COMUNE DI ISOLA DEL GIGLIO
GRUPPO DI MINORANZA CONSILIARE

Tramontato il sogno della politica comprensoriale, ora il Giglio pensi a se stesso. Se non ora quando.

L’ambiente marino costituisce un patrimonio prezioso che deve essere protetto, salvaguardato e, ove possibile, ripristinato al fine ultimo di mantenere la biodiversità e preservare la diversità e la vitalità del mare che sia pulito, sano e produttivo. Partendo da queste affermazioni, è doveroso per un amministratore pubblico stimolare e promuovere l’integrazione delle esigenze ambientali in tutti gli ambiti politici pertinenti, per costituire il pilastro ambientale della futura politica marittima del nostro territorio.

Occorre raccordare al più presto, in modo intelligente, le attività umane e commerciali con le esigenze di protezione. Tutti sappiamo ormai come farlo e su quali punti incidere. Occorre oggi passare dalle parole ai fatti e uscire dalle vecchie e logore posizioni ideologiche a favore o contro il parco, perché, come tutti abbiamo visto, mentre qui si discute, altrove prendono decisioni che hanno o avranno ripercussioni negative anche su di noi; all’ Argentario, solo in questo ultimo anno, abbiamo perso parcheggi e biglietterie ed è passata da poco attraverso la stampa anche la notizia di voler creare una zona di protezione attorno all’ Argentarola, in altre parole, mentre a Roma si discute, Sagunto  viene espugnata”.

Non per stupida ripicca quindi, ma prendendo spunto e forza da questo momento negativo e ripetendo ciò che sosteniamo fin da tempi non sospetti, per legittimo interesse strategico, ambientale e commerciale, a tal proposito appare quanto mai opportuno collocare boe di segnalazione e di ormeggio a Giannutri per dare una effettiva regolamentazione ad uno sviluppo del turismo, della nautica da diporto e delle attività subacquee che ha raggiunto limiti assolutamente incompatibili con l'ambiente marino dell'Isola.

Occorre quindi coordinarsi con l’ Ente Parco per rendere omogenee le misure che si tengono nelle zone protette con quelle nuove che il Comune dovrebbe applicare nelle zone libere, prendendo direttamente in concessione demaniale gli specchi acquei relativi.

Occorre anche ripensare l’ organizzazione degli ormeggi internamente al porto di Giglio Porto, favorendo finalmente la nautica da diporto e ricollocando l’ attracco delle minicrociere al pontile, nei momenti di assenza dei traghetti.

Più in generale occorre coordinare quanto prima un tavolo di lavoro serio che metta al centro di tutto l’ isola del Giglio e di Giannutri e le esigenze di chi le vive; per una volta il Sindaco Ortelli dia seguito alle sue parole e lasci perdere il comprensorio e tutte le promesse di Cerulli, che ormai si è dimostrato essere quello che abbiamo sempre detto.

Da parte nostra fin da ora assicuriamo tutto il sostegno al Sindaco ed alla Giunta per un provvedimento che possa tutelare il nostro territorio e salvaguardare  la nostra economia turistica.

Conclusivamente chiediamo al, signor sindaco di convocare, al più presto, il Consiglio Comunale in sessione straordinaria, per discutere gli argomenti proposti e votare un primo documento di indirizzo che possiamo costruire assieme.

In difetto, questo Gruppo Consiliare chiederà a norma di legge, la convocazione del Consiglio Comunale per discutere la stessa proposta,

Si allega anche l’ ultimo intervento stampa di Ortelli, non apparso su GiglioNews, che però apre al tipo di soluzioni da noi proposte, a meno che, anche queste non siano le ennesime parole al vento.

Attilio Brothel – Capogruppo Consiliare di Minoranza

(segue l’ intervista a La Nazione del Sindaco Ortelli di alcuni di giorni fa)

LA NAZIONE
2011-07-17
Giglio-Argentario, è rottura: «Patti violati» Il sindaco Ortelli rimprovera al collega Cerulli di non credere nello scalo marittimo

TRA L’ISOLA del Giglio e l’Argentario scorre veleno. E dire che i due sindaci (Arturo Cerulli per l’Argentario e Sergio Ortelli per il Giglio) sventolano la stessa bandiera di partito, quella del Pdl. Ma il caso dell’estate, lo spostamento delle biglietterie  dei traghetti, ha acceso il fuoco della polemica.

Una decisione che al Giglio non avete mai condiviso, vero sindaco Ortelli?
«Non l’ho condivisa, è vero. Ma l’ho accettata. La questione dell biglietterie e  è un dibattito aperto all’interno della comunità che si vede esclusa dalle decisioni che la riguardano in riferimento al tema dello standard dei servizi di cui deve essere dotato uno scalo marittimo moderno ed adeguato. La scelta di delocalizzare e biglietterie  in un momento cruciale della stagione estiva creerà criticità e disagi concreti al turismo e produrrà anche un’inversione di tendenza nelle aspettative della comunità isolana. Ho sempre ritenuto che le politiche di un’area come quella della Maremma dovessero basarsi sul principio di comprensorialità e di collegialità».

