Mentre risulta facile scrivere celandosi dietro il nome del “Comitato Spontaneo”, risulta difficile rispondere in modo da non cadere nel trabocchetto della sterile polemica che si tenta continuamente di innescare, per cui, onde evitare di ingenerare disinformazione tengo a precisare che per quanto riguarda la realizzazione dei posteggi a pagamento a Campese, nella via della Torre, ciò si è combinato con l’esigenza di agevolare il traffico da e per l’ area di alaggio dei natanti sita in prossimità della torre; a tale scopo sono stati anche rimossi i cassonetti posti a metà della stessa via, in quanto il camion per il loro svuotamento era costretto a percorrere tutto il tratto di via della torre in retro marcia, bloccando il traffico per molto tempo, e mettendo anche a rischio la pubblica incolumità, anche in considerazione dei veicoli che, spesso con carrello a carico, rimanevano chiusi.
Sono quindi state riservate delle opportune aree di scambio, ove due veicoli diretti in direzioni opposte si possano facilmente alternare;
per la predisposizione di tali aree non solo non vi sono state interferenze di qualsiasi natura, le cui illazioni appaiono insensate e di bassa lega, ma sono state predisposte nelle posizioni più opportune, tant'è, che utilizzando appunto il cancello secondario dell'Hotel Campese, che comunque doveva rimanere libero, si è recuperato 2 posti auto che altrimenti sarebbero stati sacrificati qualche metro più avanti; non solo, si è dato l'opportunità anche ai proprietari frontisti di usufruire dello spazio per l'entrata e l'uscita dei veicoli dalle loro proprietà. Tengo a precisare che le gigantesche X come da voi definite sono il segno distintivo individuato dal Codice della Strada sia per i passi carrabili che per eventuali divieti di sosta e fermata sulla carreggiata (segnaletica orizzontale), tant'è che sono corredate dalla figura del Codice della Strada indicante il Divieto di Sosta e di Fermata (segnaletica verticale) posta al centro di dette X.
GALLI Roberto - Comandante la Polizia Municipale
Roberto Galli
Autore: Roberto Galli
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