A proposito del dibattito in atto da diverso tempo sullo spostamento dei traghetti a Talamone o comunque più in generale sulla creazione di uno scalo commerciale alternativo a Porto Santo Stefano, ci sembra opportuno pubblicare le carte attualmente disponibili sulla questione estrapolate dai siti web della Regione Toscana e del Comune di Orbetello competente territorialmente per la frazione di Talamone.
Innanzitutto la tavola D del PIT della Regione Toscana che contiene una cartina con le tipologie di porti previsti per la nostra Regione (VISUALIZZA CARTINA PIT). Poi un estratto della relazione al progetto di Porto Turistico di Talamone predisposto dal Comune di Orbetello (VISUALIZZA ESTRATTO) con una presentazione di Studio delle Alternative al Piano Regolatore Portuale di Orbetello (VISUALIZZA PRESENTAZIONE).
Detto questo, occorre aggiungere una nota a margine che non può mancare in una seria discussione sull'argomento: il Comune di Orbetello ha espresso una netta contrarietà a qualsiasi forma di scalo traghetti a Talamone o nelle immediate vicinanze ponendo una questione di sovranità sul proprio territorio; netta contrarietà che penalizza fortemente l'avvio di qualsiasi dibattito in merito anche se formalmente non lo impedisce. Forse la leva su cui far forza dovrebbe essere quella di evitare per il momento gli amministratori comunali e far comprendere alle popolazioni interessate (che attualmente guardano solo alla diportistica) le potenzialità ed i ritorni economici della presenza sul proprio territorio di uno scalo commerciale.
Ci permettiamo di rivolgere agli amministratori isolani (sia di maggioranza che di minoranza) un appello proveniente inoltre dalla maggior parte dei nostri lettori: nessuno vuole entrare nel merito delle questioni tecnico-politiche e sulla realizzabilità o meno di uno scalo traghetti a Talamone (alternativo, provvisorio o definitivo), quello che risulta evidente è che in ogni caso la realizzazione ex-novo di qualsiasi infrastruttura richiederà tempi decisionali, progettuali e realizzativi a dir poco "biblici". E' giusto comunque, se se ne ravvisa la necessità, partire senza però perdere di vista Porto Santo Stefano che nel frattempo potrebbe essere reso più funzionale alle necessità isolane con tempi che potrebbero essere decisamente inferiori.
E' giusto quindi pensare al lontano futuro ma non bisogna mai perdere di vista il presente e l'immediato futuro che ci vedrà comunque gravitare, volenti o nolenti, sullo scalo commerciale dell'Argentario!
SCALO ALTERNATIVO A TALAMONE: LE CARTE
Autore: Giorgio Fanciulli
4 Commenti
il comune di monte argentario sta mettendo in atto tutte le leggi comunali e divieti che sono a disposizione a ogni comune nel proprio territorio per cercare di fare un danno economico al giglio e ci riuscirà .sta adesso al nostro comune applicare le leggi comunali del giglio nei loro riguardi.tanto ci tocca sempre s'stefano per sempre. Noi abbiamo bisogno del loro territorio e anche loro del nostro.
Nel merito aggiungo che, rispetto a quanto detto ed ai motivi contenuti nei vari interventi, c'è da dire che il “mondo” si muove: ad aprile ci sono le elezioni comunali ad Orbetello e, può darsi, che la nuova amministrazione che vincerà le elezioni potrebbe fare dietro front sulla progetto del porto turistico, valutate tutte le circostanze, compresa la possibilità di creare lavoro alle diverse attività a terra, compresa l'attività di rimessaggio dei natanti, previa “integrazione” ai “ progetti” approvati..
Quanto ai tempi “biblici” cui si fa cenno nel comunicato, si fa rilevare che esiste da tempo la possibilità di effettuare le cd. CONFERENZE DI SERVIZI che sono istituti chiave della semplificazione amministrativa,, con l'abbattimento notevole della tempistica della burocrazia, favorendo l'intervento di accordi tra le amministrazioni pubbliche, in tempi celeri .
Per fare un esempio, visto che è da queste parti, il porto turistico di Marina di Grosseto è stato concepito e realizzato nel giro di pochissimi anni (altro che tempi biblici) è stata utilizzato l'istituto della Conferenza di Servizi . Quello che a noi ci interessa è qualcosa di molto meno di un porto turistico, sia in termini progettuali che di costi e di impatto ambientale.
E' evidente che se le iniziative, in questa materia, non vengono prese dagli amministratori comunali chi lo dovrebbe fare, ovviamente con la condivisione di tutti,, ma se non si inizia mai, tutto resterà com'è.
Quindi, signor Sindaco facciamo almeno un tentativo serio e determinato (che non costa niente) con Regione e Provincia e Comune di Orbetello (dopo le elezioni del prossimo maggio) perchè – ripeto – volere è potere, altrimenti che ci sta a fare?
nel consiglio comunale dello scorso 5 dicembre, all' unanimità, è stata votata una delibera che racchiude in se sia le necessità odierne che quelle che potrebbero riguardare il futuro dando a Sindaco e Giunta il mandato per operare su questi fronti. Il presente è fondamentale e dipende anche dall' amministrazione di Monte Argentario, che per il momento non mi sembra aver recepito nessuna delle richieste fatte, ma se la "politica" non si occupa un pochino seriamente anche del futuro, a forza dell' eterno presente, in nome della politica del fare subito, non andiamo da nessuna parte. Saremo sempre fuori dai piani e dalle carte e eterni abbaraccati. Ricordo che la delibera, dopo l' elenco delle richieste, stabiliva anche:
• di dare mandato al Sindaco e alla Giunta del comune di isola del Giglio, qualora l’ azione intrapresa non ottenesse efficacia alcuna, di intraprendere tutte le iniziative necessarie per individuare un punto di attracco alternativo, adeguato alle esigenze logistiche di Giglio e Giannutri, anche all’ interno dell’ area portuale di Porto S. Stefano.
Tra le varie richieste, figurava anche quella di svolgere un consiglio comunale all' Argentario per valutare le esigenze del Giglio (il consiglio non c'è ancora stato, ne hanno svolto un altro, discutendo solo una mozione presentata dalla loro minoranza).
Questo per dire che "sul presente" il Giglio si è mosso, ma mi sembra che non sia stato minimamente ascoltato.
Non penso sia giusto abbandonare l' Argentario, ma crearsi una alternativa si, specialmente alla luce dei prossimi cambiamenti che si avranno in terra-ferma. Una cosa non esclude l' altra e nemmeno la possibilità di migliorare la logistica a Porto S. Stefano.
Guardando la foto aerea collegata al link
" VISUALIZZA PRESENTAZIONE", si vede benissimo la banchina di attracco di TALAMONACCIO, che al momento viene usata dai pontoni Sales, seguendo il prolungamento del braccio del molo sopraflutto, e potete notare che la zona è molto al di fuori di ogni contesto riguardante intralci al nuovo porto turistico di Talamone!!!!
Inoltre si trova VICINISSIMA ALLA STAZIONCINA DEI TRENI e più vicina all'Aurelia per cui, sarebbe proprio un attracco per i traghetti indovinato....
Saluti paip.......
Comunque sia, il fatto dello scalo commerciale a Talamone credo sia sempre esistito, infatti, a riprova di ciò, leggendo l'articolo di Brothel, anche la zattera Gabriele RUM Comandata dal FAMOSO Lupo di Mare Meino, faceva viaggi commerciali per il Giglio trasportando ogni genere di mercanzia dai laterizi,bibite,cemento,benzina,autoveicoli,bestie vive...ecc.ecc.......