- Al Sindaco
- All’Assessore al Demanio, Porti e infrastrutture
del Comune di
58012 Isola del Giglio
INTERROGAZIONE CON RISPOSTA SCRITTA.
(ai sensi dell'art. 11 del Regolamento del funzionamento del Consiglio Comunale).
Oggetto: Competenze relative all’esercizio delle funzioni amministrative nel porto di Giglio Porto. Disciplina
I sottoscritti Consiglieri Comunali, appartenenti al Gruppo Consiliare di Minoranza, premesso che solo dopo diverse pronunce della Corte Costituzionale, l'ultima in ordine di tempo la n.344/2007 è stato definitivamente chiarito il nuovo quadro normativo, anche per quanto concerne i porti d'interesse regionale ed interregionale, a mente del quale spettano alle Regioni e per il principio di sussidiarietà ai Comuni, le competenze relative all'esercizio delle funzioni amministrative nei porti di 2^ categoria, classe III (porti di interesse regionale ed interregionale con funzione turistica e peschereccia).
Premesso anche che la Corte Costituzionale, riprendendo i principi statuiti in altre sentenze (255/2007, 90/2006) ha stabilito infatti, che non spetta allo Stato affermare la propria competenza nella materia delle concessioni demaniali marittime portuali nei porti turistici e commerciali di rilevanza economica regionale ed interregionale, così come definiti dall'articolo 4 della legge 84/94: riferendosi, cioè a quei porti o specifiche aree portuali, che non sono finalizzati alla difesa militare o alla sicurezza dello Stato, ne sono sedi di Autorità Portuale. Quanto stabilito dal Giudice delle Leggi è la diretta conseguenza del nuovo impianto normativo, coltivato nel tempo e che è sbocciato nella Legge Costituzionale 3/2001 che ha modificato il Titolo V della Costituzione.
E che quindi, a seguito del nuovo quadro normativo il Comune è oggi titolare delle funzioni amministrative sul demanio marittimo, incluso quello portuale, che il Codice della Navigazione affidava alle Capitanerie di Porto e che consentono all'Ente Locale, l'amministrazione diretta dei beni demaniali marittimi.
Considerato anche che il porto di Giglio Porto è una infrastruttura necessaria e fondamentale anche alla fruizione turistica dell' Isola e sulla stessa insiste sia il traffico nautico di linea che quello privato delle piccole e medie imbarcazioni da diporto e che a tale traffico si aggiunge quello proveniente dalle società di minicrociera;
Rilevato anche che i lavori che hanno interessato il porto e che lo riguarderanno nel prossimo futuro sono indirizzati ad un corretto raccordo, organizzazione ed ottimizzazione delle attività suddette;
Considerate, al riguardo, le diverse categorie di navi e natanti, macroscopicamente individuate come:
1. navi di linea di trasporto pubblico marittimo
2. utenti della catenaria e pontili
3. barche a transito
4. navi minicrociera
5. altro
Considerato come prioritario il traffico delle navi di linea ed essenziale il mantenimento di un efficiente sistema di catenaria/pontili, poniamo l' attenzione sulle categorie individuate come 3 (mezzi in transito, ovvero yachts di passaggio) e 4 (minicrociere).
Gli yachts in transito, ovvero le imbarcazioni private che sostano qualche notte al porto, rappresentano una fetta importante ai fini turistici in quanto trattasi di categoria che con ogni probabilità usufruisce dei diversi servizi commerciali a terra; il turismo da minicrociera risulta altrettanto importante al fine della conoscenza del nostro territorio da parte di un sistema pre-organizzato.
Queste due categorie, se ben organizzate e messe in corretta coesistenza, possono produrre un considerevole valore commerciale aggiunto al territorio. Viceversa, se non organizzate, possono produrre vantaggi a favore di una categoria e danni all' altra e, chiaramente, danni al territorio isolano.
Attualmente risulta che le navi da minicrociera ormeggino lungo il molo con fanale rosso occupando in modo quasi esclusivo, per gran parte della giornata, anche lo specchio acqueo che è stato guadagnato con l' allargamento del porto. Le stesse rimarrebbero ormeggiate per lungo tempo, tempo che andrebbe ben oltre quello strettamente necessario alle operazioni di sbarco ed imbarco dei passeggeri.
Ci sarebbe anche giunta notizia, da confermare, che le stesse effettuano servizio ristorante mentre sono ormeggiate lungo la banchina suddetta.
Quanto sopra premesso evidenzia il fatto che tali navi da minicrociera invadono uno spazio che non è stato creato per tale scopo, quanto piuttosto per aumentare la capienza della catenaria/pontili a favore delle imbarcazioni dei privati ovvero a favore di quelle in transito.
E' anche da considerare il fatto che, dal punto di vista economico/turistico risulta dannoso perdere la possibilità di ormeggiare per tutta la giornata un numero considerevole di yachts privati, facendoli continuamente movimentare (entrare ed uscire) a favore di compagnie da minicrociera, lasciando cioè ai primi la sola possibilità di ormeggio dalle 18-19 in poi.
A tutto questo dobbiamo aggiungere che sono state rilevate ripetute situazioni in cui le stesse navi di linea sono state costrette a fare giri di attesa fuori dal porto per agevolare l' uscita delle minicrociere; in altri casi e per gli stessi motivi sono invece state fatte spostare imbarcazioni private, sempre per agevolare gli ormeggi del sistema minicrocieristico.
Per quanto sopra premesso e considerato e con il pieno intento di suggerire e collaborare al sistema locale imprenditoriale fortemente interessato, si interroga il sig. Sindaco e l’Assessore di riferimento, per conoscere se non ritiene:
1. di dover provvedere, al fine di ripristinare una corretta fruizione del porto, indirizzando le navi da minicrociera verso l' utilizzo del pontile Galli, compatibilmente con gli orari di arrivo/partenza delle navi di linea, ovviamente mantenendo la priorità di queste ultime, in altre parole in orario nel quale lo stesso pontile non è occupato dalla navi di linea e in modo che non intralcino in alcun modo le operazioni di arrivo e partenza dei traghetti.
2. in via alternativa, di obbligare le navi da “minicrociera” ad utilizzare il molo foraneo (molo fanale luce rossa) esclusivamente per il tempo strettamente necessario alle operazioni di sbarco ed imbarco dei passeggeri, spostandosi nella rada esterna al porto per il tempo di attesa al rientro dei passeggeri dalle gite;
3. di dover applicare una tariffa alla categoria delle minicrociere, per l'utilizzazione delle strutture e dei servizi portuali;
Gerardo Pulci
Attilio Brothel
Giovanni Andolfi
Rosella Cossu
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