E invece cos’è successo?
«E’ successo che il sindaco Cerulli non ha rispettato gli accordi. Ho sempre pensato non solo agli interessi economici dei gigliesi ma all’indotto che il Giglio e Giannutri potessero offrire agli amici della costa. Quella che, in tempi non sospetti, avevo chiamato Maremma-Mare proprio per la necessità di integrazione dell’entroterra con la costa, in termini di qualità dei servizi, dell’offerta ai cittadini e ai turisti e qualità della vita. Continuo a considerarla un’opportunità, ma oggi la strada da percorrere rimane lunga e la distanza dall’obiettivo si è dilatata, soprattutto in termini di consapevolezza: una consapevolezza che qualcuno sembra aver completamente smarrito».

In particolare, a cosa si riferisce?
«Mi riferisco proprio alle scelte assolutamente non condivisibili del Comune di Monte Argentario che, nostro malgrado, ci troviamo a dover accettare e subire. Se un’amministrazione comunale crede nelle potenzialità di uno scalo marittimo deve mettere a disposizione parcheggi e servizi. Invece il Comune di Monte Argentario ha tolto le biglietterie e pure i posti auto. Così ha disatteso tutti gli accordi. Perché uno scalo deve avere servizi. Non tollereremo lo sfruttamento delle due isole senza niente in cambio: chiediamo uno scalo dignitoso, ma soprattutto il rispetto degli standard che oggi, depauperati i servizi, non ci consentono una agevole fruibilità dello scalo».

Uno strappo irreparabile?
«Ci rendiamo conto che il principio di collegialità è stato abbandonato e per qualcuno si è chiusa una fase: quindi, per noi, è necessario voltare pagina. Se il principio torna ad essere quello delle municipalità e della loro indipendenza, allora ognuno deve sentirsi libero di compiere le proprie scelte senza tenere conto dell’equilibrio di un territorio nel suo complesso. Il Giglio e Giannutri rappresentano un territorio unico: partendo da questa consapevolezza, continuiamo a sostenere la nostra contrarietà all’idea di un Parco inteso come chiusura di un territorio Ma alla luce di quanto è accaduto in questi giorni non me la sento di mantenere questa apertura che a noi porta solo svantaggi. E’ necessaria a questo punto una regolamentazione che non sia imposta e calata dall’alto ma riconducibile alla volontà dell’amministrazione comunale che vive quotidianamente le realtà delle Isole».

Dunque che intende fare ora?
«Potremmo pensare ad una regolamentazione degli afflussi, così come è necessario regolamentare e limitare il diporto e le mini crociere. Non possiamo essere esclusi dai progetti e dalle decisioni che vengono prese sulla costa. Il far west nelle isole deve finire. Il nostro patrimonio storico paesaggistico e marino è unico, è una ricchezza che dobbiamo preservare e mettere a disposizione dell’umanità. Ma lo dobbiamo fare con consapevolezza e in un’ottica di crescita sociale e culturale. Se questo sarà possibile nel dialogo tra territori meglio, altrimenti percorreremola nostra strada nella consapevolezza di aver fatto le scelte migliori per la nostra comunità». 

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Proposta di deliberazione presentata dal Gruppo di Minoranza, avente per oggetto: Comune di Isola del Giglio - Regolamentazione della nautica da diporto, delle minicrociere e dei Diving. 
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IL CONSIGLIO COMUNALE

PREMESSO che:

- l’ambiente marino costituisce un patrimonio prezioso che deve essere protetto, salvaguardato e, ove possibile, ripristinato al fine ultimo di mantenere la biodiversità e  preservare la diversità e la vitalità del mare che sia pulito, sano e produttivo. A tale proposito la presente proposta di deliberazione dovrebbe, fra l’altro, promuovere l’integrazione delle esigenze ambientali in tutti gli ambiti politici pertinenti e costituire il pilastro ambientale della futura politica marittima gigliese;

- lo sviluppo sostenibile dell’intero territorio comunale deve essere uno strumento istituzionale che possa rappresentare un momento di programmazione di un modello diverso per un territorio complesso e unico come quello dell’Isola del Giglio e dell’Isola di Giannutri.

