Lo scorso sabato 30 luglio 2011, a Giglio Porto, nella stupenda cornice della caletta del Saraceno, me ne stavo comodamente seduto e rilassato, pronto ad assistere ad uno spettacolo nella cui organizzazione, questa volta, il Circolo Culturale Gigliese non c'entrava niente. Spettacolo che già sapevo, prima che cominciasse, che sarebbe stato eccezionale; era bastato leggere le locandine affisse in giro per l'isola, gli ingredienti c'erano tutti: Sandro, presentatore e animatore, generoso e semplice, questa volta un po' emozionato ma simpatico come sempre; Guido, che ha interpretato i vari pezzi musicali, a volte come solista, con insuperabile maestria; Alessio, menestrello isolano, eclettico cantautore e musicista; Alvaro con la sua unica voce tenorile; Alvino (altro cantautore) alla fisarmonica; il “piccolo” Lorenzo alla tromba; Angelo, “giovane musicante” ma musicista di lunga navigazione, con apprezzati interventi con il clarino; Laura, con la sua voce non da soprano, non tenorile, non classificabile in nessuna categoria nota, peculiare e intonata, capace di spaziare dai toni bassi agli acuti, sia come solista sia con i suoi interventi di seconda o terza voce al punto che (forse trascinato nel giudizio dalla deformazione professionale) veniva da chiedermi (come pure quando l'ho sentita cantare al teatro) quale singolare cocktail di geni facesse in quel momento vibrare le sue corde vocali; e poi ancora Tonino, sommo poeta gigliese, ieri sera ancora più sommo, in una poesia dedicata all'Italia unita dove, in una visione poetica imprevista che ha colto di sorpresa l'animo degli ascoltatori, le più belle e significative opere d'arte della nostra patria si umanizzavano e “parlavano con l'eterno”; infine Tiziano con la proiezione di diapositive e di immagini (unico accenno gigliese della serata) che hanno più che mai trasmesso emozioni legate alla visione di paesaggi e di genti isolane: fino a sfiorare la commozione quando una vecchia diapositiva (raffigurante Giglio Pattana che guardava dolcemente Fidia che rideva) rimaneva inspiegabilmente bloccata sulle note della canzone “ ... voglio vivere così ...”.
Un grazie per la serata non sarebbe completo se non esteso a chi non è comparso, come Rosa e Rosella, rispettivamente moglie e sorella di Guido, che hanno collaborato dall'esterno, dando alla manifestazione un valore aggiunto, nascosto ma presente, di forte coesione e di vero senso della famiglia cosa che, di questi tempi, non guasta.
Una serata dedicata in modo magistrale ai 150 anni della nostra patria, che si ripeterà a Giglio Castello il 12 Agosto. Una serata di forti contenuti musicali, culturali, sociali e, oserei dire, formativi, in cui si percepiva anche, nell'entusiasmo dei protagonisti, i nobili e disinteressati sentimenti di voler fare, tutti insieme, una cosa bella, valida e di spessore. Obbiettivo difficile ma raggiunto in pieno, con grande apprezzamento del pubblico presente che, forse per la prima volta, ha dato ai pensieri e alle riflessioni personali una importanza maggiore che ai pur numerosi applausi: ieri sera, nella baia del Saraceno, in una stupenda serata d'estate, tutti avevano infatti capito che non si cantavano “solo canzonette”.
Armando Schiaffino, Presidente del Circolo Culturale Gigliese
"SONO SOLO CANZONETTE ?"
Autore: Armando Schiaffino, Presidente Circolo Culturale
1 Commenti
Mi dispiace tanto, ma tanto, di non esserci stata.
Tutti gli anni mi precipito a prender posto, quando ancora si stanno facendo le prove delle luci e dei microfoni. E' sempre una serata di forte emozione, quella che ci regalano al Saraceno: ma non credo succeda solo a me. In genere, quando la serata si chiude, la gente aiuta ad ammonticchiare le sedie: è come se si volesse partecipare un po' di più, fare qualcosa per chi ci ha regalato con generosità tante emozioni.