Riceviamo e pubblichiamo la relazione che Costa Crociere mette a punto settimanalmente in merito all'andamento dei lavori di recupero del relitto Costa Concordia al largo del porto dell'Isola del Giglio. Il documento contiene la cronistoria delle attività svolte durante la settimana dal 11 al 17 Gennaio con tanto di dati tecnici e fotografie delle operazioni di cantieristica.
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- Attività svolte – Isola del Giglio, 9 – 15 marzo >>>
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Abbiamo capito, questo "affare" da 600 Milioni di Euro per lo smantellamento della Concordia lo pagheremo in gran parte noi contribuenti italiani.
E allora, che per lo meno ci sia un po' di ritorno economico anche sulla nostra Provincia di Grosseto e l'Isola del Giglio che sono stati, loro malgrado, insieme a quei disgraziati che sono morti nel naufragio, vittime inconsapevoli e incolpevoli del disastro navale più grande della storia.
Saluti.
Mi pare di capire che, secondo la vostra opinione, il posto più sicuro per "parcheggiare" la Concordia, aspettando lumi dal cielo più profondo, è lì dove sta adesso all'Isola del Giglio ???
Ecco, appunto, Urs.
Tra te e Repubblica.it state mettendo il dito nella vera piaga di tutta questa faccenda della rimozione Concordia.
Perché tra i 10-20 milioni, neanche sufficienti a coprire un terzo delle spese di rigalleggiamento e trasporto, che un porto turco o asiatico è disposto a sborsare per accogliere e smantellarsi il relitto in proprio e i 600 Milioni che occorrerebbero invece per accogliere e smantellare la Concordia secondo tutte le regole in un porto-cantiere nazionale c'è un divario abissale.
E appunto la domanda che ti poni, Urs, ritengo se la stia ponendo non solo Costa-Carnival ma tutto il mondo della marineria commerciale: chi paga?
Saluti.
.
Le rade non esistenti erano 'previste' per la sosta provvisoria del relitto, in attesa del completamento del porto di smantellamento. Sempre non vedo una tale rada con le garanzie enumerate e per i prossimi anni.
Oggi, senza modifica portuale, vedo quattro darsene abbastanza grandi e profonde per lo smantellamento: Vado Ligure, Savona, Palermo e Taranto (solo il molo Ilva, con spazio protetto provvisorio nell’avamporto). Salvo Palermo non conosco le possibilità organizzative dei porti.
Secondo la Repubblica i costi dello smantellamento sono da 600 milioni. Enorme!
Di solito è l’inverso, i cantieri di demolizione pagano per la vecchia nave!
I prezzi sono 150-300 Euro per tonnellata peso della nave. Cioè per le 70000 tonnellate della Concordia 10-20 milioni Euro.
E vero, la Concordia non è una nave normale… ma chi pagherà i 600 milioni?
Saluti
Urs
URS ci sono le rade, ci sono, bisogna solo volerlo. E' come dire ( provocatoriamente) chi la vuole così tanto, se la pigli e se la tenga._ E' troppo facile affermare di lasciarla al Giglio sine die !!! E Poi vedremo.
Dall'art. di "Repubblica.it" proposto da Maurizio Scholl appare confermato il dubbio più volte espresso anche nei vari post di GiglioNews sulla reale fattibilità dell'operazione rigalleggiamento e traino a distanza del grande relitto Concordia con tutto l'armamentario dei cassoni di zavorra addossato su entrame le fiancate.
Perché se già è stato estremamente complesso e costoso per non dire un mezzo miracolo effettuare in definitiva una semplice rotazionedi 60° della nave con i soli cassoni sul lato emerso per raddrizzarla ma sfruttando al massimo l'agevolazione della gravità naturale sugli appoggi rocciosi iniziali e di quello finale sul fondale artificiale, ben altra insidia è riposta nel progettato sistema di "levitazione subacquea" e di successivo trasporto lontano di quella gran massa di 70.000 tonnellate ammalorata e dislocata sui 300 mt di lunghezza e i 50 mt di altezza del relitto.
Saluti in particolare al redivivo Ermanno Mancini.
Va' a Piombino o a Civitavecchia! Sembra, pare...salvo contrordine
http://www.repubblica.it/cronaca/2014/02/15/news/concordia_smaltita_in_italia-78672158/
Questa notizia l'avevo letta anche su una nota dell'ANSA e non per gufare ma parrebbe che ci siano dubbi sulla galleggiabilità/stabilità del trimarano.
salve giovani volenterosi, spero stiate bene e siate sempre pimpanti e ben all'erta nel commentare a dovere le possibili nefandezze di questi buontemponi.
saluti e.m.
Ma allora, Urs, se nell'intero Mediterraneo non c'è al momento un solo porto cantiere capace di garantire l'accoglienza e l'immediata elaborazione utile di quel valore di oltre 100 Milioni di euro di quel mastodontico relitto navale della Concordia una volta riusciti a rifarla galleggiare, allora, dicevo, non riterrei dal punto di vista sia ingegneristico che economico così tanto irrazionale cominciare a pensare nel frattempo anche ad una qualche altra soluzione alternativa, insomma una specie di "Piano B" nel caso che si riveli impraticabile in tempi brevi il piano principale già previsto di rimozione, per la riutilizzazione eventualmente in loco di suddetto grande relitto.