-  Sostenibilità e Sviluppo di qualità per il nostro Comune, per le proprie caratteristiche, può diventare lo straordinario laboratorio di uno sviluppo basato sulla valorizzazione ambientale e delle tradizioni locali;

- Nel nostro Comune, sono presenti Enti quali il Parco Nazionale Arcipelago Toscano e l’Unione dei Comuni dell’Arcipelago Toscano, con competenze diverse e integrate per quanto riguarda la salvaguarda ambientale e del territorio;

- Il Parco Nazionale Arcipelago Toscano, istituito con D.P.R. 22/7/96 (che copre circa il 50% del territorio) comprende sette isole, uniche per clima, flora, fauna, storia e leggenda: Giglio, Capraia, Montecristo, Pianosa, Giannutri, Gorgona ed Elba;

- l’area del Parco comprende circa 18.000 ettari a terra, con interessanti siti geologici e naturalistici, e 60.000 ettari di mare, popolato da numerose specie altrove ormai rare, e compreso nel perimetro del Santuario Internazionale per la tutela dei mammiferi marini denominato “Pelagos”;

- le attività economiche presenti sulle isole rappresentano una voce importante nella economia toscana;

Ricordato che:

- il Pit definisce il “patrimonio costiero, insulare e marino” un fattore essenziale della qualità del territorio toscano e del suo paesaggio ambientale e sociale e sottolinea come nell’Arcipelago Toscano;

- il settore turistico nel tempo ha abbassato i suoi livelli di qualità e si sono verificati fenomeni di aggressione ai fini turistici delle pendici collinari e dei promontori sul mare, soprattutto con edilizia sparsa, trasformazioni di ruderi ed annessi, con scadente qualità;

- vi è un degrado del patrimonio-storico-architettonico, dei manufatti;

- nonostante il ruolo attivo della Comunità Montana prima ed ora dell’Unione dei Comuni dell’Arcipelago Toscano, competente per la forestazione e l’antincendio, vi è un insufficiente presidio delle vaste aree boschive con consistenti fenomeni di abbandono;

- che i “punti di forza” per lo sviluppo sono altresì il recupero del patrimonio architettonico e di archeologia industriale ai fini turistici e museali, il recupero parziale dei manufatti produttivi minori per la residenza stanziale, il turismo rurale ed agrituristico, il turismo naturalistico- escursionistico e storico-archeologico;

Considerato che la sfida dell’ambiente, in particolare le risorse, i rifiuti, l’energia pulita, pone in evidenza come “la sostenibilità ambientale e territoriale dello sviluppo è fondamentale” e “le risorse ambientali vanno conservate, valorizzate e gestite sul territorio e con oculatezza”.

Ritenuto che:

- per l’insularità si possono applicare modelli di sostenibilità dello sviluppo e di qualità del vivere per gli abitanti, avviando alcune buone pratiche che, oltre ad avere un ritorno immediato per la comunità residente, possono rappresentare un modello positivo da esportare.

- E’ di tutta evidenza come la pressione antropica esercitata principalmente da alcuni imprenditori costieri, dal turismo nautico in generale e dai diving hanno messo a dura prova le risorse del mare del Giglio e Giannutri, alle quali occorre porre rimedio con l’urgenza e senza tentennamenti, per non trovarci in una situazione di degrado ambientale marino facilmente rinvenibile anche sulla costa prospiciente Giglio e Giannutri;

- la necessità di porre delle regole a tutte le attività che si svolgono sul mare non è più procrastinabile e pertanto occorre agire e agire tempestivamente

- in passato vennero dati subito segnali positivi e propositivi in tal senso, sapendo bene che è interesse comune e reciproco giungere a provvedimenti condivisi e sostenibili dalle amministrazioni coinvolte; tuttavia con il tempo questi segnali si sono affievoliti fino a scomparire completamente, anzi il “fare sistema” a livello sovracomunale ha determinato una fortissima penalizzazione agli utenti (residenti e turisti) del Giglio e Giannutri che non trova riscontri in passato.

- l’attuale situazione di stallo non giova al  nostro ambiente che è di altissima qualità; Dobbiamo agire per tutelare il nostro mare, che deve godere di un’adeguata salvaguardia delle sue risorse ambientali, ma anche per il nostro territorio, perché siamo certi che in questo modo  si potrà dare un nuovo impulso alla qualificazione e alla sostenibilità della nostra economia turistica, oltre ai benefici che ne ricaverà sicuramente l’immagine del Giglio e di Giannutri;

VISTO il Tuel per quanto attiene alla materia e le normative in materia di protezione ambientale;

D E L I B E R A

1. attese le premesse, di dare mandato alla Giunta affinché provveda con tutta urgenza:

a) a condividere con le Amministrazioni pubbliche interessate: Ministero dell’Ambiente, Ente PNAT, Regione Toscana, Provincia di Grosseto rigide Regolamentazioni della nautica da diporto, delle minicrociere e dei Diving verso l’Isola del Giglio e l’Isola di Giannutri favorendo, di concerto con i pescatori isolani, il ripopolamento ittico, oltre che la salvaguardia ambientale, e valorizzando il mestiere di pescatore e pescaturismo sempre e solo a favore dei residenti;

b) a provvedere in pieno accordo con gli enti interessati, alla rigida regolamentazione delle attività della nautica da diporto, delle attività dei diving, della pesca marittima, del settore delle minicrociere (con esclusione delle società che fanno servizio pubblico di trasporto marittimo tutto l’anno dall'Isola del Giglio a Porto Santo Stefano)