Regione Toscana contro ipotesi Concordia a Genova Concordia, Rossi: "Per demolizione si valuti anche Piombino o Toscana si mette di traverso"
"Per la Costa Concordia siamo al secondo avviso ai naviganti, dopo quello dei giorni scorsi: per la demolizione del relitto o si prende in considerazione anche Piombino o tutta la Toscana si metterà di traverso". Sono le prime parole di Enrico Rossi dopo le indiscrezioni uscite sulla stampa.
"In questi giorni – continua il presidente della Regione Toscana – sono stati molti i commenti festosi e le descrizioni preventive sulla sorta di spettacolo che dovrebbe svolgersi a Genova con il relitto della Costa Concordia, dimenticando persino che si è trattato di una tragedia. Noi in Toscana non possiamo dimenticarlo, e prima di tutto non possono il volontariato e la gente del Giglio che ha prestato i primi soccorsi ai naufraghi in quella notte del 13 gennaio 2012. Quanto al fatto poi che la destinazione debba essere per forza Genova, allo stato delle cose appare solo un desiderio: deve essere chiaro che noi non consentiremo a nessuno di mettere a rischio l'ambiente marino con operazioni che non garantiscano il massimo della sicurezza".
"La valutazione delle cose spetta prima di tutto ai tecnici e in particolare all'Osservatorio presieduto dalla Regione Toscana: questo ha il compito di valutare le proposte in sede tecnica che Costa Crociere avanza per la rimozione del relitto. L'ultima parola non spetta quindi a un privato, come sembra dalla lettura dei giornali, e non spetta alla Compagnia, che è responsabile del disastro e che, in un primo momento, ha avuto persino l'ardire di avanzare la proposta oscena di far demolire la nave trasportandola fuori d'Italia, in Turchia; grazie ad alcuni filmati apparsi su tutte le tv si è capito finalmente a che tipo di demolizione si puntasse, in quale quadro sociale e con quali conseguenze ambientali".
"Poi l'ipotesi Turchia è stata affondata insieme al Vanguard che fin lì avrebbe dovuto portare il relitto. In ogni caso allo stato delle cose le uniche carte che sono arrivate all'Osservatorio sono quelle relative al completamento del montaggio dei cassoni, previsto intorno alla fine di luglio. L'Osservatorio non ha al momento documentazione sufficiente relativa al rigalleggiamento della nave che deve essere fatto di fronte al Giglio e tantomeno relativa al trasporto con traino che, presuntivamente come si legge in alcune cronache, dovrebbe avere come obiettivo il porto di Genova".
"Io non sono un tecnico - prosegue Enrico Rossi - ma mi permetto di avanzare un'obiezione intuitiva, basata sul senso comune: andare a Genova implica un viaggio lungo diversi giorni; la nave dovrà passare per tutto il Mar Tirreno e attraversare il Santuario dei cetacei rimanendo al largo senza possibilità di riparo in alcun porto, qualora dovessero cambiare le condizioni meteorologiche. Leggo inoltre, sempre dalle cronache, che la nave verrebbe attraccata ad una banchina a Voltri con il fondale intorno a 20 metri, dove verrebbero eseguite buona parte delle opere di smantellamento. Se questo fosse vero, ma non abbiamo ancora le carte, mi domando per quale pregiudizio o per quali interessi non si voglia prendere in considerazione l'ipotesi di Piombino".
"Secondo il presidente dell'Autorità Portuale di Piombino - conclude il presidente Rossi - a settembre Piombino sarà pronta, potrà essere in condizioni migliori di Genova Voltri e avrà una banchina a cui attraccare la nave con un fondale di 20 metri, dove potranno essere eseguite le stesse opere di demolizione. Ma la differenza tra Genova e Piombino è sostanziale: Piombino è molto più vicina al Giglio di circa un quarto e i rischi ambientali verrebbero ridotti di altrettanto. A queste obiezioni dovrà essere data una risposta seria. Per questo noi chiediamo che venga presa in considerazione l'ipotesi di Piombino e che la si valuti attentamente, senza pregiudizi e soluzioni prestabilite. Per noi - conclude Rossi - al primo posto stanno le ragioni dell'ambiente sulle quali è lo Stato che deve farsi sentire e deve farsi valere".
