Un mezzo aereo “ATR 42” appartenente al 3° Nucleo Aereo della Guardia Costiera di Pescara, denominato “Manta”, dotato di un innovativo sistema di controllo e telerilevamento satellitare, ha effettuato una mappatura aerea per verificare alcuni parametri delle acque quali la presenza di clorofilla o chiazze di materiale inquinante e delineare un quadro di insieme dello stato degli ecosistemi marino e costiero delle isole dell’Arcipelago Toscano, da consegnare per opportuni approfondimenti e future pianificazioni di intervento al Ministero dell’Ambiente.
In mare sono state impiegate l’unità scientifica CP 406 “Scialoja”, il personale del Nucleo Sommozzatori della Guardia Costiera di San Benedetto del Tronto e i mezzi navali del Circondario Marittimo di Porto Santo Stefano.
A Giannutri, in particolare, sul fondale di Cala dello Scoglio, è stata rinvenuta una vera e propria discarica presumibilmente riconducibile alla dismissione di un cantiere edile, con la presenza di grandi quantità di materiale ferroso e rifiuti di ogni genere.
Nel corso delle operazioni la motovedetta 803 ha inoltre recuperato la carcassa di un delfino, successivamente consegnata al personale dell’Istituto Zooprofilattico di Grosseto per gli accertamenti del caso ed il successivo smaltimento a cura del Comune di Monte Argentario.
Queste attività di sorveglianza del mare e delle coste, di prevenzione da inquinamenti e scarichi illeciti, di intervento per fronteggiare i danni provocati all’ambiente marino e al patrimonio archeologico e storico sommerso, rientrano tra le competenze che la legge 979/1982 “Disposizioni per la difesa del mare” e il recente Decreto Legislativo 152/2006 attribuiscono al Corpo delle Capitanerie di Porto-Guardia Costiera.




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