Al
Dr. Luca Ceccobao
Assessore Regione Toscana
Infrastrutture e Mobilità

e p.c.

Al
Dr. Enrico Rossi
Presidente Regione Toscana

Sono trascorsi oltre due mesi dalla lettera (VISUALIZZA) che scrissi nel Gennaio u.s. riguardo al problema della sicurezza nella zona portuale d’imbarco per l’Isola del Giglio a Porto Santo Stefano.

Al riguardo sono a richiederLe se i Funzionari hanno concluso gli accertamenti e le verifiche tecniche sui lavori, in quell’ambito disposti dal Comune di Monte Argentario, nella suddetta zona portuale con lo spostamento delle biglietterie fuori da essa e le eventuali competenze regionali in materia.

Nella Sua risposta accennava che “Da una prima verifica compiuta da parte del Settore Regionale competente sembra che il Comune di Monte Argentario abbia comunque provveduto ad un parziale miglioramento delle condizioni difruizione degli utenti dei traghetti attraverso la sistemazione di un nuovo locale ad uso biglietteria in luogo dell costruzione incongrua utilizzata fino a poco tempo fa”.

Al fine di far comprendere meglio a Lei, al Presidente Rossi ed al Settore Regionale competente l’ubicazione e la struttura di questo locale mi sono munito di macchina fotografica ed allego le foto dello stesso, delle strade che bisogna attraversare per raggiungerlo, delle condizioni attuali dell’area d’imbarco (anzi adesso ci sono anche 4 palme e 2 ulivi in più).

Le immagini fanno capire come tale locale sia particolarmente angusto, stretto e poco funzionale (meno male che la Compagnia di Navigazione privata utilizza immobili di sua proprietà altrove ubicati). Inoltre viene anche utilizzato per il Coseca e quindi non specifico per le biglietterie ed è tuttora mancante di pensilina e sala d’aspetto come promesso.

A meno che non si vogliano considerare tali la tenda fatiscente, le panchine dismesse ed i giochi per bambini che ivi si trovano.

Qualche giorno fa un autoarticolato con delle attrezzature per l’operazione di bonifica della Costa Concordia è riuscito ad imbarcare, dopo vari tentativi, unicamente dopo aver spostato le attuali recinzioni a protezione dei lavori in corso per la realizzazione del giardino di cui alle 4 palme e 2 ulivi (sic) sopra citati.

Vi prego quando ad Aprile venite all’Isola del Giglio per il Convegno sulla Sicurezza promosso dalla Regione Toscana fermatevi un attimo sul piazzale, guardate l’area portuale rimasta per l’imbarco e per le eventuali emergenze, i parcheggi a disposizione, l’accessibilità per i disabili, dove sono ubicate le biglietterie, le strade da attraversare per raggiungerle, i locali.

In questi mesi tutte, ma proprio tutte le Autorità sono passate da lì (forse anche Lei Presidente Rossi nella sua visita all’Isola) e mi resta difficile comprendere come tutto sia rimasto com’era, anzi è peggiorato.

L’Isola del Giglio ed i Gigliesi non meritano tutto questo e lo hanno ampiamente dimostrato all’Italia ed al Mondo intero.

Gabriello Galli