La riunione sulla scuola, che, ad onor del vero, mi vedeva inizialmente scettico perchè indetta da un organo diverso dal Comune, è stata invece molto costruttiva ed importante. Per questo devo ringraziare, oltre agli intervenuti, il Presidente Rossi perchè si è dimostrato sensibile e più sollecito di altri ad un problema così fondamentale per la nostra collettività e bene ha condotto ed inquadrato l' incontro.

Lui stesso, penso, rendiconterà meglio è più approfonditamente di me, le diverse opinioni degli intervenuti e le proposte che sono scaturite nell' incontro.

Con questa mia invece, rivolta a Maggioranza e Minoranze, sono a stringere in modo più preciso sulla proposta che ho avuto modo di formulare direttamente al Sindaco ed al Consigliere Brothel, lì presenti, affinchè la politica locale e l' Ammininstrazione in primis, inizi a farsi sentire, partendo da una posizione comune.

L' analisi della situazione, unanime, e confermata dallo stesso Sindaco, ha visto inquadrare il problema nei successivi provvedimenti ministeriali, ovvero il punto verso il quale dovremmo concentrare le nostre energie per uscire dall' emergenza è il Ministero dell' Istruzione, ovvero il Parlamento, mentre Regione e Provincia, se pure possono essere passaggi importanti e sostegni influenti, risultano essere veri e propri soggetti esecutori.

Detto questo ed appreso che fortunatamente le problematiche più gravi sembrano essere scongiurate almeno per l' imminente anno scolastico, considero comunque la situazione in essere grave e non normale, ovvero non è sostenibile una scuola con una parziale pluriclasse ed una parte degli insegnanti addirittura pagati dal Comune e con segnali sempre peggiori provenienti da Roma. Di questo e della qualità dell' insegnamento che ne deriva abbiamo avuto testimonianze dirette anche dagli stessi interessati ed in ogni caso dobbiamo essere in grado di leggere questo allarme e di provare con tutte le forze a porvi rimedio. Non è neanche pensabile ritrovarsi “in mutande” ad ogni settembre e scoprire solo a pochi giorni dall' inizio delle lezioni se dobbiamo “vivere” o “morire”.

In altre parole, se pure è giusto confrontarsi con uffici e funzionari, quello che manca, e che è mancato, è una forte azione politica che arrivi nei punti giusti, perchè se non risolviamo il problema alla radice, l' ufficio o il funzionario di turno non farà altro che applicare la legge; forse per un anno si riuscirà a mettere l' ennesima toppa e forse l' anno successivo ce la metterà il Comune, ma prima o poi, a forza di accorciare la coperta rischiamo di rimanere al freddo.

Per questo ho ritenuto giusto effettuare la proposta che di seguito traduco in proposta di delibera, che invito le parti ad approvare all' unanimità da parte del Consiglio Comunale.

Ovviamente si tratta di uno spunto e di uno stimolo verso la costruzione di un documento, che dovrà essere migliorato da chi di competenza ed inquadrato secondo normativa (mi si voglia perdonare per avergli dato la forma della delibera, ma serve solo a far capire il suo senso in modo più diretto). Documento che dovrà essere costruito sentendo tutte le parti coinvolte, ma la cui prima necessità  dovrà essere quella di essere condiviso all' unanimità. Un documento che dovrà essere la sintesi politica delle nostre migliori intenzioni e interessi da salvaguardare, interessi collettivi che direttamente e indirettamente discendono dalla scuola; documento dal profondo senso politico, perchè la scuola non ha colore e perchè si dovrà trovare l' unione di tutte le forze e di tutti gli intenti per riuscire a far volgere l' attenzione giusta da parte del Governo, sull' isola del Giglio (e se vogliamo, sui territori analoghi).

Allo stesso tempo, da una delibera di questo tipo, nascerebbe una esigenza forte e chiara da parte del territorio, senza distinzioni, ma anzi a tutela di tutti e soprattutto delle famiglie gigliesi, che, nel caso più negativo (speriamo di no), almeno non vedrebbero chiudere la scuola senza aver fatto tentativi di difesa di ogni tipo. Siamo stati abituati, nel passato più o meno recente, ad assistere a diverse battaglie e proteste, tal volta su temi importanti, altre volte alzando polveroni quasi inutili,ma la salvaguardia della scuola non è certo un argomento di secondo piano. Un bell' esempio, in tal senso si è già ottenuto con la delibera condivisa, addirittura anche tra Comune (all' unanimità) e Provincia, riguardante il trasporto marittimo.