Caro Giuliano, quello che dici è espressione di esperienza e saggezza e farebbero meglio i politici di turno se vogliono davvero cercare di salvare la faccia della Politica ad ascoltare con più attenzione persone per bene come te. Sono infatti totalmente d'accordo con te, Giuliano, il Giglio merita di essere riportato per quanto possibile alla situazione precedente il gravissimo fatto del naufragio Concordia e prima se ne va via dall'isola quella ormai ex nave è meglio è per tutti e soprattutto per i Gigliesi. Il fatto è che avevano fatto i conti senza considerare l'"ostessa", dove l'"ostessa" è quel grande relitto ammalorato rimesso in piedi un po' per sfida mediatica mondiale tanto per salvare le apparenze e certamente anche per rendere meno azzardata l'idea iniziale di tentare di portarsela via tutta insieme e tutta intera. Ma come sto insistendo anche in altro post di argomento similare suddetta idea cozza, secondo me, pesantemente con la effettiva praticabilità e efficacia del progetto previsto. A cominciare con quella presunta certezza di poterla fare rigalleggiare forzosamente fino ad un pescaggio di poco meno più di 18 mt con quel doppio pesantissimo sistema di cassoni d'acciaio addossati allo scafo della nave. E addirittura attorno a questi presunti e agognati 18 mt di pescaggio sta ruotando tutto il sistema delle offerte da parte dei vari porti cantieri italiani interessati all'"affare". Con Piombino che ha promesso di approntare nei prossimi mesi un apposito bacino di carenaggio basato su un fondale di 20 mt al momento indisponibile per quel porto e con Genova, ben più lontana di Piombino, tornata all'assalto con i suoi circa 20 mt immediatamente disponibili di un bacino-banchina a Genova-Voltri. Tralasciando Civitavecchia che vicina praticamente quanto Piombino avrebbe a suo dire anch'essa una banchina con fondale pressoché di 20 mt subito disponibile ma che ha fatto un'offerta di accoglimento doppiamente onerosa rispetto a Piombino e Genova. Ebbene pensa un po', Giuliano, se tutta questa disputa sulla carcassa della Concordia tra le varie "iene condor o leoni marini" di turno se ne andasse bruscamente a farsi friggere se al momento dell'avvenuto faticosissimo rigalleggiamento forzato della Concordia davanti al Giglio si scoprisse che non si è proprio potuti riuscire ad ottenere, nonostante gli sforzi profusi, quell'indispensabile pescaggio sotto i 20 mt tanto promessi o vantati dalle varie "fiere" portuali oggi in lizza. A buon intenditore poche altre parole, caro Giuliano. Saluti cordiali da Grosseto.
Ho trovato un articoletto scritto il 4 giugno, sulle pagini locali di Civitavecchia ... eccolo ...La Costa Concordia sempre più vicina a Genova. A confermarlo sono le parole del Ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti, che ieri ha dichiarato di aver ricevuto dal gruppo Carnival un rapporto per lo smaltimento della nave all'interno dello scalo ligure. Stando a Galletti mancherebbero a questo punto solo pochi passi da fare affinché ministeri ed enti locali competenti valutino la proposta dell'armatore e riescano ad ottenere le autorizzazioni necessarie per il trasferimento._ Sulla scelta di Civitavecchia "non è stata la città" a presentare l'offerta, ma uno cordata di imprenditori !!!_ Nel merito Mi limito a citare un proverbio e basta : "all'uccello ingordo gli è scoppiato il gozzo"._ Ovviamente non credo nemmeno un attimo a quello che scrive Don Attilio campione tra gli arrampicatori sugli specchi "verticali ".
