Vedere l'aia di Santa Croce imbrattata di asfalto è un colpo durissimo. Soprattutto per noi nati nel primo dopoguerra, che abbiamo ancora fra i ns. ricordi le lezioni all'aperto della Maestra Caterina. Ricordate: Uliana, Alga, Gina, Antonio, Paolo, Palma, Caterina ...e tanti altri: allora le classi sfioravano i 30 alunni.
Una sola domanda: ma era proprio necessario??  Condivido in pieno la denuncia di Giorgio Fanciulli e invito "chi di dovere" a ....fare il proprio dovere.

Paolo Albano (di Claudina) - Genova