RIMOZIONE CONCORDIA TRA IL 10 E IL 15 LUGLIO
Si è svolta nel pomeriggio nella sacrestia della chiesa dei santi Lorenzo e Mamiliano di Giglio Porto un'assemblea pubblica in cui la Presidente dell'Osservatorio per la Rimozione della Costa Concordia Maria Sargentini ha incontrato la popolazione isolana insieme al Sindaco Ortelli, l'ing. Porcellacchia di Costa Crociere e i rappresentanti di Arpat e Ministero dell'Ambiente.
E' stata l'occasione per fare il punto della situazione anche alla luce dell'incidente al cassone S13 occorso martedì 6 Maggio (VISUALIZZA). Nella lunga nota dell'Osservatorio che pubblichiamo a firma di Walter Fortini per Toscana-Notizie è riassunta nel dettaglio la posizione dell'organo di controllo della Regione Toscana.
Aggiungiamo le parole dell'ing. Porcellacchia che ha assicurato il rispetto della time-line di installazione dei cassoni che non verrà interrotta ma procederà con i restanti sponsons verticali. Inoltre - ha aggiunto il tecnico Costa - "le nostre previsioni su rigalleggiamento sono state riviste e spostate intorno alla metà di Luglio, salvo imprevisti".
La nota dell'Osservatorio (di Walter Fortini)
Tre domande e tre risposte attese per lunedì. Maria Sargentini, presidente dell'Osservatorio sulla rimozione della Costa Concordia, lo ripete e lo spiega agli abitanti del Giglio nel corso dell'incontro con la popolazione che si è svolto nel pomeriggio. Un'assemblea nella sagrestia della chiesa dove la notte del naufragio,quasi due anni e mezzo fa oramai, molti passeggeri trovarono il primo rifugio nella notte.
Al Giglio oggi c'era il sole e Porto e spiagge più vicine erano già animate dai primi turisti e dalle scolaresche che ogni anno, a primavera,organizzano gite lungo i sentieri che attraversano l'isola. C'è voglia di tornare ad una vita normale.
Lunedì ricostruzione dell'accaduto - Dopo l'incidente dei giorni scorsi, con l'ondeggiamento del cassone orizzontale, il primo appena montato sul lato di dritta e l'ultimo di poppa, l'Osservatorio ha chiesto di sapere se è stato un errore umano, se è una procedura che non ha funzionato o se il problema riguarda invece una procedura sbagliata che andrà modificata. L'Osservatorio vuole capire anche se l'incidente avrà ripercussioni sui tempi e la filosofia dell'operazione. Chiede inoltre di conoscere come si intende rimuovere, prima del rigalleggiamento, il combustibile e le 2600 tonnellate di acque oleose ancora chiuse all'interno della nave e che, quando lo scafo era sdraiato su un lato, non era stato possibile pompare fuori.
Nessun errore umano - Se ne parlerà lunedì, nel corso della riunione dell'Osservatorio convocata a Firenze. Costa, come già anticipato, ha spiegato che non si è trattato di un errore umano: tutta colpa d una catena che si era stretta ad "s" attorno ad una sacco di cemento sotto la chiglia della nave e che sembrava in tensione ma che poi, spostato il sacco, si è allentata. "In questo momento non ci sono motivi di particolare allarme - sottolinea Sargentini - e in un cantiere complesso come questo incidenti e inconvenienti possono verificarsi. Ma non possiamo far finta che niente sia successo e chiediamo garanzie, per la sicurezza delle operazioni e dell'ambiente e per gli operatori che lavorano nel cantiere".
S13 pronto per tornare in cantiere - Oggi pomeriggio il cassone orizzontale che aveva ceduto intanto è stato rimosso e posto sulla chiatta: un blocco da 850 tonnellate, largo trenta metri , largo dieci e alto undici. E' integro e non entra acqua, ma dovrà essere riparato e per questo se ne tornerà a Genova a Fincantieri. Serviranno quindici giorni e due di viaggio, ha spiegato l'ingegner Franco Porcellacchia di Costa. Questo non si tradurrà però in quindici giorni di ritardo. Nel frattempo proseguiranno infatti le operazioni del cantiere, variando la sequenza di installazione dei cassoni prevista all'inizio.