Cari amici Attilio e Pietro io da forestiero turista innamorato cronico del Giglio non vedo l'ora che tutto sparisca e torni alla "normalità" di sempre. Vorrà dire che questo fattaccio nan avrà causato danni e si possa tornare a godere l'isola che conoscevamo forte nell'avere resisito alle sirene provenienti da Capraia. E non dite che detesti il caos cittadino perchè e verissimo. Qualche settimana fa sono passato al porto di Piombino cercando di scappare prima possibile, consapevole del fatto della acciaieria in crisi e per un attimo cedendo alla tentazione di pensare alla chiusura imminente del sito, ma collegando il cervello il pensiero è andato alle migliaia di persone che lavorano il loco alle loro famiglie ed al relitto della Concordia che per qualche anno assicurerà la pagnotta in attesa di tempi migliori, magari ammodernando e gli impianti con minore impatto ambientale. Salutissimi.
Se vuoi saperla tutto, caro Pietro, avrei tifato più volentieri per Civitavecchia per la semplice ragione che è un sito già praticamente attrezzato per accogliere la Concordia ed è più vicino di qualsiasi altro al Giglio. Ma a Civitavecchia la cosa evidentemente interessa non più di tanto altrimenti non avrebbero fatto l'offerta più onerosa di tutte in sede di appalto concorso. Quindi di necessità virtù: non rimane che Piombino che è abbastanza vicina ed è sponsorizzato dai finanziamenti sia della Regione Toscana che dello Stato, almeno fino a ieri, oggi non ne sono più tanto sicuro visto che è cambiato governo e Genova si è fatta avanti prepotentemente. Cosa penso del futuro del Giglio? Sono un po' preoccupato di quando su tutto questo enorme battage mediatico pubblicitario attualmente centrato sull'isola calerà il sipario non appena la Concordia sarà scomparsa all'orizzonte. Saluti.
Non è che “forse l’hai lasciato credere” caro Attilio di Tifare per Piombino, è estremamente limpido e lapalissiano, come pure è palese la posizione di 2°, 3° o 4° …. piano del Tuo livello di interesse sul futuro dell’Isola del Giglio._ Hai voglia a scrivere, scrivere e scrivere commenti.
Pietro, caro amico mio, forse l'ho lasciato credere io con qualche mia esagerata circonvoluzione nel blog ma ti assicuro che no, non sono affatto e non posso essere uno sperticato sponsor della soluzione Piombino. Certo, se infine si deciderà davvero come sembra al momento di rimuovere quel gigantesco e contorto relitto dal mare del Giglio e dell'Argentario, allora Piombino sarebbe il male minore specie se rapportato a Genova, nel senso che una volta messo in movimento il mega-convoglio sarebbe estremamente opportuno e consigliabile fermarlo perlomeno a Piombino, sempre beninteso che Piombino sia pronto ad accoglierlo, ma sarebbe comunque pur sempre un possibile grave male da cui appare doveroso rifuggire. Vedi Pietro, io sono un profondo ammiratore dei tecnici e operatori della Titan-Micoperi soprattutto per quanto sono riusciti a fare con il parbuckling=raddrizzamento della Concordia. Ma questa del parziale rigalleggiamento=sospensione forzata e contestuale trascinamento via mare in un porto lontano è tutta un'altra storia. Qui davvero secondo me si sta ercando di sfidare il "Fato" con la "F" maiuscola che una prima volta ti può concedere i suoi favori ma se poi glieli richiedi questi favori moltiplicati per dieci o per mille ti può mandare infine brutalmente a quel paese e ti può precipitare in un inimmaginabile girone infernale dantesco. Ma purtroppo tutto questo avverrebbe sulla pelle degli altri e questi altri potrebbero essere i territori e gli abitanti dislocati lungo le 40 miglia circa dal Giglio a Piombino o peggio ancora le oltre 150 miglia dal Giglio fino a Genova. Saluti.
