Si era avventurato da solo, complice la splendida giornata di sole, per godersi una tranquilla passeggiata tra i sentieri che dal Castello portano al Campese: un turista svizzero, amante del trekking ed assiduo frequentatore dell’Isola del Giglio, ha perso l’orientamento e si è ritrovato ferito e circondato da rovi ed altri arbusti.
Con l’ausilio del suo telefono cellulare, il turista è riuscito a chiedere aiuto ad alcuni amici che subito hanno attivato Polizia Municipale e Guardie Forestali, anche se le difficoltà nell’esprimersi in italiano hanno reso difficile l’individuazione del disperso. Ancora più difficile, per non dire impossibile, sarebbe stato raggiungerlo, se due cacciatori, impegnati nell’allestimento del loro capanno, non si fossero presi l’onere di raggiungerlo e guidarlo su strade meno impervie.
Il turista svizzero, infatti, era molto vicino alla Strada Provinciale del Campese, in una zona compresa tra il Sentiero delle Grotte e la Strada del Gronco, ma era circondato da almeno 100 metri di fitta vegetazione formata per lo più da rovi; inoltre la bella giornata lo aveva spinto ad indossare una tenuta completamente estiva, per cui aveva riportato numerosi graffi ed escoriazioni alle gambe. E così Luigi Orlandini e Cipriano Giannetti, attirati dalle strazianti richieste di aiuto da parte del turista, non hanno esitato a buttarsi nella macchia guidando lo sventurato fino alla salvezza.
Nel corso degli ultimi sei mesi, numerosi sono stati gli interventi effettuati dalle Forze dell’Ordine in soccorso di escursionisti, dispersi o feriti, lungo i nostri sentieri; segno evidente che questo tipo di turismo è comunque sempre vivo ed in continua espansione, e che un’accurata mappatura, unita alla continua pulizia, sono fondamentali per la cura del nostro territorio.

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