ABBATTIMENTI SOSPESI MA MUFLONI ANCORA IN PERICOLO
I MUFLONI NON SONO ANCORA IN SALVO
Isola del Giglio, 27 novembre 2021: ringraziamo anzitutto Alessio Guarnieri, Silvia Facheris e tutti gli amici isolani che hanno organizzato e partecipato al corteo col quale abbiamo manifestato la volontà che i nostri mufloni vengano protetti, come anche il Fico degli Ottentotti, che anch’esso fa parte del nostro variopinto ed unico “scoglio”. La sentita e tranquilla manifestazione si è conclusa cantando, verso il Promontorio del Franco, “sono Gigliese e canto”, canzone di Cecchino, il babbo di Aldo Aldi. Dopo poco, abbiamo ricevuto l’annuncio dell’Onorevole Michela Vittoria Brambilla che ci riferiva del suo recente incontro informale col presidente dell’Ente Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano, Giampiero Sammuri, riguardo al futuro dei mufloni del Giglio. L’accordo ufficioso prevederebbe la sospensione temporanea degli abbattimenti e la traslocazione dei mufloni superstiti, quindi l’eradicazione di fatto continuerà (vedi comunicato dell’ente parco).
GLI OBBLIGHI LEGALI DEL PARCO VERSO L’UE
Sebbene questa notizia ufficiosa rappresenti un positivo sviluppo, non possiamo abbassare la guardia. Accordi ufficiosi non sono sufficienti a garantire che l’Ente Parco riveda gli obiettivi del progetto Life LetsGoGiglio. L’eradicazione del muflone gigliese tramite anche l’abbattimento, rappresenta infatti un obbligo legale e contrattuale dell’Ente Parco nei confronti del Ministero della Transizione Ecologica e della Commissione Europea che co-finanziano il progetto LIFE per un totale di circa 1.6 milioni di euro (dei quali circa 380.000 sono destinati all’eradicazione del muflone dall’isola). L’unica garanzia può essere data dalla revisione delle azioni e degli obiettivi del progetto Life LetsGoGiglio, previa l’approvazione del Ministero e della Commissione Europea. L’obbiettivo per noi è sempre stato e continuerà ad essere la preservazione del muflone sull’Isola, nel Promontorio del Franco e la sua traslocazione solo ed esclusivamente quando la popolazione supererà il numero massimo stabilito da esperti indipendenti in base a studi condotti al Giglio, fino ad ora ignorati dall’Ente Parco nonostante gli appelli degli scienziati (tra cui l’Ordine Nazionale dei Biologi).
STORIA E CULTURA
Se le premesse scientifiche del progetto Life LetsGoGiglio sono altamente discutibili, la dimensione storico-culturale e paesaggistica del muflone al Giglio è stata del tutto ignorata. Ad oggi, inoltre, l’Ente Parco non ha mai consultato la popolazione dell’isola in relazione al progetto Life LetsGoGiglio nonostante questo sia previsto dalla Convenzione di Aarhus e stipulato nel progetto LetsGoGiglio. Gli obbiettivi scientifici risultano altamente discutibili ed infondati poiché manca l’evidenza di un impatto negativo del muflone sulle biocenosi dell’isola, necessario ed indispensabile per avviare un’azione di eradicazione. È inaccettabile che fondi pubblici ed Europei destinati alla preservazione della biodiversità vengano utilizzati per estinguere una specie animale che non ha mai causato ingenti danni, né all’ambiente né all’economia locale, senza neppure coinvolgere gli abitanti del luogo. I mufloni del Giglio infatti, continuano ad essere un nucleo importante sia dal punto di vista conservazionistico che genetico, oltre che costituire un’attrattiva turistica. Rappresentano inoltre un patrimonio culturale, paesaggistico ed affettivo insostituibile per gli isolani e gli amatori del Giglio. Un bene da custodire e non da traslocare.
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