Ricordo di Libero
Nonostante la consapevolezza della gravità delle condizioni cliniche, la notizia della morte di Libero è di quelle che continuano a dare l'impressione che non possano essere vere.
Mio coetaneo, un fiume di ricordi che vanno dal periodo infantile dell'asilo al comune percorso scolastico, prima a Livorno per le scuole medie superiori e dopo a Pisa all'università. Poi una vita insieme nella quotidianità gigliese. La sua simpatia. La sua generosità.
Come persona, come amministratore della società Maregiglio, sempre disponibile ad aiutare, ad assumere anche quando il criterio del bisogno veniva prima delle effettive capacità lavorative, a collaborare per qualsiasi necessità di ogni associazione o comitato. Il suo pluriennale e costante impegno nella gestione della Misericordia, sia per i trasporti sanitari che per ogni altra esigenza, sono state quotidianamente sotto gli occhi di tutti i cittadini per doverci spendere ancora una parola.
Gigliese vero, attento e sempre divertito da tutte le vicende isolane, anche le più banali. Ma, all'occorrenza, anche serio e severo in giudizi che lasciavano trapelare un grande senso di giustizia interiore.
Per un singolare destino, oggi il sottoscritto, rivestendo la carica di sindaco, dovrebbe esaltare in tale veste la sua figura non con personali ma con altisonanti argomentazioni ed elogi. Proprio per rispetto al suo carattere evito di farlo perché, se potesse ancora parlarmi, si schernirebbe e mi direbbe sicuramente: "... lascia perde, Arma' ..." accompagnando queste parole con quel suo particolare e solare sorriso.
Mi limito quindi ad associarmi all'intera collettività in un grande abbraccio alla moglie, alle figlie e a tutti coloro che gli hanno voluto bene. Ci ha lasciato troppo presto. Non lo dimenticheremo mai.
Armando Schiaffino
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