Saluti.
[quote name="Pietro Rinaldi"]...chi vuole la Concordia (tra i vari porti Italiani) se le prenda subito appena fatta rigalleggiare e, se non ha il porto pronto, se la tenga in una rada vicina[/quote]
Sì, Pietro, appena galleggiante, il relitto dovrà essere al sicuro sulla Vanguard o nelle acque protette, per il benessere della Concordia stessa e dei Gigliesi. Mi sembra che il trimarano (o catamarano funzionale) non sarebbe costruito né per il mare grosso né per l’eternità.
Solamente, nel Mediterraneo Occidentale non conosco una sola rada sia abbastanza grande per il mastodonte, sia protetta da ogni mareggiata, sia profonda da 25 m (…sia fuori dei turisti e dei delfini…).
Il porto industriale a Palermo (quasi il bacino Fincantieri) sarà pronto per la Concordia da 'domani mattina'. Tuttavia i Siciliani rilasceranno il relitto catturato per un nuovo porto altrove? Non so...
Saluti
Urs
Coerentemente con quanto ho sempre sostenuto qui, sui vari blog ….. chi vuole la Concordia (tra i vari porti Italiani) se le prenda subito appena fatta rigalleggiare e, se non ha il porto pronto, se la tenga in una rada vicina.__ Via dal Giglio e ..SUBITO._ Poi ce ne sarà ancora da lavorare per ripulire i fondali e altro._ L’assedio durerà almeno un altro anno._ Aspetto il programma che verrà riportato su una delle relazioni settimanali, appena la Concordia partirà dall’isola, con il manifesto “E NON E’ FINITA QUI …. Cari Gigliesi”.
[quote name="Attilio Regolo"]...senza una giusta e commisurata contropartita per il Giglio stesso e i suoi abitanti...
[/quote]
…ma caro Attilio, nel porto, la T/M aveva già offerto ai Gigliesi la bella passerella al pontile galleggiante dei gommoni!
Più serioso: La Tua proposta è piuttosto filosofica/politica, quindi a voi italiani…
Per il centinaio di milione:
Adesso tutto prevedibile e sensato è della responsabilità della Costa Crociere, cioè degli assicuratori.
Che cosa è la ragione? I giuristi hanno sempre delle idee…
Io penso che argomenti politici o giudiziari ovviamente dilatori non siano giustificati.
Dopo il galleggiamento della Concordia, e in assenza del permesso per l’ultimo viaggio, gli assicuratori potrebbero vendere il relitto allo stato italiano per 1 Euro, o dare in regalo, compresa la responsabilità futura…
La Dockwise Vanguard è partita da Rio de Janeiro per Singapore - in teoria potrebbe arrivare nel Mediterraneo al più presto fine maggio.
Saluti
Urs
E quindi, caro Urs, dopo tutto quello che è successo e con quante vittime e sofferenza il disastro Concordia ha provocato gravandole soprattutto sul Giglio starei bene attento affinchè quel valore residuo che ancora staziona davanti all'Isola sia distolto di lì praticamente senza una giusta e commisurata contropartita per il Giglio stesso e i suoi abitanti.
Saluti.
Potrebbe sembrare, caro Urs, di essere di fronte, con la Concorda, soltanto ad un grande triste ammalorato relitto navale di cui doversi sbarazzare al più presto, ma in realtà lì davanti all'Isola del Giglio ci sono come minimo 100 Milioni di euro (ripeto " 100 Milioni di euro") di valore di base di partenza su cui è tutto ancora da decidere sul cosa farne come riutilizzarlo e quali soggetti economici ne potranno trarre vantaggio.
Per questo dico che ne vedremo ancora delle belle a proposito nel prossimo futuro.
Cordiali saluti.
[quote name="Attilio Regolo"]
Che ne dovremo vedere ancora delle belle prima di veder sollevarsi... [/quote]
Sì, Attilio, ma per fortuna!
Senza belle sorprese, la discussione nel forum sarebbe meno interessante e più ripetitiva.
Per la discussione filosofica, il mio italiano è tropo cattivo.
La politica è certamente importante per il futuro della Concordia, ma abbiamo abbastanza problemi con nostri politici, rimarrò osservatore muto della politica italiana.
Penso che lì assicuratori facciano il necessario per trasmettere la responsabilità economica al più presto a un cantiere.
Saluti
Urs
Mah, caro Urs, se le cose stanno come dici circa la superficialità imprecisione e contraddittorietà della documentazione pubblica presentata come accompagnamento al Parbuckling Project allora c'è da dare piena ragione a Pietro Rinaldi quando afferma che questi signori di Costa-T/M ci prendono un po' per i fondelli a noi lettori e partecipanti al blog sia quelli inesperti che quelli dilettanti più esperti facendoci vedere e conoscere il minimo possibile e solo quel che vogliono loro.
Sai qual è la mia impressione a questo punto?
