Proseguono senza sosta i lavori di ripristino fondali
Dopo la rimozione delle 6 piattaforme che costituivano il falso fondale su cui fu fatta ruotare la Costa Concordia durante il parbuckling nelle acque dell'Isola del Giglio, vanno avanti spedite le operazioni di ripristino dei fondali di Punta Gabbianara attraverso la rimozione degli 11 anchor blocks (sistemi di ritenuta del relitto). Ad oggi sono stati rimossi gli anchor blocks numero 3, 4 (in foto), 2 e 6.
Gli anchor blocks, spiegano dal cantiere Micoperi, vengono tagliati con la macchina a filo diamantato al di sotto della base della struttura, consentendo così il sollevamento in un unico pezzo di tutto l’anchor block. Una volta rimosso, i sommozzatori procedono manualmente alla rimozione del cemento residuo e dei sacchetti di sabbia rimasti sul fondo sotto la base della struttura. Questo materiale era stato posizionato per consentire la tenuta dell’anchor block, durante la fase di riempimento del cemento all’interno.
La metodologia di taglio e sollevamento è stata approvata dall'Osservatorio di Monitoraggio della Regione Toscana e tutta l’attività di rimozione, sollevamento e ripristino dell’area è stata costantemente monitorata dai rappresentanti di ISPRA e dell’Università La Sapienza di Roma che hanno eseguito ispezioni subacquee per verificare lo stato del fondale dopo la rimozione e successiva pulizia, ritenendolo adeguato.
"Siamo in linea con il crono-programma - spiega il Sindaco Ortelli - ma la fase più delicata sarà la successiva ed ultima che prevede la rimozione dei sedimenti. Il tutto dovrebbe concludersi all'inizio del 2016, indicativamente entro il mese di Febbraio."
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