E no …Attilio, non mi piace questo metodo che usi nel “dialogare” ._ Se si riceve domanda di chiarimento su un tuo commento …. dovresti rispondere, e non lo hai fatto (e non è nemmeno la prima volta)._ Mi hai accusato di avere dei pregiudizi di parte (e più partigiano di Te in questa periodo ci sono solo quelli che, per rispetto, non voglio nemmeno citare) ._ Mi permetto di fartelo notare e replichi con un’altra filastrocca sulla consistenza “criticabile” dell’assetto idrodinamico della Concordia e ti autoreferenzi come persona sincera dicendomi che sono Io che inveisco contro di Te._ Lascia perdere Prof., chi legge non è sprovveduto come credi, si interpreta da tempo nelle Tue righe che tutti i tuoi commenti sono funzionali alla causa Piombino e quindi è inutile tergiversare e presentare dei “diversivi” che di diverso hanno solo le premesse._ Bene invece …Attilio, per i tuoi suggerimenti alla T/M, ne hanno veramente bisogno perché: una volta erano dei super tecnici anzi, fantastici, oggi non sanno più che pesci prendere se tu non gli suggerisci l’esca !!
Ed è per questo, Pietro, che se potessi dare una particolare suggerimento al nostro Presidente Rossi, gli suggerirei senz'altro di chiedere all' Osservatorio Regionale sui lavori nel cantiere Concordia di prestare la massima attenzione e di esercitare il massimo rigore nel richiedere prove e controprove sul sicuro funzionamento del sistema di controllo dei cassoni di zavorra direttamente in cantiere, magari con sollevamenti graduali progressivi su cui appunto fare e rifare le suddette prove di funzionalità, un po' com'è successo per l'aggancio alle catene di quel primo cassone S13 il cui malfunzionamento manifestatosi fortunosamente in cantiere e non in mare aperto ha permesso certamente di dedurre come migliorare l'installazione e la sicurezza funzionale degli altri cassoni. E quindi altro che 7-8 ore per completare il rigalleggiamento , per me non basteranno 7-8 giorni solo per le prove di collaudo della sicurezza funzionale. E allora ti chiedo, Pietro, se sia plausibile che simili lavori di installazione di ancora oltre la metà dei cassoni di zavorra da montare comprese le suddette importantissime prove di sicurezza sia singole che complessive, se sia plausibile dicevo che possano essere espletate e perfezionate in fretta e furia addirittura entro la terza settimana del prossimo mese di Luglio come previsto dal cosiddetto "planning di progetto. Saluti.
Pietro, invece di inveire nei miei confronti perché dico con sincerità quello che sento senza intenzione di offendere nessuno, cerca di guardare oltre l'apparenza. Vedi, Pietro, Jim Harris pur con tutta la sua voglia di sarcasmo da provocatore amerikano nei confronti di Costa-T/M , e non essendo a conoscenza di eventuali interessi di parte che lo possano muovere, dice cose mica tanto assurde. Vorrò vedere anch'io, infatti, quanti e quali uomini staranno a bordo della Concordiae a fare cosa nel momento del trasbordo a triano, a Genova o a Piombino a da qualsiasi altra parte che sarà. Il fatto è che quella nave-relitto provvista di un doppio sistema di cassoni ai fianchi quand'anche si riuscisse a sollevarla un po' dal fondale artificiale dove sta ora stabilmente appoggiata, non potrà mai costituire un corpo stabilmente galleggiante. Il suo parziale rigalleggiamento infatti sarà costituito in realtà da una condizione di equilibrio idrostatico precario instabile e provvisorio dovuto solo ai grandi sforzi energetici continuativi impressi mediante il sistema di controllo della zavorra dei 30 e più cassoni a destra e a sinistra del relitto. Non appena anche una minima parte di quel complesso e mastodontico sistema di controllo dovesse andare in tilt o in malfunzionamento, cosa niente affatto impossibile, si creerebbe immediatamente un disequilibrio idrostatico provocato da immissione d'acqua nel grande volume aperto e accessibile dello scafo che tenderà a accrescere il disequilibrio stesso rendendo assai problematica la necessaria azione correttiva da parte del sistema di controllo. Insomma, tanto per semplificare drasticamente, invece di essere di fronte ad un grande corpo stabilmente anche se parzialmente galleggiante è come se fossimo davanti ad un corpo continuamente a rischio e in procinto di riaffondare. Ebbene una cosa è se il riaffondamento dovesse verificarsi nella prima fare di sollevamento quando la nave sta ancora in proiezione verticale sul fondale artificiale davanti a Punta Gabbianara a 30 mt sotto il livello del mare (la nave se ritornerebbe nella sua posizione originale o al massimo un po' sbandata) e ben altra cosa sarebbe se tale evento incidentale dovesse aver luogo a nave staccata e allontanata dal fondale più in mare aperto agganciata com'è ai cavi di traino dei rimorchiatori. Saluti.