Che ne dovremo vedere ancora delle belle prima di veder sollevarsi davvero fino alla quota prestabilita quella grande nave affondata davanti all'Isola del Giglio.
Cordiali saluti-Attilio.
.
Caro Attilio
Era la prima cosa che avevo visto nel press-kitt: La discrepanza tra testo e immagini.
Queste immagini sono fatte con programmi speziali (AutoCAD o altri), la visione del file richiederebbe l’installazione del programma… quindi trasformano il file nel tipo PNG, che ogni PC conosco.
Gli PNG sono stati creati il 9.9.2013, prima della rotazione, ma il file originale è più vecchio.
Prima della rotazione era impossibile conoscere le forme dei due speroni rocciosi sotto la Concordia. Pensavano probabilmente che le rocche non permettano l’installazione dei cassoni in posizione bassa della Concordia.
Nel file ‘Background stato operazioni def ita.pdf’ non scrivono più dell’ installazione dei cassoni tribordo in due tappe. Il sollievo dopo la rotazione era possibilmente anche per queste rocche… l’ascensione da -30m a -18m è abbastanza delicata, senza manovra dei cassoni.
Le vecchie immagini sono perfetti per i giornalisti, ma per noi, esperti dilettanti…
Saluti
Urs
Mah, Giovanni, a me sembra che i tubi di manovra servano si ad agganciare i cassoni di destra tramite le catene passanti addossandoli sulla fiancata evitando onerose saldature subacquee ma una volta agganciati i cassoni rimangono fissati nella loro posizione iniziale.
Quando pertanto la nave si distacca dal fondo e viene risollevata di qualche metro anche i cassoni di destra dovrebbero riemergere di un analogo livello e la volumetria di spinta e di rigalleggiamento persa dovrebbe essere recuperata appunto dall'aggiunta di cassoni nella parte inferiore come evidenziato dallo schema 149.
[quote name="Attilio Regolo"]...Rimane il fatto che tra gli schemi 119 e 120, prima e dopo il distacco, non è stata ben evidenziata la fuoriuscita di un adeguato volume dei cassoni di desta.[/quote]Attilio, a me pare che quelle due immagini del rendering mostrino come dovrebbe funzionare il sollevamento. I cassoni di destra, contrariamente a quelli di sinistra, sono mobili e le catene, azionate dai martinetti, scorrono all'interno dei [url=http://www.theparbucklingproject.com/article/60/Vertical_rotation_of_S9,_forth_of_the_starboard_sponsons,_completed_in_Livorno#] tubi di manovra che si vedono nelle foto[/url]
Ah, Giovanni, forse ci sono.
Riguardando anche gli schemi delle immagini "renders_ae" n 119-120, si comprende meglio che il primo disacco si ottiene, evidentemente da previsioni di progetto, proprio con quel volume minimo sommerso di destra.
Rimane il fatto che tra gli schemi 119 e 120, prima e dopo il distacco, non è stata ben evidenziata la fuoriuscita di un adeguato volume dei cassoni di desta.
Attilio, sei sempre il solito sognatore, innamorato dell’immagine dell’Isola del Giglio …legata alla Concordia,__ Sei un po’ come chì si ferisce con una lunga spina di riccio e se la vuole tenere nei piedi senza toglierla, sfidando il dolore !!!
E comunque, Giovanni, nel visionare i vari files del "Parbuckling" Costa-Concordia da te posti all'attenzione in questo forum di GiglioNews, mi hanno incuriosito alcune immagini relative alla cartella intitolata "renders_ae", in particolare quelle numerate 147-148-149.
Francamente, al momento, non riesco ancora a comprendere bene alcuni aspetti della sequenza di rigalleggiamento mostrata in queste immagini, dove all'immagine n.147, specie se confrontata con quelle dei n.148-149, si vede la nave con i cassoni montati sia a sinistra che a destra, riuscire a produrre il massimo sforzo di sollevamento per il primo distacco di alcuni metri dal fondale artificiale disponendo però del minimo volume dei cassoni incatenati di destra, senza ancora i cassoni aggiuntivi di fondo e senza alcun volume di fuoriuscita dal pelo dell'acqua degli stessi.
Tu. Giovanni, o qualcun altro più informato ed esperto di me nel forum, può darmi qualche chiarimento in proposito?
Saluti.
Davvero suggestive le immagini video della Concordia fornite dal sito del "Parbuckling Project".
Specie quelle fornite dal drone.
Sebbene disastrata e semiaffondata quella nave lascia trasparire quasi intatto il suo originario splendore.
E più passa il tempo e meno appare come un corpo totalmente estraneo dall'isola.
Sarà difficile abituarsi alla sua assenza dopo che sarà portata via lontano verso la demolizione.
Saluti.
Lo so Giovanni, ma ti ringrazio lo stesso per aver insistito nel porre l'attenzione su alcuni particolari video-files di quel sito che ho provveduto a scaricare e che sto studiando per capire meglio e farmi un'opinione più approfondita e chiara sulla situazione in atto in quel cantiere.
Saluti cordiali.
