Segnalo che sulla stampa locale di ieri sono apparse ulteriori e nuove notizie circa l’evolversi, chiamiamolo così, dei lavori che l’ A.C. di Monte Argentario sta facendo sul piazzale di imbarco. Senza voler entrare nel merito del concetto di abbellimento che ha il Sindaco Cerulli “a casa sua”, con questo breve intervento intendo interessare il nostro Sindaco affinchè approfondisca quanto riportato dagli articoli, con particolare riferimento alla parte secondo cui:

ora con i nuovi lavori vengono ristrette incomprensibilmente le aree dedicate alla sosta, ai parcheggi e alla movimentazione dei mezzi da e per le isole. In pratica è stato realizzato un giardino, quasi ci si trovasse in un centro storico o in un’area residenziale. E la sicurezza portuale?”

Cioè se veramente il nuovo intervento sul piazzale complicherà ancora di più la già precaria situazione così come segnalato ed in oltre se, tra piante, marciapiedi e quanto altro possa aver “studiato” il Sindaco Cerulli, sia anche prevista una pensilina per proteggersi dalle piogge e magari anche una opportuna illuminazione, visto che il buio in inverno giunge molto presto e quindi sarebbe un bell’ aiuto alla sicurezza dei passeggeri che transitano tra le auto in movimento.

Ringrazio per l’interessamento.

Stefano Feri

LA NAZIONE
ARGENTARIO Da parcheggio a giardino: è bufera

I LAVORI a piazzale Candi scatenano una bufera sull’Amministrazione Cerulli. «C’è da aver paura — premettono Danilo Cerulli (Api), Filippo Ingrosso (Fli), Viviana Lauro (Gruppo di Centro) e Fiorenzo Terramoccia (Voci dell’Argentario) — quando il governo del fare della giunta Cerulli Cerulli mette mano a qualcosa, in particolar modo sui porti. Basti pensare a cos’è accaduto con le concessioni demaniali sui pontili. E ora tocca a piazzale Candi: non bastavano i guai causati con la demolizione delle biglietterie dei traghetti, ora con i nuovi lavori vengono ristrette incomprensibilmente le aree dedicate alla sosta, ai parcheggi e alla movimentazione dei mezzi da e per le isole. In pratica è stato realizzato un giardino, quasi ci si trovasse in un centro storico o in un’area residenziale. E la sicurezza portuale? Pare un’opera progettata solo per continuare nello scontro con tutti i commercianti».

CORRIERE DI MAREMMA
Argentario “I nostri soldi ai floro vivaisti”

MONTE ARGENTARIO - “C’è da aver paura quando il ‘governo del fare’, costituito dall’amministrazione comunale Cerulli, mette mano a qualcosa, in particolar modo sui porti”. Parola di Danilo Cerulli, Filippo Ingrosso, Viviana Lauro e Fiorenzo Terramoccia, che intervengono sui prossimi lavori per conto di Alleanza per l’Italia, Futuro e Libertà e Gruppo di Centro Le Voci dell’Argentario. “Sulle concessioni demaniali marittime destinate ai pontili - sostengono - il ‘governo del fare’ è riuscito a creare talmente tanto caos tra sentenze, ricorsi, migliaia di euro spesi in incarichi legali, strade da asfaltare e danni all’economia nautica locale, che non si sa quanto ci vorrà per tornare ad una situazione normale. Stendiamo un pietoso velo sulla faccenda del ‘triangolo delle Bermude’ a Porto Ercole, per le ben note vicende legali che dimostrano la cattiva amministrazione di questa giunta, e sui lavori del Lungomare Andrea Doria che dovevano essere finiti a Pasqua: c’è solo di che vergognarsi”. Ora tocca a Piazzale Candi. “Non paga di aver provocato disservizi, carenze tecniche e logistiche, danni economici agli operatori con la demolizione delle biglietterie dei traghetti; non soddisfatta del clima di gelo creatosi con il comune di Isola del Giglio, per aver ‘nascosto’ al pubblico le stesse biglietterie - spiegano gli oppositori - l’amministrazione Cerulli continua nella sua politica di scontro con tutti”. “Con i nuovi lavori vengono ristrette incomprensibilmente le aree dedicate alla sosta, ai parcheggi e alla movimentazione degli automezzi da e per le isole, realizzando nientepopodimenoché un giardino, quasi ci si trovasse in un centro storico o in un’area residenziale. A parte i problemi relativi alla sicurezza in ambito portuale - commentano - ma la pianificazione urbanistica portuale prevede un giardino? Il quesito è tanto più attuale alla luce della prossima costituzione dell’Autorità Portuale Regionale, istituzione assolutamente ignorata dal Comune di Monte Argentario, ma che avrà nelle sue mani tutte le funzioni di pianificazione, progettazione, esecuzione e gestione delle aree portuali del porto di Porto S. Stefano. Sembra proprio che la cosiddetta operazione di riqualificazione di Piazzale Candi, che non porterà alcun beneficio alla collettività e che non può certo essere definita di pubblico interesse, sia stata progettata al solo fine di continuare nella politica comunale di scontro con tutti gli operatori commerciali. Un’opera fatta senza alcuna valutazione del rapporto costi-benefici. E in un momento di crisi come quello attuale, i soldi di noi tutti devono continuare a finire nelle tasche dei floro-vivaisti? Proprio non c’era una maniera migliore di utilizzarli? E allora viene da chiedersi: ma quanto ci costano i dispetti?”. Lo scontro in atto non pare accennare a riantrare tanto presto, anzi, sembra accentuarsi. La parola a questo punto passa all’amministrazione comunale.