La stagione turistica sta per finire ed anche il servizio del 118 probabilmente andrà a terminare o quasi, un servizio che ha funzionato fin dalla sua nascita. Quest’anno gli interventi di emergenza più o meno gravi (per fortuna meno gravi) sono stati più di duecento, quello che preoccupa e spero preoccupi anche l’amministrazione comunale, è il periodo invernale ormai sappiamo tutti che il popolo Giglese sta invecchiando sempre di più, inoltre ci sono molte persone malate con patologie più o meno preoccupanti.

La Misericordia, oltre ai consueti servizi, da qualche mese (ed in particolare durante la stagione turistica appena trascorsa) ha dovuto svolgere un compito legato alla nuova organizzazione dei servizi sanitari ospedalieri. Come è noto, le degenze in ospedale sono ormai sempre più ridotte a pochi giorni, secondo il moderno concetto di "intensità di cura". I malati, precocemente dimessi, dovrebbero trovare il resto dell’assistenza presso il proprio domicilio grazie ad un'equipe che al Giglio non esiste.

Per questo la Misericordia si è vista più volte impegnata in trasporti dagli ospedali alle strutture sanitarie del continente attrezzate per la lungo degenza per il proseguimento delle cure necessarie. Oppure in molti altri casi a malati che, una volta dimessi, sono potuti tornare al Giglio, ma a cui rimanevano ancora accertamenti specialistici da effettuare, la Misericordia ha dovuto garantire un servizio di trasporti sanitari sempre più faticoso ed impegnativo.

Inoltre, senza entrare nello specifico, dobbiamo registrare anche dei casi d’anziani malati con gravi patologie i quali, loro malgrado, sono costretti a vivere al limite della decenza e questo non ci fa davvero onore.

Modesti Giuseppe