[quote name="Attilio Regolo"]Ringrazio Giovanni Ciriani per averci messo a disposizione e indotto all'attenzione un sito sulla Concordia davvero interessante...[/quote]Attilio, penso che il sito [url=http://www.theparbucklingproject.com/]TheParbucklingProject.com[/url] lo conoscano già tutti quelli che sono interessati a seguire il recupero, ed e' già da quasi due anni che funziona.
Ringrazio Giovanni Ciriani per averci messo a disposizione e indotto all'attenzione un sito sulla Concordia davvero interessante.
La Concordia, se pure disastrata e diventata ormai solo un grande relitto navale, fa comunque ancora parlare abbondantemente di sé e continua prepotentemente ad imporre, in un suggestivo contrasto rievocativo tra il bene e il male, la sua massiccia presenza là davanti all'isola del Giglio.
Sarà davvero molto, ma molto problematico, nonostante le comprensibili speranze e le esorcizzazioni dei più, liberarsene totalmente così, quasi d'incanto, come se non fosse mai esistita.
Saluti.
Grazie Zardoni, nemmeno io avevo ancora guardato il pacchetto stampa disponibile sul sito [url=http://www.theparbucklingproject.com/]Parbuckling[/url]. Oltre al video con il resoconto di Cap. Sloane (in cui si vede bene la gru), ho trovato interessante nel [url=http://www.theparbucklingproject.com/page.php?page=2nd_anniversary]video ripreso dal drone[/url], a circa 4 min. e 20 sec. una videata molto dettagliata dei danni sulla fiancata destra.
Bene Urs, siamo contenti che ci siano le garanzie assicurativo-finanziarie per le future operazioni nel cantiere Concordia al Giglio.
E ci mancherebbe altro dopo quel po' po' di disastro di cui Carnival e Costa Crociere si sono direttamente e indirettamente resi responsabili ai danni di una delle più belle isole del Mediterraneo e della nostra costa Tirrenica.
Ma vorrei fin da ora puntualizzare un mio convincimento personale e cioè che sia necessario distinguere nettamente in suddette operazioni le due fasi principali costitutive:
1- La fase di distacco-sospenzione parziale e provvisoria forzata denominata refloating o rigalleggiamento
2-la fase di successivo allontanamento dall'isola di quel grande relitto marittimo risultante dalla grande ex nave e dal sistema del cosiddetto rigalleggiamento.
Non è affatto detto infatti che la prima debba essere strettamente e indissolubilmente legata alla seconda o viceversa.
Si potrebbe benissimo per esempio far rigalleggiare del minimo possibile e necessario la nave anche nel caso che la destinazione non sia ancora pronta o decisa cercando di stabilizzarla nella nuova posizione per tutto il tempo eventualmente necessario
Saluti.
.
La nave “Jumbo Vision” è arrivata a Livorno, nel bacino canale, al posto del deposito dei cassoni mancanti.
>>> [url]http://www.marinetraffic.com/en/ais/home/centerx:10.31867/centery:43.581/zoom:10/mmsi:244379000/_:f60f9aa648268ac514a747dc5ce70056[/url]
E una nave come la “Svenja” o la ”Lone”, ma è meno grande.
Con due gru di 400 tonnellate sarebbe sufficiente per scaricare i cassoni direttamente nel mare.
La Carnival ha consegnato il conto annuale 2013 (1.12.2012 – 30.11.2013) alla commissione delle borse americane (SEC). Nel conto la menzione degli accantonamenti per possibili costi nel futuro è imperativa.
Per l’incidente 2012 (= Costa Concordia !) la Carnival testimonia >>>
Tutto prevedibile è coperto della polizza d’assicurazione, nessun accantonamento.
Saluti
Urs
Allora, Giovanni, mettiamola così: le 75.000 tonnellate di peso da sollevare indicate dai documenti ufficiali di Costa-T/M sono da considerare piuttosto come un'ipotesi di massima spinta idrostatica di sicurezza per il sollevamento ottenibile dal sistema di rigalleggiamento perchè in realtà da calcoli anche se approssimati risulta che il peso massimo effettivo delle strutture del relitto + cassoni si aggira intorno alle 60.000 tonnellate.
Si consideri che la massima spinta idrostatica sarà disponibile proprio nella fase iniziale del sollevamento quando oltre alle circa 60.000 tonnellate di spinta dei cassoni totalmente svuotati si aggiungerà la spinta autonoma provocata della struttura del relitto nella posizione appunto iniziale di massimo ingombro. subacqueo.
Saluti.
Nella nuova relazione, c'è anche la previsione di quello che si farà fino ad oggi 31 gennaio .....TEMPO PERMETTENDO.
Caro Attilio, io non sono addentro a nulla. Semplicemente ho riportato, come precisato anche sotto, documenti ufficiali scaricati dal sito ufficiale e distribuiti alla stampa all'ultima conferenza stampa di gennaio. Riecco il link: http://www.theparbucklingproject.com/page.php?page=2nd_anniversary
Un saluto :-) !
