Roma: "La Concordia deve andare a Piombino"

La Delibera Consiglio dei Ministri dell’11 marzo 2013 non può essere considerata “cartastraccia”

In questi giorni, sono molte le notizie che riguardano il porto che dovrebbe ricevere il relitto della COSTA CONCORDIA. Le ipotesi sono moltissime, all’estero: Marsiglia, Izmir in Turchia, un porto della Gran Bretagna, uno della Norvegia ed un paio in Cina; in Italia: PIOMBINO, GENOVA, CIVITAVECCHIA, PALERMO, GIOIA TAURO e TARANTO.

angelo roma toremar isola del giglio giglionewsIl sottoscritto si è occupato della Concordia sin dalla notte della tragedia, quand’era Presidente della Toremar (il proprio traghetto Aeglium, ha portato in salvo ottanta passeggeri); ed ancora, allo stato, per motivi professionali.

Francamente, oggi, non riesce a capire com’è possibile disattendere una delibera del consiglio dei ministri d’appena un anno fa’, che così prevedeva: La nave Costa Concordia, naufragata al largo dell'isola del Giglio, secondo le norme Ue (regolamento 1013/2006/Ce) è un "rifiuto" e pertanto va portata nel sito più vicino per essere bonificata e smaltita.

Si rende conto che il “va portata nel sito più vicino”, può dare motivo di varie interpretazioni, ma la delibera alla fine dice: Il Commissario delegato per l'emergenza ambientale, in relazione al naufragio della nave da crociera Costa Concordia, nel territorio del Comune dell'Isola del Giglio, è autorizzato, previa verifica della fattibilità e della convenienza dell'operazione in accordo con i Ministri dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare e delle infrastrutture e dei trasporti, ad adottare tutti i provvedimenti necessari a consentire il trasporto della nave da crociera Costa Concordia presso il porto di Piombino per lo smantellamento, in raccordo con i Ministeri interessati ed utilizzando le risorse già stanziate ed effettivamente disponibili.

E’ certo che l’installazione dei cassoni non finirà prima di Agosto, e poiché il porto toscano: 1) rientrerà nel tetto stabilito dal club delle assicurazioni, per la copertura delle spese di demolizione, cioè 100 milioni; 2) a Settembre avrà, sicuramente, il nuovo canale d’accesso a meno 20 metri;

il relitto, senza una nuova delibera del consiglio dei ministri, DOVREBBE essere rimorchiato a Piombino.