''Tozzi dice di non aver dimenticato le promesse, e che la responsabilità della fase di stallo del Piano Pluriennale economico e sociale del Parco dell’Arcipelago ricade sulla Comunità del Parco: mostra di dimenticare, però, che, quando quelle promesse sono state fatte (inizio estate 2008) e fino a neanche due mesi fa, la Comunità del Parco era guidata dal “suo” amico D’Errico e composta da “suoi” colleghi di schieramento.
Ruggero Barbetti guida una Comunità del Parco composta oggi come allora sulla base della democratica scelta degli elettori dell’Elba e del Giglio alla scorsa tornata elettorale di primavera, e giunge quindi ben dopo le certezze espresse da Tozzi sulla mancanza di problemi nella concertazione degli atti da parte del Direttivo capitanato da D’Errico, che avrebbe dovuto portare alla stesura definitiva del PPES per l’autunno 2008. Quando ci si prende un impegno, troppo facile fare scaricabarile aspettando che siano cambiate le carte in tavola. E Tozzi aveva preso un impegno nei confronti del Consiglio regionale sostenendo appunto che tutto il lavoro era condiviso, e che i tempi sarebbero stati brevi.
Mi viene da pensare, ed ecco perché “ho osato” chiedere le dimissioni di Tozzi, che le tesi da lui sostenute e garantite non fossero e non siano condivise dalle popolazioni locali interessate e dalla Comunità di Parco che li rappresenta, un anno fa come oggi, anche a colori invertiti, ma che fossero piuttosto le tesi di quell’ambientalismo ingessante che oggi fa una levata di scudi a difendere le sue scelte sopra la testa della gente del Giglio, di Giannutri, dell’Elba e di tutto l’arcipelago.
Levata di scudi in cui si erge la monumentale voce dell’ex deputato Moschini, protagonista della storia dei Parchi italiani, incredibilmente silenzioso però l’anno scorso, quando c’era da sollecitare D’Errico e i suoi compagni, per evitare di creare quel ritardo a cui oggi l’attuale Comunità del Parco e il suo Presidente Barbetti sono chiamati a porre rimedio.
La mia speranza è che, al di là degli attacchi che ho ricevuto per il mio intervento, in cui la richiesta di dimissioni era senza dubbio provocatoria (anche perché neanche nei miei sogni migliori pensavo che l’affabile Tozzi le avrebbe realmente rassegnate), questo ritorno sull’argomento serva a sollecitare l’iter di quegli adempimenti del Piano del Parco, come il PPES, su cui il Presidente dell’Ente si era impegnato come garante, ottenendo così il voto favorevole del Consiglio regionale (compreso il mio), adempimenti senza i quali non può essere apportato quello sviluppo economico e sociale delle comunità dell’arcipelago che è tra le ragioni costitutive del Parco.
Tozzi e Legambiente stiano tranquilli, mi rivolgo anche ai Comuni amministrati dal centro destra, solo che quelli, al contrario del Presidentissimo, non avevano preso impegni e speso la propria parola un anno e mezzo fa (anche perché sono stati eletti ben dopo).''
Andrea Agresti
Vicepresidente della Commissione regionale Territorio e Ambiente
''SE IO SBAGLIO MIRA, QUALCUN'ALTRO HA SBAGLIATO SCELTE''
Autore: di Andrea Agresti
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