[quote name="Attilio Regolo"]E per essere più chiaro in merito al quesito posto a Giovanni Zardoni sul peso del relitto Concordia (o trimarano Concordia come suggestivamente definito dall'amico Rinaldi) da sollevare e da portare via dal Giglio mi pare evidente che se suddetto peso si aggirasse davvero sulle 75.000 tonnellate vorrebbe dire che tutti noi che abbiamo dibattuto in questo blog-forum fino ad oggi sulla base di un peso inferiore alla 60.000 tonnellate non ci avremmo capito un granchè sull'intera questione e quindi faremmo bene da ora in poi a metterci in un angolo in silenzio a leccarci le "ferite mentali".
Ma se invece ad essere profondamente sbagliato e sovrabbondante fosse il dato di 75.000 tonnellate riportato da Zardoni che pure è ritenuto anche a livello internazionale (si guardi ad esempio anche il sito di Anders Bjorkman sulla Concordia) un referente importante e affidabile dello staff Costa-T/M allora significherebbe che quanto dice Zardoni sia sul peso che in generale sull'operazione Concordia è da considerare assai scarsamente affidabile e solo uno specchietto per le allodole e ciò ci dispiacerebbe e ci preoccuperebbe molto soprattutto per l'esito futuro dell'impresa.
Saluti.[/quote]
E per essere più chiaro in merito al quesito posto a Giovanni Zardoni sul peso del relitto Concordia (o trimarano Concordia come suggestivamente definito dall'amico Rinaldi) da sollevare e da portare via dal Giglio mi pare evidente che se suddetto peso si aggirasse davvero sulle 75.000 tonnellate vorrebbe dire che tutti noi che abbiamo dibattuto in questo blog-forum fino ad oggi sulla base di un peso inferiore alla 60.000 tonnellate non ci avremmo capito un granchè sull'intera questione e quindi faremmo bene da ora in poi a metterci in un angolo in silenzio a leccarci le "ferite mentali".
Ma se invece ad essere profondamente sbagliato e sovrabbondante fosse il dato di 75.000 tonnellate riportato da Zardoni che pure è ritenuto anche a livello internazionale (si guardi ad esempio anche il sito di Anders Bjorkman sulla Concordia) un referente importante e affidabile dello staff Costa-T/M allora significherebbe che quanto dice Zardoni sia sul peso che in generale sull'operazione Concordia è da considerare assai scarsamente affidabile e solo uno specchietto per le allodole e ciò ci dispiacerebbe e ci preoccuperebbe molto soprattutto per l'esito futuro dell'impresa.
Saluti.
Si ringrazia Giovanni Zardoni per il quadro programmatico riassuntivo sia della situazione attuale che delle operazioni previste nel prossimo futuro nel cantiere Concordia.
E Zardoni si dimostra come già altre volte nel recente passato assai più addentro nel dettaglio dei lavori di quanto possiamo esserlo noi semplici commentatoti esterni su GiglioNews.
Ma c'è un dato tra quelli forniti da Zardoni che mi ha alquanto sorpreso e che al momento mi resta abbastanza incomprensibile e cioè quello del peso complessivo del relitto più sistema di galleggiamento da sollevare.
Infatti Zardoni riporta un peso di ben 75.000 tonnellate quando fino ad oggi nelle varie discussioni su questo blog-forum di GiglioNews ci si era attestati su un peso del relitto a secco + cassoni non superiore alle 60.000 tonnellate.
Da dove spuntano fuori quelle 15.000 tonnellate in più di peso da sollevare riferite da Giovanni Zardoni?
Gli saremmo grati se ci desse a proposito qualche chiarimento aggiuntivo.
Saluti.
Altro stralcio:
I 15 cassoni verranno installati sul lato di dritta del relitto, in posizione simmetrica
rispetto all’altro.
I primi due sponson sul lato dritto saranno legati con ganci ai due “blister tank” (ovvero
cassoni speciali che forniscono una spinta alla prua) già installati sulla prora del relitto,
mentre gli altri saranno tenuti in posizione mediante l’utilizzo di cavi (56) e catene di
acciaio (36) che passano sotto lo scafo. Ciascun sponson sarà collegato al relativo
cavo / catena con uno “strand jack”, o martinetto idraulico (92 in totale), posizionato in
modo da tenere il cassone fisso in
posizione verticale.
Gli altri 4 sponson da installare sul
lato dritto verranno sistemati mediante
ganci già preventivamente installati.!
Nella cartella stampa dell'ultima conferenza c'è qualche dato in più: trovate il materiale qui:
[url]http://www.theparbucklingproject.com/page.php?page=2nd_anniversary[/url]
C'è anche un video del relitto fatto con drone.
Questo è uno stralcio:
TRASPORTO DELLA NAVE CONCORDIA AL PORTO DI DESTINAZIONE
A seguito del rigalleggiamento, il relitto sarà pronto per essere trasportato, in base
alle autorizzazioni previste dalle normative vigenti, al suo porto finale di
destinazione che allo stato attuale è ancora da definire.
