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Ormeggi comunali: la protesta di un operatore commerciale della subacquea
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Egregio Sindaco Ortelli,

Le scrivo in merito alla comunicazione che il responsabile della "gestione ormeggi comunali" ha pubblicato sulla pagina di "GiglioNews" il giorno 28 Aprile 2023.

Avete deciso di aumentare le tariffe a stagione iniziata e con le barche già in acqua. Mi domando (e Le domando) se prima di approvare questi aumenti e scrivere questa comunicazione abbia controllato di persona in che condizioni sia il porto in questo momento e quanti e quali siano i disservizi. La invito a venire personalmente a controllare.

Riprendo una piccola parte di quello che è stato scritto: "sostenere i costi di manutenzione dei manufatti a corredo delle boe e dei pontili galleggianti, per rendere un servizio ai turisti migliore e sempre più adeguato ai tempi, non ci consente di mantenere i livelli di tariffa precedenti".
Le ricordo che una vera e propria manutenzione alla catenaria, effettuata da personale autorizzato e certificato, non viene eseguita ormai da anni: la sostituzione degli ormeggi con spezzoni di catena vecchia o di fortuna e non certificata, eseguita da persone non autorizzate, oltre che essere illegale e di natura penale, non può certo essere definita "manutenzione".
Le basterà leggere le Disposizioni riguardanti i lavori marittimi che comportino l'impiego di Operatori Tecnici Subacquei a livello nazionale per scoprire cose molto interessanti che qui nessuno applica e che Lei sembra del tutto ignorare.

Mi permetto di dirLe questo perché in tre anni che sono ormeggiato alla boa (dove non dovrei essere e Lei lo sa benissimo) mi ritrovo delle catene di ormeggio completamente marce.
Per dargliene conferma, mi sono permesso di fare delle foto e mi sono già adoperato ad inviarle alle autorità competenti, in attesa di una risposta.
Per quanto invece riguarda la "manutenzione" dei pontili, in particolare del pontile di carico e scarico, nel regolamento comunale della gestione ormeggi, all' articolo 6, nel punto 2 si legge, in grassetto: Il pontile di attracco contraddistinto in planimetria accanto alla zona identificata con la lettera "I" è riservato esclusivamente all'imbarco ed allo sbarco dei passeggeri fruitori del servizio ormeggi comunali. Gli attracchi nel suddetto pontile devono considerarsi temporanei (massimo 10 minuti) e pertanto è SEVERAMENTE VIETATO L'ORMEGGIO anche durante le ore notturne.
Le chiedo: come è possibile che detto pontile sia occupato sempre dalle solite persone? Perché nessuno osa fare nulla al riguardo?
Ho fatto presente più e più volte al suo responsabile tale problema, non ricevendo alcuna risposta.
Sottolineo che il suddetto pontile è da anni completamente marcio e pericolante: di questo ho avvertito anche la capitaneria locale che in due anni non è ancora intervenuta.
Su GiglioNews scrivete: "Verranno eseguiti inoltre misurazioni a campione, inerenti la lunghezza e la larghezza dell'imbarcazione comunicata all'ufficio Ormeggi Comunali, per la verifica di quanto dichiarato in fase di richiesta".
Le faccio presente che le misurazioni dei natanti e delle imbarcazioni vengono fatte dal RINA (o altri enti delegati dal ministero dei trasporti) e dalla capitaneria, in presenza del proprietario, con la barca obbligatoriamente "a secco" e non in mare.
Quindi nel caso in cui fossi io il fortunato sorteggiato a campione, Vogliate attenerVi alle disposizione di legge suddette.
Le ricordo che in passato il comandante dei Vigili Urbani, in presenza di personale della Capitaneria locale, ha effettuato una misurazione della lunghezza della mia imbarcazione, in mia assenza e senza alcuna autorizzazione.
Dopo aver avuto diversi colloqui con i miei legali e una riunione in capitaneria, il comandante dei Vigili Urbani continua a mettere in dubbio la veridicità della licenza di navigazione in mio possesso applicando delle tariffe errate.
Non permetterò quindi più alcuna ulteriore misurazione "a campione" del mio mezzo; e questo perché in primo (ma non ultimo) luogo non avete alcun titolo o competenza per poter effettuare queste misurazioni.