Prof. Regolo … Mi hai accusato di avere dei pregiudizi di parte ??? Penso che sia stato in un momento di forte depressione da parte Tua …, ti si è girata per un attimo la visione del mondo._ Oppure è uno scherzo, in un attimo di ironia della quale sei altresì spesso capace !!_ Oppure ancora, più di una persona scrive a nome Tuo su questi forum di giglionews._ Ti dò un consiglio d’amico (si fa per dire): “prova a rileggerti la miriade dei commenti che inserisci con la parola chiave “Piombino”o i suoi chiari riferimenti e troverai una valida ed incontrovertibile risposta”. Te lo dico in Romanesco o Civitavecchiese : Attilioooo datte na carmata che stai annanno oltre le righe e …. I commenti !!!!
Se tutte le persone incaricate della rimozione Concordia pensano che la nave possa essere rimorchiata a Genova, voglio vederli cavalcare lungo il viaggio sul ponte più alto della Concordia - senza giubbotti di salvataggio e imbarcazioni di salvataggio. Dare loro un generatore, alcune luci, cibo e acqua, un piccolo frigorifero, un grill a gas, tende, una toilette portatile e attrezzatura da campeggio. Quelli che vanno in giro dovrebbe includere il Presidente di Italia, i funzionari dell'Osservatorio, la testa di Costa e il suo consiglio di amministrazione, dirigenti e T / M. Credo che una troupe video dovrebbe andare avanti per documentare l'evento. Le loro macchine fotografiche shoud essere giallo, impermeabile, in grado di galleggiare e di avere luci di emergenza collegati. Io rispetto le persone che hanno messo i loro soldi in cui la loro bocca è, per così dire, If all of the people in charge of the Concordia removal think the ship can be towed to Genoa, I want to see them ride along on the trip on the top deck of Concordia - without lifejackets and lifeboats. Give them a generator, some lights, food & water, a small refrigerator, a gas grill, tents, a portable toilet, and camping gear. Those going on the ride should include the President of Italy, Observatory officials, the head of Costa and its board of directors, and T/M executives. I guess a video crew should go along to document the event. Their cameras shoud be yellow, waterproof, able to float and have emergency beacons attached. I respect people who put their money where their mouth is, so to speak,
Giovanni, posso capire che Costa abbia una grande ansia e una fretta del diavolo di chiudere in qualsiasi modo questo triste e tragico capitolo della sua storia commerciale facendo sparire dall'orizzonte del Giglio quel triste relitto navale di sua proprietà e responsabilità ma quello che non riesco davvero a comprendere è tutta questa sicurezza a cominciare dalla tua personale sulla perfetta rapida e agevole riuscita della complessa e contorta operazione di rigalleggiamento e trasporto in una sede lontana centinaia di chilometri in mezzo ad isole e in prossimità di coste di immenso valore paesaggistico e ambientale. Vogliamo capire si o no che qui c'è bisogno della sicurezza pressochè assoluta che non possa accadere nulla di brutto e irreparabile specialmente dopo il miserando collasso di quel primo cassone di rigalleggiamento che ha risvegliato le nostre coscienze dal pericoloso torpore che ci aveva preso dopo la fortunata riuscita del parbuckling? E vogliamo capire si o no che i primi ad essere considerati corresponsabili di eventuali anche se certamente non augurabili altri incidenti devastanti sarebbero proprio i capi istituzionali di questa Regione che sovrintendono al controllo decisionale politico e burocratico di operazioni così difficili e rischiose a cominciare dal nostro Presidente Rossi? Saluti.