Detto questo, ecco il tipo di documento che propongo al Consiglio Comunale di approvare:

IL CONSIGLIO COMUNALE

considerata l' attuale situazione in cui versa la dotazione dell' organico docenti delle scuole dell' isola, che a seguito dei ripetuti provvedimenti governativi (tagli) risulta essere così ridotta che si è giunti all' attivazione del meccanismo delle pluriclassi e del conseguente necessario e straordinario sostentamento economico, elargito dal Comune di Isola del Giglio, a favore degli addetti o di parte di essi, della scuola stessa;

considerato che non può essere ritenuta normale una situazione che prevede l' utilizzo del sistema delle pluriclassi in una scuola del terzo millennio e che in seguito a questo si dovrebbe invece pensare ad un sensibile e netto miglioramento della qualità dell' insegnamento;

considerato che non può ritenersi normale una situazione in cui l' Ente Locale deve sopperire con l' utilizzo di proprie risorse economiche al sostentamento del personale statale e/o comunque impiegato presso le scuole, perchè ciò compete per norma e regola ad altri soggetti, ma che lo stesso Comune è stato e sarà costretto a farlo in via del tutto straordinaria per consentire almeno un livello minimale di qualità dell' insegnamento, ovvero tale da non pregiudicare le giuste aspirazioni dei giovani isolani;

considerato altresì che la scuola rappresenta un elemento fondamentale per la società e più in particolare per questa collettività;

considerato anche che la chiusura della scuola o l' accettazione passiva di provvedimenti che tendano a squalificarla velocizzerà in modo drammatico lo spopolamento dell' isola in quanto le famiglie che, legittimamente, non si sentiranno più garantite da un adeguato percorso di studio per i propri figli saranno costrette, loro malgrado, a trovare soluzioni alternative sulla terra ferma;

considerato anche che non tutte le famiglie sono in condizioni economiche tali da potersi permettere il mantenimento di figli o di parte delle famiglie, in strutture o case in affitto in terra ferma;

considerato che la famiglia in quanto tale è un elemento fondante , esso stesso, della nostra società e che un processo di abbandono forzato dell' isola da parte degli studenti delle scuole elementari o medie, vista la tenera età, si tradurrà inevitabilmente nello spaccarsi di molti nuclei familiari in quanto i bambini non potranno abitare da soli, ma gli stessi avranno bisogno della presenza di almeno un genitore;

considerato anche che sarebbe drammatico pensare ad una serie di famiglie “spaccate” in tal senso soprattutto nel momento in cui i figli hanno un' età così bassa, per tutti i motivi che da ciò ne conseguono;

visto che non è possibile pensare di imbarcare i figli e renderli dei piccoli “pendolari del mare” per avviarsi in solitudine verso la scuola più vicina che si trova a Porto S. Stefano e che di fatto, a differenza che sulla terra ferma, non esistono alternative alle scuole isolane;

visto quindi che il caso dell' isola (o delle piccole isole) è specifico e che a nostro modo di vedere non costituisce elemento tale da essere la causa della rovina economica dello Stato e che in ogni caso la spesa relativa all' istruzione delle fasce di età più basse non può essere trattata alla stessa stregua di una qualsiasi voce di bilancio;

DELIBERA

1. di dichiarasi contrario ad ogni forma di taglio che abbia come risultato quello di diminuire in modo sensibile la qualità dell' insegnamento ed in ogni caso a tagli di tipo indiscriminato, che non tengano conto delle realtà peculiari come quelle di una piccola isola, come il Giglio e che di fatto ne pregiudichino l' esistenza stessa della scuola;

2. di impegnare Sindaco e Giunta al fine di rappresentare la situazione, quanto prima, al Governo, al Ministero di Riferimento, ai parlamentari di riferimento, alla Regione Toscana, alla Provincia di Grosseto;

3. di avere come unico obiettivo quello di salvare la scuola isolana ottenendo una deroga alle normative in corso di applicazione e che di fatto consentano al nostro territorio di uscire dalla situazione di emergenza nella quale si trova;

4. di nominare una Commissione Consiliare denominata “Osservatorio sulla scuola” che si riunisca periodicamente in modo da decidere azioni e siglare un vero e proprio calendario dei lavori svolti, con annesse verbalizzazioni dell' accaduto, in riferimento a quanto deliberato nei punti 1 e 2 e di rendicontare al Consiglio Comunale, altrettanto periodicamente, lo stato dei lavori  e le risultanze delle iniziative intraprese;

5. di demandare all' assessore alla Pubblica Istruzione (o alla Commissione di cui sopra) l' impegno di confrontarsi con le famiglie e con i docenti in modo periodico e sistematico, al fine di aggiornarli sullo stato delle iniziative in corso;

a tutto questo, va da se, che si aggiunge in modo informale la possibilità di appellarsi, sotto indicazione del Sindaco (qualora avesse il sentore che ciò fosse utile alla causa) di innescare forme di protesta civile che possano agevolare il raggiungimento dell' obiettivo; allo stesso modo ogni forza politica e amministrativa potrà indirizzare gli sforzi verso un unico, noto e condiviso obiettivo.

Stefano Feri, ex Consigliere Comunale