In una delle Sue PEC il comandante dei Vigili Urbani dichiara espressamente di utilizzare Wikipedia come sua fonte informativa e operativa e non il codice della navigazione, le normative specifiche e le vigenti ordinanze: oltre all'errata interpretazione di quanto scritto sul web, trovo inammissibile e ridicolo l'utilizzo di tale fonte per procedure ufficiali.
Le ricordo inoltre che le regole del diporto/diporto commerciale sono cambiate nel 2008 e che, nonostante questo, ad oggi, il regolamento portuale dell'Isola Del Giglio non è stato mai aggiornato per la parte commerciale pur essendo porto commerciale: questa è una grave mancanza della sua amministrazione. Quando la legge cambia si cambiano le regole.
Trovo giustissimo quanto da Voi scritto: "non possiamo basarsi solo sulla logica del "guadagno", ma sul quella del "servizio"".

Facendo riferimento al regolamento comunale della gestione ormeggi, ricordo che all'articolo 22 lettera "f" è prevista l'assistenza all'ormeggio e al disormeggio. In questi tre anni, non ho mai ricevuto nessuno di questi servizi; nessuno mi ha mai accompagnato alla mia imbarcazione come avviene con gli altri concessionari. Ho inviato PEC al responsabile della catenaria e alla capitaneria ma non ho mai ricevuto risposta. E pur vedendomi spesso in difficoltà nessuno mai è intervenuto a fare alcunchè.
Le ricordo inoltre che l'erogazione dell'acqua ai concessionari è obbligatoria: dovrebbe essere potabile e non acqua di pozzo come spesso accade.
C'è l'obbligo di avvisare prima di interrompere tale servizio: se ci sono delle perdite queste devono essere sistemate e anche rapidamente.
Le ricordo che sono ormai più di 10 giorni che il servizio in questione manca in metà porto.
Questo è un grave disservizio: non è infatti possibile sanificare le imbarcazioni; più in generale siamo in presenza di una gravissima mancanza a livello igienico-sanitario.

Personalmente trovo giusto pagare 1€ al cm; però Le faccio notare che vorrei gli stessi diritti degli altri e non essere vessato come è accaduto in questi ultimi anni.
Pertanto le chiedo pubblicamente: perchè gli spazi al Molo Verde non sono mai stati assegnati da nessun bando o regolamento comunale? Con quale diritto vengono occupati solo da alcuni?
Sono proprietario di una imbarcazione commerciale e come tale ho il diritto di avere lo stesso privilegio.

Come cittadino residente, proprietario di casa e come concessionario, che paga le tasse presso questo Comune, ho tutto il diritto di ricevere da Lei personalmente una risposta: la catenaria è comunale e Lei, come primo cittadino, ne è responsabile. Le ricordo che il nostro non è un porto turistico, ma un porto commerciale e come tale deve dare dei servizi idonei per gli operatori che ci lavorano.
Faccio inoltre presente che in questi ultimi anni ho ricevuto numerosi controlli sui miei documenti da parte della Capitaneria locale e da parte del Comandante dei Vigili Urbani.
Questo continuo accanimento sempre e solo verso la mia persona non è più tollerato.

Ci tengo inoltre a precisarle di non essere più disposto a tollerare in silenzio questi soprusi; ci stiamo adoperando insieme al mio legale, affinché a questa vicenda venga data, attraverso vari quotidiani locali ma anche le autorità competenti, la pubblicità che merita.
Non scriva come al suo solito che questa è politica o un attacco al Comune, perché questa lettera è indirizzata a Lei personalmente. Perché il Comune, Le ricordo, è anche mio e di tutti i cittadini.

Concludo citando una famosa frase: male non fare paura non avere.

Cordiali Saluti
Roberto Scotto