Una due giorni da ricordare, quella appena trascorsa sabato 4 e domenica 5 ottobre, per il Coro dei Minatori. Abbiamo fatto parte di una delegazione del comune di Santa Fiora che si è recata in Friuli Venezia Giulia, nel comune di Pozzuolo del Friuli alle porte di Udine, per rinnovare e dare una prospettiva futura al gemellaggio che, da circa venticinque anni, esiste tra i due comuni.
Erano presenti per il comune di Santa Fiora l'assessore alla cultura Serena Balducci e il sindaco Federico Balocchi, ben conosciuto al Giglio in quanto marito di Irene Andolfi, la figlia di Giovanni. L'accoglienza ricevuta è stata veramente meravigliosa sia da parte delle istituzioni locali, sindaco e intera giunta in primis, sia da parte della popolazione tutta.
Ma c'è una cosa che mi preme sottolineare e che ha reso questa esperienza diversa e per certi versi unica, rispetto alle tante vissute andando a suonare nei posti più svariati in giro per l'Italia. È presente in quel comune, ormai da molti anni, un centro di accoglienza e promozione culturale intitolato a padre Ernesto Balducci, nativo di Santa Fiora e lì sepolto. Da qui l'origine del gemellaggio tra i due comuni.
Toccare con mano e vedere con i propri occhi un'esperienza di umanità e solidarietà alla quale si può dire l'intero paese contribuisce è stato veramente una cosa che ci ha fatto ripartire arricchiti sotto ogni punto di vista. Davvero e sopratutto in tempi come questi, dove tutti i giorni ci viene mostrato come per coloro che sono "gli ultimi della terra" non c'è nessuna pietà, ma anzi vedono continuamente aumentare le loro sofferenze. Nella totale indifferenza o addirittura con la complicità di un certo tipo di politica becera e spietata che ha continuamente bisogno di inventarsi nemici per mantenere e accrescere il proprio consenso.
Un'esperienza che ci porteremo dentro e un grazie ancora a tutta quella gente meravigliosa per l'accoglienza ricevuta. Naturalmente, non è mancata da parte del Coro l'esecuzione di un concerto nella serata di sabato, nella sala convegni del centro, molto sentito e partecipato e che ha avuto un notevole successo. Anche se, per svariati motivi, erano assenti ben cinque componenti del Coro stesso. Con una scaletta dei brani appositamente studiata tenendo conto del luogo in cui eravamo. Domenica mattina cerimonia ufficiale presso la sala consiliare del comune. Poi dopo un pranzo anche quello gentilmente offerto dall'amministrazione comunale di Pozzuolo, il ritorno a casa. Sicuramente consapevoli di aver vissuto, come dicevo sopra, un'esperienza umana e di solidarietà che sarà difficile da dimenticare.
Angelo Stefanini
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