Mentre sull'isola procedono a ritmo serrato le operazioni di installazione dei cassoni, con il posizionamento, come si vede dalla foto di Giuseppe Modesti, dell'undicesimo di quindici sponsons da installare sul lato di dritta, le istituzioni e l'opinione pubblica dibattono sulle modalità e le tempistiche di trasferimento del relitto.
Si preannuncia una calda Conferenza dei Servizi quella che stamani alle 11 metterà allo stesso tavolo tutti i soggetti che dovranno autorizzare le operazioni di rigalleggiamento e rimozione della Costa Concordia dalle acque dell'Isola del Giglio. Una conferenza istruttoria che dovrà esaminare tutti i documenti ufficiali presentati da Costa Crociere e dalle compagnie di assicurazione per poi giungere ad una fase autorizzativa nella Conferenza decisoria del prossimo 16 Giugno.
Una Conferenza calda - dicevamo - che fa seguito alle polemiche di questi giorni relative alle notizie ed alle anticipazioni che la stessa Costa aveva diffuso in merito al porto di destinazione ed alla possibilità di sversamenti durante il traino del relitto.
A non darsi per vinta su quelle che dalle fughe di notizie sembrerebbero le decisioni ormai prese di Costa Crociere è la Regione Toscana con le aspre dichiarazioni del Governatore Rossi. Anche il Sindaco del Giglio chiede il rispetto delle appropriate sedi nel rilascio di dichiarazioni che potrebbero, se travisate, recar danno all'economia dell'isola. A tentare di rimetter calma ed arginare le polemiche è la Struttura Commissariale con il prefetto Gabrielli che richiama gli organismi coinvolti nella vicenda al rispetto dei propri ruoli.
Rossi: "Progetto di rimozione carente" - Manca completamente il piano di campionamento e monitoraggio delle acque durante il traino. Manca la valutazione quantitativa degli impatti sulle varie matrici ambientali ed il relativo piano di monitoraggio, in relazione alle diverse aree sensibili attraversate dalla rotta, con particolare riferimento alla Capraia. Manca il piano di monitoraggio dei cetacei con l'indicazione delle misure di mitigazione sul rumore antropogenico prodotto dal convoglio. Manca il piano di Caretaking sufficientemente dettagliato relativo alla gestione di eventuali rilasci di inquinanti. E' un lungo elenco di 'mancanze' quello che la Regione Toscana, attraverso l'Osservatorio ambientale, ha stilato dopo aver esaminato il Piano operativo per il trasporto della Costa Concordia presentato da Costa Crociere. ''Dal momento che Costa ha portato nel dibattito pubblico la sua posizione, allora è bene che pubblicamente si sappia quanto è carente quel piano'', spiega il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi. L'Osservatorio, che aveva già chiesto nel maggio scorso alla Costa degli approfondimenti (''mai pervenuti'', spiega il presidente Rossi), è lapidario nel definire il piano: ''La documentazione progettuale appare più come una dichiarazione di intenti che una documentazione probante, e non permette pertanto l'espressione di una valutazione compiuta''. Questo è quel che diranno lunedì, in Conferenza dei servizi, i tecnici dell'Osservatorio. In più, rilevano, è impossibile fare una valutazione comparativa perché Costa ha presentato esclusivamente il progetto relativo al trasporto a Genova e non quelli delle due destinazioni più vicine, ovvero Piombino e Civitavecchia. Ma anche nel 'piano Genova', secondo l'Osservatorio, mancano molti dettagli utili a poter esprimere un giudizio: manca anche "l'analisi di rischio e di operabilità relativa ai possibili eventi accidentali durante il traino. Manca il piano delle rotte e le relative valutazioni tecniche, comprese soluzioni alternative e/o zone di ridosso in caso di difficoltà derivanti da condizioni ambientali non previste. La rotta prevista che dovrà coinvolgere l'autorità Francese, non affronta tra gli altri, il tema degli effetti transfrontalieri. Manca completamente il piano di campionamento e monitoraggio delle acque durante il traino"
Ortelli: "Sbigottiti dalla superficialità Costa" - ''Siamo alquanto sbigottiti dall'atteggiamento e dalla superficialità di Costa Crociere che, non curandosi affatto delle ripercussioni che gli annunci fatti fuori dalle sedi opportune possono avere per l'economia della nostra isola, prosegue la sua corsa in solitaria senza un doveroso confronto con gli enti pubblici''. Il sindaco dell'Isola del Giglio Sergio Ortelli commenta così il piano presentato da Costa Crociere per il trasferimento della Concordia a Genova. ''Chiedo l'immediato intervento del Governo e del Commissario Gabrielli - aggiunge Ortelli - affinché questo tipo di atteggiamento irriguardoso nei confronti dei cittadini, prima ancora che delle istituzioni cessi immediatamente e questa vicenda venga ricondotta ad una più opportuna discussione nelle sedi opportune in cui faremo valere fino in fondo i nostri diritti di territorio oltremodo danneggiato. Così come chiediamo a Costa Crociere immediate rassicurazioni circa le misure indispensabili che vorranno approntare per limitare al minimo i possibili sversamenti di idrocarburi in piena stagione estiva che oggi hanno annunciato"
La nota della Struttura Commissariale - Non più tardi di qualche giorno fa il Commissario delegato del governo per la gestione dell’emergenza Concordia, Franco Gabrielli, aveva invitato tutti a mantenere la necessaria serenità per affrontare in Conferenza dei Servizi la fase di valutazione del progetto presentato da Costa Crociere per il trasferimento del relitto presso un porto idoneo individuato per il successivo smaltimento. Sono settimane che, a mezzo stampa, stanno uscendo dichiarazioni, prese di posizioni, contenuti di documenti che sono al vaglio dei membri dell’Osservatorio e di tutte le amministrazioni pubbliche convocate alla Conferenza dei Servizi e chiamate a esprimersi, ognuna per il proprio ambito di competenza, sul rilascio delle autorizzazioni e dei nulla-osta necessari a normativa vigente. In tale contesto, appare difficile attribuire a un soggetto piuttosto che a un altro la superficialità o il poco rispetto delle più elementari regole di correttezza. Comunque, come ormai noto, lunedì 9 tutte le amministrazioni competenti avranno modo di portare sul tavolo istituzionale della Conferenza dei Servizi i rilievi e le richieste di approfondimento che riterranno necessari, tenendo presente l’interesse generale di portare lontano dal Giglio la Concordia al più presto e nella massima sicurezza, ambientale e lavorativa, possibile. Si ribadisce infine che, contrariamente a quanto si tende ad accreditare, l'Osservatorio è una struttura di consulenza del Commissario, dallo stesso nominata con apposito decreto, e nessuno dovrebbe arrogarsi il diritto di parlare in sua vece, lasciando invece che si esprima nelle sedi competenti con la serietà e la professionalità fino a oggi dimostrate.
