascinamento lontano dal Giglio, sono tutte estremamente interessanti e spettacolari, la prima di queste fasi, cioe' il raddrizzamento tutta insieme e tutta intera della nave e' di gran lunga la piu' difficile e insidiosa e tale da far lasciare il respiro sospeso a tutti gli spettatori del mondo al momento della sua effettuazione e dal buon esito di questa dipendera' ovviamente la possibilita' di portare a buon fine anche le altre e quindi determinare il successo complessivo dell'intera impresa che rimarra' negli annali del salvage marittimo.
Saluti.[/quote]
Sicuramente varie TV specializzate ci faranno un documentario, sarebbe ino ogni caso splendido avere una "telecronaca" 24h su 24 delle fasi salienti. Il bello della WEB è che è muta, questo ci solleva dal fastidio di sentire delle belinate da qualche telecronista impreparato (il riferimento è generico senza alcun pensiero alla redazione di giglionews). Capita spesso che nei servizi si sentano assurdità spaventose assolutamente irrealistiche. Anche nel caso di Concordia le cose errate hanno di gran lunga sovrappassato quelle reali.
I sig.ri Marongiu e Buzzichelli hanno perfettamente ragione.
GiglioNews non si faccia trovare impreparato al momento delle fasi salienti dell'eccezionale operazione Concordia.
E al sig Buzzichelli vorrei dire che se tutte e tre le principali fasi finali, il raddrizzamento, il sollevamento e il trascinamento lontano dal Giglio, sono tutte estremamente interessanti e spettacolari, la prima di queste fasi, cioe' il raddrizzamento tutta insieme e tutta intera della nave e' di gran lunga la piu' difficile e insidiosa e tale da far lasciare il respiro sospeso a tutti gli spettatori del mondo al momento della sua effettuazione e dal buon esito di questa dipendera' ovviamente la possibilita' di portare a buon fine anche le altre e quindi determinare il successo complessivo dell'intera impresa che rimarra' negli annali del salvage marittimo.
Saluti.
Sig.Marongiu penso abbia ragione una telecamera non basta.Se non erro un'operazione di questo genere non ha precedenti nel mondo perciò rimarrà a futura memoria nella storia della Navigazione.L'importante è riuscire a raddrizzarla e trascinarla via.Saluti
Però solo una telecamera per vedere i lavori e' poco!!!(con tutta la gente che segue ))
Ma e' proprio per questo, gent. Sig. Buzzichelli, che la Titan/Micoperi non puo' assolutamente fallire nell'impresa per la quale si e' impegnata di fronte al mondo intero e cioe' di riuscire a raddrizzare tutta insieme e senza romperla la grande nave Concordia accasciata davanti a Punta Gabbianara.
Per la ragione appunto che il Giglio e la sua nave abbarbicata sui suoi scogli sono ormai conosciuti anche nell'angolo piu' remoto della terra.
Cordiali saluti.
Mia figlia che vive in un isola Indonesiana quasi sconosciuta tra le 17.000 esistenti ha dovuto informare gli abitanti del villaggio dove fosse l'isola del Giglio incuriositi dall'evento trasmesso dalle televisioni locali,in precedenza sapevano che esisteva l'Italia ma non si rendevano conto dov'era.In pratica l'Isola del Giglio attualmente è conosciuta nei paesi più sperduti del mondo.Saluti
Assurdità del destino: colui che per me è il responsabile della tragedia di Concordia difeso da un avvocato quasi mio omonimo :sad: :sad:
Per quanto riguarda la "popolarità" del Giglio credo che, pur non avendone bisogno, dalla catastrofe di Concordia ne abbia tratto enorme beneficio. Io stesso pur avendo una discreta conoscenza geografica, prima del 12 gennaio 2012 non avrei saputo collocare mnemonicamente la posizione del Giglio se non genericamente nell'arcipelago Toscano.
Certo, Sig. Mariuz, l'isola non e' mia ma neanche sua, se permette, anche se forse al Giglio Lei ci abita e ci ha casa o terra.
Il fatto e' che un evento come quello del naufragio Concordia e' fatale che cambi per sempre almeno in parte i connotati storici geografici e perfino quelli d'uso del pensiero e della memoria sia degli abitanti stanziali che di quelli avventizi.
Bisogna farsene una ragione, volenti o nolenti.
Cordiali saluti.
Caro signor Regolo, sapere che del Giglio un giorno non parlerà più nessuno, LEI COMPRESO, sarebbe il miglior destino per la NOSTRA (e non sua) isola.
Cordialmente
PMariuz
Se domani stesso per incanto scomparisse la Concordia da Punta Gabbianara aumenterebbe drammaticamente il tasso di disoccupazione locale e nazionale e del Giglio in breve non ne parlerebbe piu' nessuno.
Molto bene, ciò che leggo mi fa ben sperare sull'atteggiamento che l'amministrazione isolana e l'intera comunità spero vorranno tenere d'ora in avanti nei confronti di chi ci ha gettati in questa immane sciagura (Costa Crociere in primis). Facciamo capire a chi giudicherà i fatti che, oltre ovviamente alle vittime e ai naufraghi, chi subisce e subirà le conseguenze peggiori di questa tragedia siamo noi gigliesi.
Saluti
Pier Luigi Mariuz