Il ricorso al TAR
Progetto Giglio vuole offrire chiarimenti politici e supporto al ricorso al TAR (cfr. articoli di stampa LA NAZIONE - IL TIRRENO), che alcuni Cittadini Gigliesi e la Confconsumatori hanno presentato contro gli illegittimi aumenti di Imposte e Tasse, deliberati dal Sindaco e dalla Maggioranza di “Orgoglio Gigliese”.
Il ricorso è, in effetti, il risultato di un'azione amministrativa caratterizzata quantomeno da superficialità e dilettantismo. Con una lettera del 21 Ottobre 2014, il Ministero dell'Economia e delle Finanze aveva tempestivamente avvertito il Sindaco che le Delibere relative agli aumenti delle Aliquote Imu ed all'istituzione della nuova Addizionale Comunale IRPEF approvate in Consiglio Comunale il 6 Ottobre precedente dalla Maggioranza di “Orgoglio Gigliese” erano illegittime e dunque di procedere subito al loro annullamento in autotutela.
Il Sindaco non ha proceduto alla correzione di quegli Atti illegittimi, ignorando il successivo reiterato rilievo del Ministero del 20 Novembre in risposta ad una Sua lettera di "giustificazioni", lasciando che la Comunità del Giglio ed i Contribuenti tutti, pagassero le aliquote aumentate.
Il ricorso ha trovato dunque la sua base nella mancanza di attenzione e rispetto dimostrata nei confronti dei Cittadini della Comunità Gigliese e dei Contribuenti tutti.
Infatti il comportamento del Sindaco è stato molto diverso da quello dei Primi Cittadini di altri Comuni che pure si sono trovati nelle medesime condizioni di riconosciuta illegittimità di tali Atti.
Per esempio, il Comune di Capalbio ha correttamente informato i propri Cittadini, i Contribuenti e gli Addetti ai Lavori, non appena avuta analoga comunicazione dal Ministero, di sospendere il pagamento e di attendere nuove istruzioni. Istruzioni che poi, sempre correttamente, sono state fornite annullando in autotutela le Delibere concernenti gli aumenti e ripristinando le vecchie aliquote.
All'Isola del Giglio nulla di tutto questo.
Dunque il ricorso trova le proprie ragioni in scorrettezze amministrative di cui il Sindaco e la Giunta hanno responsabilità dirette e chiare.
Gli Atti amministrativi devono essere giusti e corretti nell'ambito della Legislazione vigente.
Se un Cittadino salda con un giorno di ritardo (o peggio sei) una cartella esattoriale mandata proprio dal Comune, ne paga tutte le conseguenze. Ed il Comune, Sindaco in primis, deve dare l'esempio.
La gravità della scelta di non annullare Atti illegittimi é sottolineata dal fatto che a ricorrere contro questi Atti amministrativi é stata la Confconsumatori, un’Associazione di categoria, che per la prima volta nella storia della Provincia di Grosseto a nostra conoscenza, e al di sopra delle beghe locali, é intervenuta a difesa dei Cittadini dell’Isola che dovrebbero invece essere tutelati proprio da Sindaco e Giunta di “Orgoglio Gigliese”.
Insieme alla Confconsumatori, anche alcuni privati cittadini hanno firmato il ricorso per le stesse ragioni per cui lo ha fatto l’Associazione di categoria, cioè, ripetiamo, per difendere la Comunità del Giglio da aumenti di Imposte e Tasse illegittimi.
Come “Progetto Giglio” ringraziamo questi compaesani per la loro sensibilità e attenzione.
E come “Progetto Giglio” ci aspettavamo che il Sindaco e la Giunta ci ringraziassero per aver garantito con la nostra presenza, in un momento di incertezza amministrativa per i motivi di cui sopra, l'effettuazione del Consiglio Comunale del 30 Novembre scorso (ultimo giorno utile) per l'approvazione degli equilibri di bilancio.
In quel giorno di ultima scadenza il tanto vituperato “Progetto Giglio” ha garantito al Sindaco e alla Maggioranza il numero legale per svolgere tale Consiglio Comunale.
Come il Sindaco e la Giunta, in precedenza, non avevano per tempo pianificato le necessarie Delibere (quelle poi da annullare), allo stesso modo non si erano preoccupati di avere il numero legale minimo di Consiglieri per approvare poi il suddetto "assestamento di Bilancio".
Se fosse stato per la sola Maggioranza quel Consiglio Comunale, così amministrativamente importante, non si sarebbe potuto svolgere. E non mancava solo un Consigliere di "Orgoglio Gigliese" (per motivi di salute felicemente risolti) ma ben altri due.