Sono allo studio varie ipotesi relative al trasporto del relitto:
a) Il traino tradizionale mediante rimorchiatori resta al momento la prima opzione.
b) Con un contratto da 30 milioni di dollari Costa Crociere ha anche opzionato la disponibilità
della Dockwise Vanguard, la più grande nave semisommergibile al mondo, come piano
alternativo. L’impiego della Dockwise Vanguard offre due possibili metodi di scarico della
Concordia: “float off”, vale a dire che il relitto viene rimesso in acqua in una situazione di
galleggiamento, o “skid off”, che prevede il trasferimento della Concordia direttamente dalla
Vanguard a un molo o piazzale. L’eventuale decisione sul metodo di scarico verrà presa a
tempo debito, qualora si dovesse richiedere l’impiego di questa modalità di trasporto.
Quando sarà consegnato in una situazione di galleggiamento, si prevede che il relitto
compresi gli sponson collegati abbia le seguenti dimensioni lorde:
Lunghezza fuori tutto: 289,6 metri
Larghezza fuori fasciame compresi
cassoni: circa 62,5 metri
Immersione massima: 18,5 metri
Peso complessivo: circa 75,000 tonnellate
Pietro, ti chiedo scusa se qualche volta, nel mio tentativo di edulcorare la vicenda Concordia al Giglio, ottengo l'effetto contrario e ti faccio inquietare e perfino indignare.
Tu, in realtà, hai mille ragioni per chiedere maggiori spiegazioni e dettagli sulla situazione in atto, come cittadino pensante prima di tutto e come mezzo gigliese con casa dei nonni e della tua infanzia proprio davanti a quel triste relitto di una ex grande nave da crociera.
Il fatto è che il destino ha voluto che quella grande tragedia si sia verificata proprio là davanti e c'era una probabilità su centomila che si verificasse proprio lì e che siano stati spesi quasi 500 milioni di dollari per almeno raddrizzare l'angosciante relitto.
Ora occorrono ancora molti altri soldi per concludere, speriamo positivamente, il progetto di rigalleggamento e trasporto ad una destinazione ancora non definita e bisogna moltiplicare la già grande pazienza e ragionevolezza che gigliesi e non hanno già ampiamente dimostrato di possedere fino ad oggi.
Saluti.
La Tua insistenza Attilio mi sta quasi convincendo che veramente la mia testardaggine a perseverare nell’avere un quadro completo della situazione in quel del Giglio e sotto la Concordia è legata “AL SODDISFACIMENTO DI UNA COMPRENSIBILE CURIOSITA”…. Per conoscere un segreto di stato, in Italia, bisogna avere la pazienza di attendere e attenderò che la nave venga allontanata.__ Nel frattempo invierò una richiesta ufficiale all’Osservatorio Regionale dei lavori (non subacquei) che “Osserva” solo i lavori sopracquei … forse !!!
Caro Pietro, Urs ha ancora una volta ragione.
Là sotto alla Concordia è assai presumibilmente un campo di battaglia.
Così come d'altra parte lo sono tutti i grandi cantieri terrestri e non opportunamente recintati e preclusi ad estranei non addetti ai lavori per ragione di tranquillità sicurezza e riservatezza operativa.
E allora, a parte il soddisfacimento di una comprensibile curiosità, quale contributo mai sia possibile dare al giusto e sollecito proseguimento dei lavori di rigalleggiamento e rimozione del grande relitto, che poi è la cosa essenziale che interessa davvero a tutti, la visione più o meno dettagliata di suddetto campo di battaglia subacqueo?
Assai più interessante, lo ripeto, almeno per me, è una conoscenza la più articolata possibile del metodo e della tecnica di rigalleggiamento e rimozione sui quali spero che Costa-T/M voglia puntualmente tenere informati sia noi frequentatori del blog-forum di GiglioNews che soprattutto gli abitanti del Giglio e dintorni e chiunque sia interessato.
Saluti.
Attilio, ma io non ho parlato di Cassoni, quale commento hai letto dei miei ultimi ???_ E il problema della “comunicazione” cosa c’entra con l’importanza e la priorità dei lavori in corso ?_ Fammi un piacere rileggiti meglio il comunicato #11 di ieri e, se vuoi, anche quello del giorno prima #9 e poi esprimi le tue osservazioni “nel merito”, come ha fatto, in parte, anche URS!!
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Sì, Pietro, il mare è molto limpido. Ero più volte all’isola, per fortuna sempre sopra il livello del mare… nella barca galleggiante. Era sempre sorprendente vedere una roccia subacquea al livello della chiglia. Un errore della navigazione? No, le rocce erano sempre a -5/-10 m, stimare le profondità all’occhio era quasi impossibile.
La dispersione dei raggi ottici dipende delle particelle in sospeso nell’acqua. Invece l’assorbimento è una proprietà fisica dell’acqua, della molecola H2O e quindi valido anche nell’acqua distillata.
Penso che non vogliono svegliare il can che dorme, adesso il fondale marino è probabilmente nella categoria “campo di battaglia”. Vedremo foto bellissime dopo la partenza della Concordia, dopo la pulizia finale…
Saluti
Urs
Pietro, Urs Klaeger ha ragione.
E' assai difficile avere informazioni video dettagliate sulle parti sommerse.