Ritardi mai dovuti all'Osservatorio - Sargentini, dopo certe ricostruzioni uscite sulla stampa, ha tenuto a precisare che l'Osservatorio non ha mai rallentato le operazioni del cantiere rispetto a quello che poteva essere fatto. Lo ha confermato anche Porcellacchia: "Mai stati fermi per colpa dell'Osservatorio - ha detto -, a dire il vero non siamo proprio mai stati fermi".
A questo punto si aspettano i documenti che saranno illustrati lunedì all'Osservatorio. "Certo - ha precisato ancora Sargentini - non ci venga chiesto di decidere in due ore su un progetto e una documentazione molto complessa, che abbiamo chiesto a fine ottobre e che per essere predisposta ha necessitato di otto mesi".
Ma come Jim, la nave in caso di problemi potrebbe essere rimossa anche nel luglio 2015? Ma ti rendi conto dell'assurdità di tale ipotesi? Equivarrebbe a sentenziare il fallimento definitivo della grande impresa, perchè dopo il luglio 2015 potrebbe esserci il luglio 2016 e poi quello del 2017, etc, etc.. Costa-T/M si è ufficialmente impegnata per la rimozione o perlomeno per il rigalleggiamento della Concordia entro il 10 -15 Luglio prossimi, periodo di ipotetica finestra di calma meteo marina, e noi a questa data dobbiamo fare preciso riferimento. Qualsiasi altra ipotesi di slittamento ulteriore dovrà essere adeguatamente motivata e comunque non è al momento pensabile nè tantomeno accettabile che si possa andare oltre l'autunno di quest'anno. Saluti.
Anche se ho il sospetto questa fase del progetto potrebbe incorrere in alcuni problemi, credo che la nave sarà rimosso con successo. Quando è la questione e dove si trova una un'altra questione. Quasi tutto può essere fatto da una costruzione e di ingegneria punto di vista, se si ha abbastanza tempo e abbastanza soldi da spendere. La nave potrebbe essere rimossa nel mese di luglio 2014. Se ci sono ulteriori problemi, potrebbe luglio 2015. Although I suspected this stage of the project might run into some problems, I believe the ship will be successfully removed. When is the question and to where is an another question. Just about anything can be done from a construction and engineering standpoint, if you have enough time and enough money to spend. The ship might be removed in July 2014. If there are additional problems, it could July 2015.
E comunque, Maurizio, lungi da me dal voler fare il "menagramo" sulla vicenda Concordia, che con tutto quello che l'Isola e la sua gente hanno già dovuto subire ci mancherebbe altro che questa benedetta rimozione venga rimandata ulteriormente a tempo indeterminato. Certo è che, e senza fasciarci troppo la testa prima che si sia rotta davvero e senza rimedio , bisogna essere molto realistici e concreti e vedere la situazione e i fatti non per quelli che si cerca di far apparire ma che effettivamente sono al di là delle giustificate edulcorazioni dei vari soggetti responsabili di un progetto di rimozione che doveva essere già abbondantemente concluso l'anno scorso e che invece slitta di mese in mese senza che si riesca ad intravedere un traguardo finale sicuro e riconoscibile. Ma per carità , Maurizio, cerchiamo comunque di continuare a guardare il bicchiere mezzo pieno anziché mezzo vuoto e andiamo avanti così tentando di trasformare per quanto possibile un male certo in un mezzo bene come ci insegna un vecchio sano proverbio. Saluti e buona Domenica. Saluti.
Dagli errori si impara. Invertiranno l'ordine di posa a mare dei cassoni in attesa del ritorno dell'S13 e si inventeranno un sistema di catenaria per mettere in sicurezza i cassoni posati. Per quanto riguarda il recupero delle acque oleose la vedo difficile essendo una nave passeggeri fatta di migliaia di piccoli vani. Si tratterebbe solo di spendere altri soldi e tempo senza ottenere un risultato Efficace. Sarebbe solo una operazione di facciata. Il carburante residuo è recuperabile solo in cantiere a nave a secco. Sulla stabilità del relitto in galleggiamento continuo a nutrire forti dubbi. Questa la mia opinione. PS: Auguri a tutte le mamme del Giglio, oggi è la festa della mamma.