Ribadisco che se deciderannno di portarla a Genova è perchè l'operazione potrà essere fatta in sicurezza. Credo che i gigliesi vogliano vedere sparire il prima possibile il relitto da Punta Gabbianara ed ogni settimana di ritardo è solo lesiva del risultato finale. Meglio 3-4 giorni di mare in una bonacciata di luglio che aspettare settembre sperando che sia pronto Piombino e sperando che il mare faccia il bravo nonostante l'inizio dell'autunno. Il planning attuale prevede che il relitto sia pronto il 17 luglio: che il 20, mare permettendo, salpi per Genova. Del resto a settembre 2013 la rotazione avvenne dopo pochi giorni dal "pronti e via" del planning e credo che anche a luglio andrà così. Ma Rossi non si accontenta della commessa delle navi della marina?
Scusami Pietro, da quello che dici su GiglioNews e non da ora sembri davvero una brava persona e anche fantasiosa e intelligente oltre che in possesso di una robusta cultura tecnica e professionale ma evidenzi un limite invalicabile: quello del pregiudizio di parte. Un pregiudizio comprensibilissimo che deriva dal fatto oltre che di avere radici isolane soprattutto di essere una delle poche persone al mondo che si è visto scaraventare rovesciandosi praticamente sulla porta di casa un'astronave marina con quattromila e passa persone a bordo in preda a panico. Detto questo ti debbo dire che, a parer mio, hai una visione delle cose distorta egoistica e pericolosamente sbagliata. Quel gigantesco oggetto semidistrutto ma ancora potenzialmente altamente distruttivo per tutto l'ambiente circostante che staziona semiaffondato in bilico davanti a casa tua al Giglio è già un miracolo della sorte e anche merito ovviamente dell'ingegno e dell'impegno dell'uomo se se ne sta buono e stabile specie ora che è stato rimesso artificiosamente in piedi e legato saldamente a mare e a terra senza impazzire. E il pericolo che ancora rappresenta trapela chiaramente dalle parole pur misurate e prudenti del nostro Presidente di Regione. Insomma, per parlarsi molto chiaro, finchè la Concordia o quel che resta della Concordia se ne sta lì dov'è imbrigliata e recintata com'è siamo relativamente tranquilli ma non appena si accennerà a smuoverla per illudersi di portarla via a fare business in qualche cimitero navale vicino o lontano che sia cominciamo a tremare noi Gigliesi, Grossetani , Piombinesi, Livornesi, Massetani, Liguri, etc etc., perchè i guai , i grossi e imperdonabili guai staranno dietro l'angolo. Saluti cordiali.
Attilio . ... potresti scrivere ... a parte il NOI GIGLIESI Chi ??? .... I nomi di quelli che sono pronti a sottoscrivere le cambiali in Bianco ??