Anzi, ritengo che le operazioni di aggancio dei cassoni con catene sul lato destro, oltre tutto deformato, sarà più complicato del previsto.
E anche sul lato sinistro, che per molti mesi prima della rotazione di raddrizzamento ci siamo abituati a visionare alla luce del sole sia noi che gli addetti ai lavori, sarà assai più problematico operare.
Si consideri inoltre che i cassoni ancora da applicare e già stoccati nel porto di Livorno sono stati progettati e realizzati in diversi cantieri e fabbriche quando ancora non era ben chiaro lo stato effettivo della fiancata sommersa di destra.
Ciò lascia presupporre una qualche difficoltà aggiuntiva di congruità e compatibilità degli stessi cassoni rispetto alla struttura del relitto da far rigalleggiare.
Insomma, Pietro, ritengo che i problemi ancora da affrontare nei prossimi mesi per il rigalleggiamento e la rimozione della Concordia siano ancora tutti sul tappeto e francamente sono questi problemi più che una visione esauriente del sommerso a meritare attenzione.
Saluti.
La cristallinità delle acque del Giglio è una delle peculiarità del mare dell’Isola, ben conosciuta da chi la frequenta._ Credo URS che il problema della oscurità od opacità delle riprese subaccquee non sia la ragione della mancanza di foto o video del fondale sotto la Concordia da sottoporre alla pubblica visione._ Se ti capiterà di visitare l’Isola in estate potrai fari una nuotatina con la maschera e capire come dalla superificie del mare riesci a vedere “tranquillamente” fino a 25 m di profondità._ Maurizio Scholl potrebbe darci la sua opinione essendo un veterano del Giglio e un amante delle escursione subacquee.
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Pietro, anch’io vorrei vedere foto subacquee espressive, ma c’è un problema inevitabile, l’assorbimento della luce e la dispersione dei raggi ottici nell’acqua.
Fuori dell’acqua una foto mostra una catena e nel secondo piano una parte della nave; anche i non addetti ai lavori comprendono la situazione.
Sott'acqua a -30 m, con luce artificiale, soprattutto con le dimensioni enormi della Concordia, non c’è secondo piano. L’assorbimento e la dispersione riducono la visibilità non sola verticalmente, ma anche orizzontalmente.
Per verificare la posizione della catena, la foto è perfetta, per noi… comprendiamo niente.
Alla TV vediamo un siluro all’assalto e dietro tutto il sottomarino-preda…
…non è possibile vedere tutto, è soltanto cinema!
Alla T/M certamente fanno uno schema generale con tutte le foto prese, ma questo schema è fatto per i tecnici addetti, è probabilmente illeggibile per il comune mortale.
Saluti
Urs
Ill.mo URS, le tue osservazioni sono precise e come sempre pertinenti.__ Tutti i nostri commenti sono gratuiti ma, qualche volta, potrebbero essere considerati degni di più chiare risposte da parte di chi “governa” la comunicazione ( mi sono anche stancato dal sottolinearlo) e continuo a chiedermi il perché._ Perché il “pubblico” non può vedere immagini delle scafo sommerso, capire in che condizioni si trova adesso, oppure del fondale sul quale ci sono tanti “debris”, migliaia di grout bags, catene, cavi, fondazioni delle torrette, anchor bloks, residui delle perforazioni dei pozzi dove sono stati collocati i montanti delle piattaforme e via dicendo._ E’ forse una proprietà privata della T/M, è una disposizione del Ministero dell’Ambiente, è un problema di sicurezza nazionale ? Oppure un segreto industriale ? O cos’altro ? Ah, forse ho capito ……. Sono immagini vietate ai minori, chiedo scusa ai minori, intendevo dire ai “tecnici minorati e curiosi” come spesso mi capita di pensare di essere considerato Io stesso ogni volta che spendo tempo a leggere LE RELAZIONI SETTIMANALI !!
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Nel diagramma non vedo un solo lavoro in corso per alleggerire la Concordia. La discussione della riduzione del peso è gratuita, sono altri motivi per le rimozioni descritti.
Rimozione dei timoni >>>
- è molto difficile rimorchiare una nave con timoni bloccati fuori della posizione neutrale
- erano deformati nel naufragio?
- ricambio per la Costa Serena?
>>> sono visibile a Piombino, molo commerciale…
Remove P6 and P10 linkplates >>>
P6 e P10 sono i due cassoni alti del lato sinistro (P = port = babordo).
Linkplates sono pezzi di raccordo tra cassone e qualcosa (nave?), necessari probabilmente durante la rotazione.
Remove debris from seabed >>> la pulizia del fondale marino
Remove debris from Deck 3 passageway (STB)
La pulizia del passaggio esteriore, ponte 3, lato destro (STB = starbord = tribordo).
Da questo passaggio (adesso sott'acqua) i passeggeri entrano nelle scialuppe di salvataggio (se quelle sono utilizzabili…).
In posizione alta, il ponte 3 sarà alla linea di galleggiamento e il passaggio libero sarà probabilmente necessario per i lavori.