No Maurizio , per quanto Costa-T/M stiano tentando di gettare acqua sul fuoco tutto sommato è andata peggio di quanto ci si potesse aspettare nel cantiere di rimozione. La perfetta riuscita, infatti, dell'installazione di quel primo cassone di rigalleggiamento sulla fiancata destra della Concordia doveva rappresentare il viatico per dare ulteriore slancio e ottimismo al proseguimento dell'impresa ed invece si è tramutato in una grave e preoccupante impasse operativa e d'immagine dell'intera operazione. Ora si cercherà ovviamente di non stare completamente fermi nel cantiere e di proseguire con l'installazione degli altri cassoni più piccoli e verticali cambiando la sequenza prevista, ma questo comporterà uno sconvolgimento dell'organizzazione e dei tempi e modi originariamente previsti dal cronoprogramma. Senza considerare il fatto che se quella prima catena del cassone S13 si è bloccata a causa della presenza del letto di sacchi di cemento non vedo perchè l'inconveniente non debba ripetersi per le catene di tutti gli altri cassoni lungo i trecento metri della nave. E poi ci sono i problemi delle centinaia di tonnellate dl carburante rimasto confinato nel fondo dello scafo e delle migliaia di tonnellate di acque oleose stazionanti nello scafo e su cui l'Osservatorio, dopo la debacle operativa del cassone S13, sta giustamente focalizzando la propria rinnovata attenzione. Insomma, caro Maurizio, senza voler in alcun modo apparire un "gufo", ci sarà da stare in ansia e da lavorare ancora parecchio e a lungo su quel relitto in quel cantiere e la previsione ottimistica della rimozione tra il 10 e il 15 Luglio prossimi mi sembra più un beneaugurante auspicio che una realistica presa d'atto della situazione. Saluti.
Prendiamo ancora una volta atto di "nuove" dichiarazioni ufficiali !!! Due o tre settimane di ritardo non saranno un problema._ Attenderemo il super annunciato comunicato finale sul porto di destinazione .... dovrebbe essere dato fra giorni !!_ @ Maurizio ... come vedi, il paventato "falso problema" che con i cassoni installati non si sarebbe potuto effettuare un intervento sulle acque confinate all'interno della Concordia, E' EVAPORATO !!
Maurizio, anche l’efficacia percepita dal medico o dal paziente su un placebo? In medicina il placebo costa quasi niente e non è dannoso, né per il medico, né per il paziente. Per la “Malattia Concordia” il paziente è l’opinione pubblica o l’opinione pubblicata? Il medico… è il gruppo dei sommozzatori. Il prezzo è alto e il pericolo per il “medico” è notevole. Lì assicuratori hanno statistiche per ogni mestiere (per il calcolo del premio): Incidente per unità di valore del contratto. Anche un lavoro placebo è rischioso… OT: Anche l’US Navy paga per la demolizione delle navi, il valore del metallo da riciclare è in diminuzione (la crisi). Per tre portaerei hanno pagato 1 cent (0.01 $) per nave, rimorchio compreso. >>> http://www.foxnews.com/us/2014/05/09/uss-saratoga-destined-for-dismantling-after-one-cent-deal-with-texas-firm/ Saluti Urs
Tutto sommato, direi che è andata bene. Un leggero ritardo dovuto ad un evento casuale ed imprevedibile. Positivo il fatto che si possano posizionare gli altri cassoni nonostante la rimozione dell' S13. Non si capisce la pretesa da parte dell' Osservarorio di rimuovere il combustibile residuo. Circa 350 m cubi dichiarati inpombapili dalla Smit/Neri e per fortuna ben custoditi all'interno dei serbatoi e nella via che dai serbatoi portavano il carburante ai motori. Più difficile provvedere al trattamento delle acque oleose. Si potrebbe procedere ad una sorta di extra risciacquo mettendo pompe in sentina, a mezza nave ed a filo d'acqua e travasando il tutto in una nave cisterna. Ma la vedo di dubbia efficacia. Qualche sostanza oleosa di origine minerale ci sarà pure. Per gli oli di origine vegetale non vedo un gran problema di inquinamento persistente nel tempo. In italiano non abbiamo una parola per distinguere tra Efficacy ( Efficacia misurabile in termini scientifici) ed Effectiveness ( Efficacia " percepita"). In medicina l'efficacy è una cosa, l' effectiveness è l'efficacia percepita dal medico o dal paziente su un dato farmaco.