Credo che ancora una volta il presidente del Parco Nazionale dell'Arcipelago Toscano abbia perso l'occasione per non intervenire. Tozzi ha cercato di dimostrare che il suo atteggiamento ostile tenuto nei confronti del Bossini e della sua straordinaria impresa sportiva e benefica, era soltanto una questione di regole: "Il Pnat non può certo permettere che si infrangano le regole ... che si applicano alle aree protette "e ancora" le regole si rispettano, non si infrangono". Tutta questa enfasi solo per avere il Bossini chiesto di finire la sua giornata notatoria sulla spiaggia di Montecristo! A giustificazione del diniego all'approdo il presidente porta poi "due ragioni ben precise", dice lui, che a me invece sembrano piuttosto, come dire, "leggerine ".

La prima è "che finora non erano mai state concesse autorizzazioni simili". Qui divento curioso e chiedo: ma quante richieste ha avuto il Parco in questi anni da sportivi del nuoto che volevano compiere un'impresa come quella compiuta dal Bossini e volevano sbarcare sulla spiaggia di Montecristo? La seconda ragione che adduce è "che non è interesse del Parco (che dall'impresa non trae alcun vantaggio) creare un precedente pericoloso ". A parte che definire questa situazione come un precedente pericoloso mi sembra piuttosto esagerato, devo dedurre che il presidente non crede che un'impresa sportiva del genere, compiuta tra le isole e nel mare del "suo" Arcipelago, possa portare dei vantaggi. Io credo invece che una simile impresa poteva recare un vantaggio almeno di immagine al Parco.

Il presidente, che tra le righe sembra chiedere un riconoscimento per avere "autorizzato Bossini in particolare per l' accesso a Pianosa" (sic!), chiude il suo intervento "chiarificatore" con alcune affermazioni che, personalmente, ritengo, come definirle, per lo meno infelici e che magari non meriterebbero alcun commento.

Ma, per chi non avesse avuto modo di leggerle, mi piace qui richiamarle:

- "continuo a non amare le sfide dell'uomo e i guiness dei primati che hanno portato una serie di danni all'ambiente che la metà sarebbe bastata" (ci può elencare il presidente almeno alcuni di questi danni recati all'ambiente da sportivi? Forse sarebbe più opportuno guardare i danni creati nel restauro della villa di Agrippa a Pianosa su cui egli fino ad oggi ha abilmente glissato);
- "L'unica sfida che non si riesce a vincere è quella di essere uomini in armonia con un mondo naturale che fa volentieri a meno di tutto questo strapotere ai muscoli e macchine" (ma che film ha visto il presidente?);
- " in quanto ai messaggi che si vogliono mandare con certi gesti, ritengo che ci sono decine di modi meno invasivi per trasmettere rispetto verso ciò che ci circonda, a partire da quello delle regole" (ma è stata così invasiva e contro le regole quest'impresa? Allora c'è da meravigliarsi che Bossini sia ancora in stato di libertà!).

Se è, come lo è, giusto il rispetto delle regole, è altrettanto giusto vi sia, a volte e se necessaria, una certa elasticità nella loro applicazione, così come è altrettanto giusto il rispetto delle persone che, per niente, si rendono disponibili ad iniziative ed imprese soprattutto volte ad aiutare altri esseri umani meno fortunati del presidente.