"Senti Oh" e "Nantropo" premiati al "Mondial des Vins Extrêmes"
Due vini gigliesi, dell'Azienda Agricola La Fontuccia di Giovanni e Simone Rossi, sono stati premiati al concorso "Mondial des Vins Extrêmes" 2017. In particolare il vino dolce "Nantropo" ha ricevuto il Premio Eccellenza Cervim 2017, il Premio Cervim Piccole Isole 2017 e la Grande Medaglia d'Oro nella categoria 8 dei Vini Dolci mentre il vino bianco "Senti Oh - Caperrosso" si è aggiudicato la Medaglia d'Oro nella Categoria 1 dei Vini Bianchi Tranquilli.
VEDI LISTA COMPLETA DEI VINI PREMIATIIl Mondial des Vins Extrêmes, organizzato dal Cervim, con il patrocinio dell’OIV (Organisation Internationale de la Vigne et du Vin) e la relativa autorizzazione del Ministero alle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, è l’unica manifestazione enologica mondiale specificamente dedicata ai vini prodotti in zone caratterizzate da viticolture eroiche. Il concorso seleziona i migliori vini frutto della viticoltura estrema con la finalità di promuovere e salvaguardare le produzioni di piccole aree vitivinicole che si caratterizzano per storia, tradizione e unicità, di grande valore ambientale e paesaggistico dove si coltivano soprattutto vitigni autoctoni. Si tratta di autentiche "isole della biodiversità viticola" che, però, corrono il rischio di scomparire a causa degli alti costi di produzione e realizzazione dei vigneti (la coltivazione e la realizzazione di un vigneto in queste zone costa dieci volte di più di un vigneto in pianura). Il Concorso, per 23 edizioni, denominato "Concorso Internazionale Vini di Montagna", ha visto crescere negli anni l’interesse da parte delle aziende, la media dei vini iscritti, infatti, negli ultimi anni ha superato i 600, provenienti da oltre una decina di Paesi, tra cui anche alcune novità assolute quali Armenia, Georgia, Kazakistan, Libano e Turchia.
I vini ammessi
Per selezionare i vini, degustatori esperti, quali tecnici (enologi), esperti degustatori e giornalisti di settore provenienti da tutto il mondo, si sono riuniti in commissioni composte da 5 degustatori ciascuna, che tramite un apposito sistema informatico, utilizzato per la prima volta in Italia, proprio al concorso Cervim, hanno valutato i diversi vini, suddivisi in 9 diverse categorie, esprimendo un giudizio, dapprima singolo in base al colore, la limpidezza, l’olfatto e il gusto, che sommati tra loro hanno dato origine al giudizio finale.
La particolarità del Mondial des Vins Extrêmes, dovuta principalmente alla varietà dei vini in degustazione, prodotti per lo più da vitigni autoctoni, caratterizzati da terroir unici che segnano in modo particolare i profumi e i sapori e che rendono il Mondial des Vins Extrêmes unico nel panorama dei concorsi enologici mondiali, richiama l’interesse degli esperti che numerosi ogni anno si candidano per partecipare alle selezioni di luglio.
I vini presentati sono stati divisi in 9 categorie:
1 - vini bianchi tranquilli annate 2016, (con residuo zuccherino fino a 6 g/l); 2 - vini bianchi tranquilli annate 2015 e precedenti, (con residuo zuccherino fino a 6 g/l); 3 - vini bianchi tranquilli semidolci (con residuo zuccherino da 6,1 a 45 g/l); 4 - vini rossi tranquilli annate 2015 e 2016; 5 - vini rossi tranquilli annate 2014 e precedenti; 6 - vini rosati tranquilli; 7 - vini spumanti; 8 - vini dolci (con residuo zuccherino superiore a 45,1 g/l); 9 - vini liquorosi.
I premi
Al termine delle degustazioni è stata stilata la classifica finale, in base al punteggio acquisito sono stati ripartiti i premi suddivisi in Gran Medaglia d’Oro, Medaglia d’Oro e Medaglia d’Argento, oltre a ulteriori premi speciali destinati al miglior vino e alla miglior cantina per Paese partecipante, il miglior vino in assoluto, il miglior vino biologico e/o biodinamico, il miglior vino prodotto nelle piccole, il miglior Giovane produttore (al di sotto dei 35 anni), la miglior Donna produttrice, uno destinato alla Regione viticola partecipante con il maggior numero di vini, e novità di questa edizione, un premio dedicato al miglior vino prodotto da uve franco di piede.
Bene!" Bravi!!! Avanti così, sempreche', grazie ai premi ricevuti, i produttori non li rendano imbevibili per la gente comune, alzando il prezzo in misura tale da poterne fruire solo le solite categorie degli abbienti e dei "privilegiati", mentre gli altri restano a guardare e sognare a bocca asciutta! Se cosi' fosse, visti i precedenti, trattandosi, d'un evento enologico, esclusivamente, cognitivo, pur prendendone atto, con piacere, poco o niente ci interesserebbe.