In merito alla necessità di aumentare le Imposte e le Tasse, non possiamo far altro che tornare a ripetere ciò che abbiamo già denunciato in passato in tutte le occasioni e in tutte le sedi circa la pessima gestione amministrativa della finanza locale che ha portato, sostanzialmente, all'attuale precaria situazione di bilancio: possibile perdita ripetuta di finanziamenti a fondo perduto per importanti opere pubbliche (come preannunciato dal Ministro per l'Ambiente Galletti e riportato dalla stampa), eccessivi incarichi per consulenze esterne, omissioni gestionali che avrebbero comportato arricchimento patrimoniale del Comune (vedi vicenda mancata acquisizione della Rocca, mancata utilizzazione della sabbia del Cantiere Concordia per ripascimento arenili ecc.), pagamenti non dovuti se alcune gestioni fossero state virtuose (esempio ecotassa annuale sui rifiuti per mancato raggiungimento delle percentuali di raccolta differenziata, situazione inerti, ingombranti e isola ecologica), serie difficoltà per quanto anticipato per l' “emergenza Concordia” con spese non riconosciute opportune e/o documentate da chi avrebbe dovuto rimborsare e, ad oggi, quindi non saldate.
Sono questi i veri motivi dell'attuale situazione di bilancio.
Le responsabilità di questa situazione non sono dovute ai minori trasferimenti dello Stato ai Comuni (in gran parte compensati dagli introiti della Tassa di Sbarco e della Catenaria che altri Comuni non hanno) come il Sindaco vorrebbe farci credere.
Anche considerando che, quando tale imprevisto contabile si era verificato in passato, era sempre stato assorbito senza traumi dai cospicui avanzi di amministrazione che avevano contraddistinto storicamente il bilancio del Comune di Isola del Giglio.
Queste sono le motivazioni, politiche e non procedurali, per le quali “Progetto Giglio” condivide e approva il ricorso in oggetto, resosi assolutamente necessario e pienamente giustificato da una pessima gestione della spesa pubblica e che si cerca di compensare con aumenti di Tasse ed Imposte a carico dei Gigliesi e dei Contribuenti Tutti.
Ci auguriamo quindi che il Sindaco non si opponga in giudizio e che eviti ulteriore ed inutile utilizzo di pubblico denaro.
Ci auguriamo, inoltre, che revochi i provvedimenti illegittimi e disponga, fin da ora, le modalità per i rimborsi a chi ha pagato in eccesso.
Infine il Sindaco la smetta di farneticare (semplicemente vergognosa e non commentabile la dichiarazione di non avere risorse il prossimo anno per la scuola per colpa di questo civile, legittimo e sacrosanto ricorso), la smetta di ascrivere agli altri le conseguenze della Sua incapacità gestionale e annulli, come sopra detto, gli Atti illegittimi.
E soprattutto la smetta anche di chiedere sempre più soldi ai Cittadini e, magari, si preoccupi di più dell'occupazione giovanile locale.
PROGETTO GIGLIO
E cosa posso mai dire io, che sono parte in causa, circa gli aumenti delle imposte indebitamente richiesti dall'Amministrazione di Isola del Giglio, tant'è che non li ho pagati? Posso solo apprezzare l'iniziativa del ricorso al T.A.R., alla quale, purtroppo, non ho potuto aderire formalmente perché è mancato il tempo per un mio ufficiale atto di consenso e, quindi, di totale condivisione. Per quanto attiene, poi, la "disamina" dettagliata dei tempi e dei modi con cui si sarebbe impropriamente ed illegittimamente mossa la Maggioranza, disamina sottoposta al giudizio dei "lettori di "GiglioNews" dalla Minoranza, aggiungo convintamente, "ad similia" di quanto sostiene "Progetto Giglio", sempreché i fatti citati siano stati riferiti "oggettivamente", che mentre "Orgoglio Gigliese" ha perseverato, diabolicamente, nei suoi errori, la Minoranza, invece, con ill garantire il numero legale, in occasione della tenuta dell'ultimo Consiglio comunale, ha compiuto un dovere civico di cui può andare orgogliosa, in quanto, avrebbe anche potuto profittare dell'occasione per, come si usa dire, "tagliare la faccia" al Sindaco ed alla sua Maggioranza, che, evidentemente "traballano" se non sono neanche in grado di garantire, al massimo, la loro "presenza" consiliare, al cospetto d'un "ordine" del giorno, da approvare a tutti i costi, onde mettere "una pezza", postuma, ad un errore marchiano compiuto per insipienza, incompetenza, disattenzione e quant'altro in materia di Bilancio e di Fisco.