"Nel caro caruggio": poesia di Tonino Ansaldo

Una nuova poesia di Tonino Ansaldo che ancora una volta sceglie GiglioNews per presentarla ufficialmente ai gigliesi ed agli amanti della nostra isola. Per chi volesse leggere i versi pubblicati negli ultimi anni, può visitare l’apposita pagina LE POESIE DI TONINO ANSALDO.

Oggi Tonino porta all'attenzione dei suoi paesani e degli attenti turisti un "luogo del cuore", una stradina che tutti noi abbiamo percorso migliaia di volte senza apprezzarne mai la suggestività che solo un poeta può farci notare. 

Si tratta dell'Arco di Momina, da pochi conosciuto come via Trieste, uno stretto vicolo lungo poco più di 40 passi, che unisce il lungomare di Giglio Porto con la retrostante via Provinciale fungendo da comoda scorciatoia.

Mezzo in ombra e mezzo illuminato da un debole raggio di sole il vicoletto è talmente stretto che tutti noi ci siamo ritrovati spesso a dover cedere il passo a chi procede nella direzione opposta alla nostra. Un percorso storico ed emozionale che conduceva al retrostante "Orto di Berrecchia" dove in epoche passate i bambini hanno potuto assistere al misero divertimento del cinema all'aperto. Un percorso anche un po' magico dove, si racconta, paesani e parenti in lite da anni, costretti ad incrociare i loro cuori per l'angustia del passaggio obbligato, hanno sciolto i loro rancori ritrovando la pace.

arco di momina isola del giglio giglionewsNEL CARO CARUGGIO

Poc’oltre conta
quaranta i passi.

Il caro divin caruggio.

E al piè
di anni lento
largo il giro accorcia.

E’ angusto
quel noto tratto
par costrutto
solo al passar
d'un gatto
d’un ratto.

arco di momina isola del giglio giglionewsS’incastona
tra i quadri
di sacra bianca pietra.

Mezzo è corso
in ombra,
in altra
debole raggio filtra...
Quivi
stringe, strozza,
appen si passa
che tu sia smilzo
peggio se di larga stazza.

Quivi...
Lungi, indietro,
sorgea l’ingresso
d'un misero diverto
pellicola all’aperto.
Or
quel magico loco
quel magico tempo
Piange
il cuor nel petto.

Quivi...
nell'intestin
parenti guerre
ove lungi tra quelli
il saluto manca...
In quell’angusto
avvien l’incanto
ove il rancor
si scioglie
si tanto accanto
il cuor si tocca
tornando santo.

Come
poscia la tempesta
di sole sorte il raggio...

Così pareggia
il caro divin caruggio.