Da circa 20 anni siamo assuefatti all'idea che si possano confezionare leggi ad personam, ad imputati che invece di essere ospiti delle patrie galere vorrebbero stabilire norme ed iter processuali scegliedo sedi e collegio giudicante meglio se zerbino o ammanicato, insomma tutte amenità inconcepibili altrove ma viste con occhio gaudente da noi in parte rassegnati, in parte ..... lasciamo perdere altrimenti mi bannano. Ora è normale che preso atto della situazione qualsiasi soggetto con la coscienza non proprio a posto tenti abilmente di sfruttare le debolezze nostrane e pretenda di arrogare dettando condizioni quando invece dovrebbe solo belare come agnellino (la pecora è troppo) e subire ol pubblico ludibrio. Ecco cosa pretende di fare Carnival-Costa in Italia consapevole di uno Stato forte con i deboli ma accomodante verso portafogli ben forniti. Costa-Carnival le disposizioni arrivano da: Ministero delle Infrastrutture Ministero dell'Ambiente Regione Toscana Comune Isola del Giglio si adegui se ne faccia una ragione e paghi caro i danni fatti.
Non per essere gratuitamente provocatorio di fronte a questa vera e propria grottesca "zuffa" tra pubblico e privato per il caso Concordia, ma ve l'immaginate cosa accadrebbe se una volta finito di installare i cassoni sia a destra che a sinistra ed attivato il sistema di svuotamento degli stessi per l'avvio del tanto agognato rigalleggiamento graduale la nave invece si rifiutasse di farsi distaccare dal fondale? "Impossibile", dice Urs Klaeger in altro post di GiglioNews, perché sono stati certamente eseguiti tutti i calcoli necessari per evitare simile frangente. Niente è impossibile, dico io, specie quando ci si fa prendere da eccessiva fretta ed eccesso di fiducia. Saluti.
Già è una vittoria demolirla in Italia. Spiace per Piombino dove hanno già spento l'altoforno. E mi sembra che i lavori del bacino siano in alto mare. Quello che si sa al momento è che la Concordia lascerà il Giglio passando dal Capel Rosso. Scapolerà lo scoglio d'Africa e passerà 10 km ( 6 miglia nautica ) dalla costa occidentale della Capraia per arrivare finalmente a Genova. Sarà compito della Protezione Civile, una volta messa in galleggiamento la Concordia, stabilire la data più adatta per il trasferimento. Aspettiamo il rigalleggiamento nella speranza che non ci siano sorprese. Stando al TG il convoglio potrà operare con vento inferiore a 15 nodi e onde fino a 2 metri.
La ragione delle pressioni verso Piombino risiedono nel fatto che la vicenda Concordia è stata usata dalla politica per tentare di salvare lo stabilimento con la promessa del rottame a km 0 (non a costo 0) e di un porto adatto a ricevere navi di materie prime di tonnellaggio doppio alle attuali (ormai ex attuali), andata a monte la questione stabilimento sono rimasti col cerino in mano di un opera a questo punto inutile e costosissima.
Le richieste dell'Osservatorio sono proprio stucchevoli. Ma l'hanno detto che se la destinazione non fosse stata Piombiono si sarebbero messi di traverso. Dimostrazione di come si utilizzi la cosa pubblica per interessi personali (quali sono le reali motivazioni a spingere così tanto per Piombino al posto di Genova o della Turchia?) Abbiamo visto cosa è successo in questi giorni con l'Expo, con il Mose, tanto succederà con il TAV... si è così disinteressati? (ma è una mia opinione). Detto questo spingono sul rischio di eventuali perdite (anche loro utilizzano il condizionale) di idrocarburi quando il relitto è da anni in acqua e per esempio a Fukuschima si gettono a mare costantemente tonnellate di acqua altamente radiottiva tanto l'Oceano è immenso e nessuno batte ciglio). Come si muovono i soldi, la macchina pubblica di mette in moto...
Davvero un gran guazzabuglio. Non vorrei davvero essere nei panni dei componenti dell'Osservatorio, in qualsiasi modo decidi puoi sbagliare. Sembrano comunque esagerate e un po' farraginose le richieste istituzionali di salvaguardia ambientale preventiva specie quelle relative al tragitto via mare per raggiungere la destinazione portuale scelta. E comunque con i lavori che stanno velocemente andando verso la conclusione nel cantiere Concordia al Giglio sarebbe a questo punto sicuramente un azzardo per non dire un errore gravido di conseguenze negative rallentarli o addirittura sospenderli in attesa di poter prendere decisioni future ancora assai poco definibili con certezza nei tempi e nei modi. Saluti.