Rumori dal cantiere ex Concordia: turisti in fuga
Il rumore di fondo proveniente dal cantiere per la rimozione della Concordia è una costante con cui negli ultimi 3 anni i gigliesi hanno purtroppo imparato a convivere. Una fastidio tollerato a patto di far presto e portar via quella nave. Adesso che però la nave è stata rimossa, è più difficile accettare i rumori dei generatori e della gru a bordo della Micoperi 30. Il Giglio sta bene, il suo mare pure, le acque sono splendenti ma i lavori rumorosi per il ripristino dei fondali infastidiscono alcuni gigliesi ma soprattutto alcuni turisti in cerca di tranquillità.
Il problema lo ha fatto presente la signora Marja Bouts, proprietaria di appartamenti da affittare a Giglio Porto, che ha sollevato il problema dopo che alcuni ospiti hanno anticipato la partenza di circa 9 giorni. «Molti dei nostri villeggianti - scrive in una lettera inviata al sindaco Sergio Ortelli – non sono venuti al Giglio per tre anni. Adesso che sono tornati in cerca di pace e tranquillità se ne vanno anticipando la loro partenza e facendoci perdere dei soldi a causa dell’inquinamento acustico».
Una prenotazione di tre settimane annullata dopo poco con una perdita di oltre 1.000 euro che - dice Marja che ha scritto anche al patron di Micoperi Silvio Bartolotti - «potrebbero diventare 20.000 se la cosa si ripetesse, perché gli ospiti di un certo livello non accettano un tale impatto acustico e visivo». La signora fa presente che chi ritorna al Giglio adesso, dopo la partenza della Concordia, lo fa perché cerca quello che l’isola ha sempre offerto, «un ambiente dove trovare pace e riposo». I rumori dei cantieri post Concordia questo riposo non lo concilierebbero anzi renderebbero impossibile il godimento delle terrazze degli appartamenti proprio a causa del rumore. La donna si chiede e chiede al Comune perché le operazioni siano iniziate proprio a fine aprile, quando la stagione estiva inizia e non magari a settembre quando sta volgendo al termine.
Racconta infine di essere venuta al Giglio tanti anni fa e di aver fatto degli investimenti importanti che potrebbero essere compromessi, prima dalla Concordia e adesso dal post Concordia. «Sono stati anni difficili – spiega – i nostri turisti a differenza di chi veniva per la curiosità della Concordia non sono venuti più. Adesso vogliono tornare perché pensano che sia tornato il paradiso ma così si accorgeranno che non è. Troveranno solo rumore, e se andassero via? Quante perdite avremmo?».
La risposta del Sindaco Ortelli - «Parlerò con la ditta – ha detto il primo cittadino gigliese – per cercare di arrivare a una soluzione che permetta agli ospiti di godere della vacanza in tranquillità e alla ditta di lavorare». Il sindaco ha anche spiegato di non avere alcun potere per posticipare i lavori non essendo lui a dettare i tempi.
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