E quando suggerisco al Presidente Rossi di "mettere alla frusta la" catena organizzativa" per Piombino, mi riferisco non solo alla filiera istituzionale-economico-produttiva della fascia costiera che va da Grosseto fino a Livorno che va attivata al massimo per produrre in tempi più brevi possibile un progetto ben definito e cadenzato ma anche per esempio a quella scolastica locale a carattere tecnico-industriale ( pensoper esempio al Nautico "Verrazzano" di P.S.Stefano e agli Istit. Tecnici "Manetti-Porciatti" di Grosseto e "Pacinotti" di Piombino) che dovrebbe essere adeguatamente sensibilizzata e messa in relazione reciproca per approfondire i temi e i problemi sollevati da questo storico evento del naufragio Concordia e del conseguente progetto di rimozione e lavorazione del relitto che ha già coinvolto fortemente la società e l'economia delle zone di provenienza dei suoi studenti come fonte di un profondo arricchimento culturale in un settore di sua possibile futura stretta competenza come quella della industria marittima e del salvage navale. Saluti.
E comunque caro Presidente Rossi, permettici di fare qualche osservazione a quanto da te espresso e da noi condiviso. Fai benissimo a incitare la Toscana a "mettersi di traverso", a favore di Piombino, rispetto alla unilaterale intenzione della Società Armatrice proprietaria di Concordia e del relativo cantiere di rimozione al Giglio di portare la nave a Genova in fretta e furia. D'altra parte suddetta Società si fa forte del fatto che Genova è già pronta con attrezzature uomini e professionalità specifiche e con un progetto articolato cui fanno capo alcune imprese leader di settore che gravitano appunto sul Porto di Genova cui non pare il vero di mettere le mani su tale business mentre Piombino è ancora a metà del guado per quanto riguarda i lavori di approntamento del previsto bacino di accoglienza e non c'è sul tavolo ancora pronto un vero e proprio progetto di "lavorazione" sul relitto con imprese uomini attrezzature e procedure defìnite. Insomma per Piombino la Regione Toscana dovrebbe firmare una grossa cambiale in bianco lasciando in attesa la nave sul fondale del Giglio in previsione di completare le infrastrutture previste e di approntare il progetto di lavorazione. Noi toscani piombinesi grossetani gigliesi etc siamo pronti a sottoscrivere insieme al Presidente Rossi suddetta cambiale ma la Regione deve dimostrare con chiarezza che non intende giocare al rimando e al "poi si farà" rischiando di lasciare ad ammuffire la Concordia al Giglio per chissà quanto tempo ancora producendo provvedimenti visibili e immediati e mettendo letteralmente alla frusta l'intera catena organizzativa che sovrintende alla realizzazione di quanto promesso e progettato sulla carta sia per il porto di Piombino e per l'intero comparto siderurgico di quella zona. Cordiali saluti P.S. Sappiamo in queste ultime ore che il Commissario della Nazionale ha escluso il giocatore della Fiorentina Giuseppe (Pepito) Rossi dai 23 convocati per il mondiale in Brasile perchè ancora non pronto dopo il grave infortunio subito. Consideriamo questa scelta un marchiano errore soprattutto di carattere psicologico ed emotivo dell'intero staff dirigenziale della Nazionale che non porterà niente di buono alla causa della nostra squadra. Speriamo che Prandelli o chi per lui ci ripensi.
Rossi deve giustificare i soldi impegnati per Piombino. Soldi di tutti noi. Soldi spesi senza sapere i possibili risultati. Potevano essere spesi a "bet & win" con migliori probabilità di vincita. Ora se Concordia va a Genova avremo un'altra cattedrale nel deserto finanziata con soldi pubblici, o Rossi, come ha già sostenuto, Piombino attrezzato con i ns soldi potrebbe servire per futuri eventi nefasti come "Concordia". Bella prospettiva. Forse con quei soldi si potevano ridurre alcune tasse? Un saluto Fabio
Siamo tutti con te, Enrico! Forza Giglio!; forza Grosseto!; forza Piombino!; forza Concordia!; forza Rossi!; forza "Azzurri"!. Ma che c'entra la Nazionale, direste voi. C'entra, c'entra! Saluti anche alle Forze Armate.