La “macchina sanitaria” riprende giri: per le prestazioni sospese, sarà l'Asl a richiamare i cittadini
Per quelle da programmare si annunciano tempi più lunghi a causa del distanziamento sociale e delle sanificazione dei locali. Orari più ampi per prenotare
La “macchina” sanitaria si prepara a tornare a pieno regime, ovviamente con le difficoltà create dal Covid. Al nastro di partenza le prestazioni sospese dall'inizio dell'emergenza. L'Asl ricorda che i cittadini non devono né telefonare né fare altro: verranno richiamati telefonicamente dagli operatori Asl e la prestazione verrà di nuovo messa in calendario.
Dalle attività sospese a quelle da programmare. Il distanziamento sociale e le precauzioni necessarie, non renderanno possibili i ritmi pre Covid. Le sale di attesa, ad esempio, sono state pensate per ospitare i pazienti di più ambulatori: oggi la presenza contemporanea di più persone non sarà più possibile. Quindi tempi più lunghi per evitare code e per consentire ai pazienti di entrare in ambulatorio senza attese e quindi senza contatti tra loro. Dovranno essere poi indossati tutti i dispositivi di protezione. Alcune attività, più complesse di altre, richiederanno poi la sanificazione dell'ambiente dopo ogni prestazione e anche questa ineludibile attività contribuirà ad allungare i tempi.
Per le prenotazioni ci sarà un “ritorno” delle farmacie ma, si prevede, non prima di alcuni giorni. Dove e per cosa possibile, come ad esempio le prenotazioni per i prelievi di sangue, le farmacie di Arezzo dovrebbe essere le prime a garantire di nuovo questo servizio.
Infine le prenotazioni telefoniche che oggi sono le uniche possibili e che hanno anch'esse a che fare con le prescrizioni sui luoghi di lavoro. I centralini di risposta devono rispettare il distanziamento e quindi non è oggi possibile la compresenza dello stesso numero di operatori del periodo pre covid. L'Asl si sta quindi organizzando per allungare gli orari di risposta che fino ad ora sono stati dalle 8 alle 16. Arezzo ha già esteso dalle 7.45 alle 17.30. E l'invito ai cittadini, ovviamente nei limiti delle loro possibilità, è di utilizzare le fasce orarie meno affollate e cioè quelle del pomeriggio.
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