Ho riflettuto molto in questi ultimi tempi, anche grazie alle polemiche sullo scalo di Porto Santo Stefano, alle possibilità alternative che mi venivano offerte, sentendo qua e là le opinioni di alcuni intraprendenti gigliesi, sulla delocalizzazione dello scalo marittimo del Valle in altro sito che non sia il Comune di Monte Argentario. Per chi non ha seguito le vicende e non conosce nel dettaglio i particolari si tratta dell’ipotesi di trasferire i traghetti, con le biglietterie e tutta la logistica che ne consegue, nel Comune di Orbetello, ovvero a Talamone o meglio ancora nella zona chiamata “talamonaccio”, area abbastanza idonea ad un nuovo insediamento per lo sbarco dei traghetti.
Nel recente incontro che si è tenuto in Regione alla presenza dell’Assessore Regionale Luca Ceccobao, ed i suoi dirigenti, c’è stato modo di parlare anche di questo problema. In particolare l’Assessore al Porto Giovanni Rossi ha chiesto se questo spostamento potrà divenire una realtà per il nostro Comune. Non tutti sanno che la legge prescrive che per insediare un nuovo scalo marittimo per il trasporto pubblico locale è necessario che il sito abbia le caratteristiche di “Porto Commerciale” (nel caso specifico di Interesse Regionale o Nazionale).
Ad oggi invece, così come prevede il Masterplan del PIT Regione Toscana, il porto di Talamone e tutto il territorio limitrofo è classificato come Porto Turistico e quindi, in questo modo, non esiste nessuna possibilità per noi.
Si chiude quindi questa annosa querelle, una volta per tutte ... purtroppo!
Per i dettagli dell’incontro che si è tenuto tra il Sindaco, alcuni componenti della Giunta, l’Assessore Ceccobao ed il Presidente Marras, farò un breve resoconto nei prossimi giorni.
SCALO MARITTIMO: TALAMONE RIMARRA’ UN’UTOPIA
Autore: Sergio Ortelli, Sindaco del Comune di Isola del Giglio
6 Commenti
Caro Loris per quanto mi ricordo le navi non erano in rada a Talamone ma regolarmente attraccate al molo ciao Gabriello
Non so se è un'operazione possibile ma, d'impulso, mi viene da pensare: non si può mettere in servizio delle navi veloci che fanno scalo a Marina di Grosseto e a Civitavecchia o qualche porto "già" commerciale lungo la costa? Oppure, non si potrebbe valutare la possibilità di sostituire le navi agli elicotteri da carico? Potrebbe essere un'alternativa che oltre a risolvere il problema di P.S.Stefano, avvicinerebbe l'Isola a Grosseto e/o a Roma.
Sicuramente i costi saranno maggiori ma i benefici?
Saluti a tutti.
Da aggiungere che a Talamone caricava la zattera di Rum Giuseppe per il Giglio trasportando ogni sorta di merce, ma il discorso della Sipe Nobel riguardava TALAMONACCIO ovvero un banchina dove attraccavano i mezzi che allibavano la nave ovvero mezzi più piccoli che a viaggio scaricavano la nave ferma in rada all'ancora.
Tanto si doveva per ulteriore informazione.
Paip
Caro Gabriello, ciao, è giusta la tua curiosità quindi anch'io credo bisogna insistere su questo fatto però,se non mi sbaglio, mi pare che le navi che scaricavano per la Sipe Nobel di Orbetello non attraccassero al molo ma venivano allibate fuori in rada per cui non esisteva lo scalo commerciale. Comunque sia, non credo sia un motivo valido per escludere una linea che, per quanto concerne S.Stefano come capolinea, prevedeva come scalo per le Convenzioni, "il punto cospicuo più vicino alla terra ferma" .
Sono stato a Talamonaccio, praticamente al di fuori di ogni ostacolo per Talamone porto perchè si trova dalla porte opposta della rada verso Sud, e devo dire la verità, a parte il basso fondo, mezza banchina esiste già, quindi andando a vedere, credo che con poch fondi si potrebbe ottenere uno scalo COmmerciale adatto alle nostre esigenze.
Poi, se non si può fare, secondo me ripeto, la soluzione è LA BANCHINA TOSCANA a Porto s stefano, ottimo sito in tutti i sensi, parcheggi,spazio, isolamento dal centro trafficato e opportunità di accesso tramite strada ex ferrovia(galleria) già usata al tempo della linea con la Corsica dalle Compagnie MOY e CORSICAFERRY. Darebbe l'accesso agli imbarchi solo in entrata, quindi, per chi deve imbarcarsi per il Giglio, dopo il Pozzarello, prenderebbe la deviazione a destra e percorrendo tale strada e galleria finale, sbucherebbe sul piazzale d'imbarco .
Meglio di così!!!!
Portare a conoscenza tale fatto al Min. Matteoli credo sia almeno un prova...........ALMENO CI ABBIAMO PROVATO!!!!!!!
Saluti a tutti indistintamente
paip
Per pura curiosita' ma allora le navi da carico che c'erano sempre a Talamone per gli esplosivi da caricare/ scaricare per la Sipe Nobel di Orbetello come utilizzavano tale Porto ? Turistico o commerciale?io credo che si debba insistere su tale scalo in tutti i modi possibili, non si conosce bene il Ministro per le infrastrutture Matteoli?Che ci dia una mano.E intanto continua la presa per i fondelli dei Gigliesi.Risentite cosa dice di noi l'amico Ing.Cerulli nell'ultimo Consiglio Comunale.E mi sembra di percepire nell'articolo del Sindaco una nota di liberazione su un nervo molto scoperto.
Gabriello Galli
Sergio, esclusa la possibilità di dirottare su Talamone, non rimane altro che spostare i traghetti alla banchina Toscana costruendo un pontile per due attracchi.Poi, per ciò che concerne parcheggi, biglietterie e quanto necessita credo non vi siano problemi. La zona ottimale per questo tipo di traffico usufruendo della strada collegata alla galleria per quelli che imbarcano, mentre per quelli che devono lasciare P.S.Stefano, la strada è la stessa di adesso cioè la salita di cachino.
Saluti a tutti paip