Spett.le redazione, 
mi chiamo Giuseppe, 50 anni a novembre, e vorrei avere l'opportunità per "dire la vostra", per una riflessione. Anticipatamente ringrazio il servizio che riuscite a svolgere, dimostrando al mondo intero una genuinità umana.

Avevo due anni quando la mia famiglia si trasferì dall'Isola del Giglio Porto a Livorno, ed attualmente dimoro nella provincia di Siena. Io posso solamente immaginare, provare a sentire come è realmente una vita vissuta interamente sull'isola, specialmente in inverno; anche se non ho questa esperienza, mi sento e sono un Gigliese.

Come i Gigliesi e non, sono tremendamente amareggiato del caso Nave Concordia semiaffondata il 13/01/2012, e, peggiore è, della telenovela dell'informazione sull'intervento necessario per la asportazione del carburante della nave. Il giorno dopo del semiaffondamento, veniva dichiarato un intervento per "succhiare" il carburante in un tempo brevissimo e che, ogni volta dispacciato, è stato regolarmente non rispettato per una delle cause "imprescindibili": il mare mosso.

Giungo a fare una "sciocca" riflessione: se nel punto della nave "semiaffondata" ci fosse un giacimento di petrolio, quante società interverrebbero con delle piattaforme oceaniche a perforare e prelevare il petrolio? e su quelle piattaforme, con tanto di pista di atterraggio, esiste un tempo "t" di interruzione della estrazione a causa del mare mosso? Il mare mosso non risulta una giustificazione valida per rimandare le operazioni.

In quel tratto di mare, dove conserva la Concordia, io, Giacomo M., Alessandro B., Antonio S., Remo M., Alessandro S., Edmondo P., Beppe S., Silvia Z., Simona e Fabio, Luca F. e Luca F., e tanti altri amanti del mare, siamo sempre andati a nuoto, partendo dagli scogli dello "Scalettino"; vorrei ritornarci con tutti per il rispetto di tutte le vittime del naufragio, ed al più presto, senza tutto questo marcio sudiciume.

Se la attuale volontà tecnica, intellettuale, articolata da esperti vede solo il denaro e non un cuore per il proprio ambiente e la propria vita, quel luogo, il Giglio, non avrà più uno splendore che lo caratterizzava come uno dei punti più belli del Mar Tirreno e del mondo. E se non ritorna lo splendore di una
volta, è come se tutto il mondo splendesse sempre di meno.

Concludo con la poesia che mi è venuta pensando ad Antonello T., ai Gigliesi.

PRESENTE SEMPRE.

IL SORRISO PRIMA DEL CORPO SEMPRE,
UN SALUTO GENTILE SEMPRE, LA DISPONIBILITA' SEMPRE,
LA VOLONTA' E CAPARBIETA' DI SEMPRE,
IL RISPETTO SEMPRE,
IL GIUDIZIO SEMPRE,
UN IMPEGNO ALLA VITA SEMPRE,
UN CORAGGIOSO RISPETTO SEMPRE,
LA SINCERITA' SEMPRE,
IL PADRE E MADRE SEMPRE,
LA CONOSCENZA E COSCIENZA SEMPRE,
UN RITORNO LENTO A SEMPRE,
...TENTA SEMPRE,
SEMPLICEMENTE COME E' SEMPRE,
.....IL TUO SEMPRE, COSì E'...., IL SORRISO PRIMA DEL CORPO SEMPRE.

GIUSEPPE FERRARO