Ieri sera mentre stavo passeggiando al porto guardavo il pontone ormeggiato e ben ridossato in quello specchio d'acqua che, essendo riparato da tutti i venti e i mari per effetto dello scafo della Concordia che funge come un enorme molo frangiflutti, potrebbe diventare una delle zone cantierabili almeno per ormeggiare eventuali mezzi galleggianti! Allora mi chiedevo, non sarebbe arrivato il momento per avere anche l'ormeggio del lato di ponente del pontile Galli???
Anche perché con la stagione alle porte sarebbe impensabile collegare l'isola avendo un solo ormeggio a disposizione.
Riaprire totalmente il pontile Galli
Autore: Loris Rum
5 Commenti
Buongiorno Sig. Matteo Coppa.
Vedo dai suoi interventi sia su Giglionews che su Internet in generale che Lei è uno dei giovani più dinamici e intraprendenti del Giglio e ci tiene molto alla sua Isola.
Inoltre non ha peli sulla lingua come i Gigliesi autentici.
Ma non ho visto una sua opinione su quale debba essere secondo lei il futuro del relitto.
Va rimosso al più presto o può stare lì dov'è anche a lungo, in attesa paziente del suo destino, magari come barriera provvisoria frangiflutti come proposto da Loris Rum?
E in questo caso bastano gli scogli sommersi di appoggio della nave o ritiene che si debba provvedere a qualche sostegno-aggancio di rinforzo per assicurare la inamovibilità della struttura?
Il Pontile Galli da oggi è accessibile su tutti e due i lati! Problema risolto! :-)
Strano che su un argomento non così trascurabile come quello posto dal Comandante Rum si faccia fatica a produrre osservazioni e commenti.
Forse perchè le iniziative di più picccola portata,che non riguardino i grandi convegni o i grandi progetti, ma che interessano concretamente l'Isola e chi la frequenta, non riescono a fare notizia e audience.
Ed invece il problema posto in questo blog da Loris Rum è davvero meritevole di riflessioni e osservazioni.
In sostanza, se non abbiamo capito male, si pone un quesito: se la nave per lunghi mesi e forse per almeno un anno dovrà forzosamente rimanere lì dov'è finita, perchè non utilizzarla in qualche modo a pro dell'isola e degli isolani, per esempio come barriera grangiflutti?
Se così fosse però è evidente che bisognerà effettuare con urgenza quei provvedimenti minimi e necessari per dare provvisoria stabilità alla mastodontica struttura.
Insomma non si può assolutamente rischiare quanto prospettato in un precedente commento, cioè la fuoriuscita della nave dai suoi ancoraggi naturali ma precari costituiti dagli speroni rocciosi dove si è appoggiata e semincastrata.
Ma, caro Loris, la domanda che viene spontanea è: il relitto Concordia, così come sta posizionato lì a fianco di Giglio Porto, è o non è in grado di svolgere questo ruolo sostitutivo di molo frangi flutti provvisorio per la imminente stagione estiva? Preciso meglio la domanda e la rivolgo all'uomo esperto di mare: cosa potrebbe accadere se la nave, continuamente monitorata anche per eventuali spostamenti millimetrici probabilmente perché si trova in una condizione di equilibrio limite e quindi instabile,una volta deciso di utilizzarla come barriera contro le mareggiate per i natanti riparati in questa rada provvisoria artificiale,dovesse essere scardinata dai suoi attuali provvisori appoggi-semincastri da una mareggiata di particolare violenza, come talvolta si verificano anche al Giglio,e prendesse il largo con il rischio quasi certo di affondamento?
Loris Rum ha perfettamente ragione. Visto che ci si sta abituando all'idea di una lunga permanenza del relitto Concordia là dove sta, si cerchi ragionevolmente di limitare i danni diretti e indiretti di questo forzoso stazionamento.
E guardare alla nave rovesciata e stabilizzata vicino a Giglio Porto come ad un grande anche se provvisorio molo frangiflutti può essere uno dei modi ragionevoli di limitare i danni.