Saluti
Urs
Certo che non si possono raggiungere le migliaia di tonnellate di alleggerimento con la rimozione di sole lande e detriti, Pietro, ma se si considera il fumaiolo già rimosso, i timoni,le lamiere sconnesse e altri carichi vari da rimuovere all'interno e all'esterno, cosa che non si è potuta fare finora probabilmente anche per vincoli tecnico-giudiziari, insomma sommando le centinaia di tonnellate poi alla fine si possono raggiungere anche le migliaia e tutto fa per poter alleggerire quella mastodontica massa prima di provare a farla rigalleggiare.
Pe quanto riguarda le 30.000 tonnellate di carico aggiuntivo cui fai riferimento, Pietro, mi sembra davvero una cifra esagerata perché quello addossato alla nave per farla rigalleggiare (cassoni, catene, etc) non dovrebbe superare le 10.000 tonnellate.
A meno che tu nel calcolo non ci consideri anche la piattaforma d'appoggio e le strutture per la stabilizzazione ma queste appunto servono per l'appoggio e la stabilizzazione e non per il rigalleggiamento.
Saluti.
Caro Regolo, non c’è assolutamente niente da dire sul fatto che, nell'attesa di effettuare in primavera le operazioni definitive di rigalleggiamento, nel frattempo da parte di Costa-T/M si cerchi di alleggerire il più possibile il pesante relitto della Concordia._ Basta solo scriverlo sulle relazioni settimanali e non dichiararlo come “rimozioni linkplates (lande), debris (detriti ..?? che significa detriti ?)._ Pensi veramente, esimio Attilio, che si possa arrivare a 4-5 mila tonnellate di alleggerimento togliendo “linkplates e debris” ?_ A fronte di quelle 30.000 tns e più che saranno alla fine state applicate (e non è mia supposizione) addosso alla Concordia per farla diventare come un soprannaturale trimarano semigallegiante che spaventerà, se e quando sarà trascinato via, delfini e uomini !!
sinking of the concordia caught on camera hdtv x264 c4tv p
affondamento della concordia catturato dalla macchina fotografica hdtv x264 C4TV p
http://www.youtube.com/watch?v=4MtWxnRBVvg
Mah, Pietro.
Francamente non vedo cosa ci sia di "aum,aum,.." nel fatto che, nell'attesa di effettuare in primavera le operazioni definitive di rigalleggiamento, nel frattempo da parte di Costa-T/M si cerchi di alleggerire il più possibile il pesante relitto della Concordia specificandolo e dichiarandolo pubblicamente nel diagramma dei lavori.
Si rammenti che ogni 4-5 mila tonnellate di alleggerimento, anche se non è affatto facile, significherebbe a parità di spinta dei cassoni di zavorra guadagnare circa 1 mt di rigalleggiamento, il che potrebbe essere essenziale per quella criticissima operazione complessiva finale.
Saluti.
Leggo, con una certa ma moderata compiacenza che anche voi, ogni tanto, intervenite nel sottolineare la particolarità della comunicazione dei lavori sulla rimozione della Concordia attraverso le ridondanti relazioni settimanali che vengono sottoposte alla “pubblica” attenzione._ Noto altresì, leggendo il diagramma della tempistica che, oltre ai timoni anche altri smontaggi e rimozioni linkplates (lande) debris (detriti ..??) vengono effettuate …. Che si stia cercando, aum aum, di alleggerire la nave ?
C'è da notare che la rimozione del timone sinistro (PS) si e' allungata da 10 giorni ([url=http://giglionews.it/images/stories/allegati/rel_sett_osservatorio050114.pdf#page=24]Gantt 5/1/14[/url]) a 26 ([url=http://giglionews.it/images/stories/allegati/rel_sett_osservatorio190114.pdf#page=24]Gantt 19/1/14[/url]), mentre il destro e' passato da 10 giorni a 15. Forse si tratta di una cattiva descrizione del redattore del rapporto, ma e' in apparente contrasto con l'attività descritta giorno per giorno: 13/1 completata rimozione timoni; 14/1 preparazione trasferimento timoni. Il Gantt poi da trasferimento primo timone 1/21-22, mentre nel rapporto sarebbe avvenuto il 15/1.
Le discrepanze probabilmente indicano che le varie notizie sono compilate da fonti diverse, e almeno parte di esse non vengono controllate per accuratezza dal project manager del lavoro.
La [url=giglionews.it/images/stories/allegati/rel_sett_osservatorio190114.pdf#page=5]pagina sulle problematiche e rischi[/url], che dovrebbe essere la più importante per la condotta di un progetto, fa un po sorridere, in quanto non parla di alcun problema ne di rallentamenti (e ce ne sono) ed e' solo un riassunto di quanto fatto.
Il diagramma progressivo dei lavori nel cantiere Concordia (il cosiddetto diagramma di Gantt) di questa relazione settimanale di Costa-T/M per l'Osservatorio di Monitoraggio pubblicata da GiglioNews appare più articolato ed esauriente dei precedenti.
Forse i dubbi e le critiche espresse su questo giornale on-line hanno fatto bene.
Saluti.