Mantenere lo standard di qualità nella scuola gigliese, oramai riconosciuta da tutti come istruzione di buon livello, è una fatica enorme che necessita attenzione continua e che non ti lascia lo spazio per una minima distrazione. Se non fosse per l’alta professionalità dimostrata dal nostro corpo insegnante ciò verrebbe vanificato dai soliti e ritriti problemi degli organici che peraltro si ripropongono già da qualche anno. L’impegno costante e quotidiano di tutti è la chiave per centrare certi obiettivi che qualche ora prima potevano sembrare completamene smarriti. Nel caso del Giglio penso che alla fine abbia prevalso il buon senso.

Si tratta dell’ennesima situazione, su cui abbiamo dibattuto anche ieri nell’incontro che si è tenuto alla Rocca, che ha in evidenza le risicate risorse da destinare all’insegnamento. Voci che si alternano da mesi sulle ore da destinare a questa od a quella scuola. Che appaiono e poi, improvvisamente, svaniscono. Un classico caso di disorientamento che non contribuisce a mantenere la fiducia in una scuola che viene tagliata grazie alla crisi economica ma soprattutto dovuta ad una allegra e “sperperosa” gestione di circa 40 anni trascorsi “a riempire senza regole” e su cui tutti, anche indirettamente, ci dobbiamo sentire responsabili. Il caso delle gestioni universitarie non lo possiamo dimenticare.

La telefonata liberatoria del Direttore Regionale della Scuola, che mi comunicava la rivisitazione a nostro favore dell’organico da destinare al Giglio, con forze in grado di sostenere il tempo pieno per la primaria ed ore in più per la secondaria, ha rimesso tutto a posto. Era un impegno che si era preso circa un anno fa e che oggi vuol mantenere.

Oggi ci sentiamo tutti più tranquilli. Qualcosa però mi dice che non dobbiamo mollare ed essere vigili e prudenti.

Intanto l’anno scolastico potrà iniziare regolarmente.