Pianosa e Montecristo aperte alle immersioni, e aree marine protette modello-Scoglietto. Carlo Gasparri, ex campione del mondo di pesca subacquea, giornalista, già consulente della trasmissione Rai ''Linea Verde'', e attualmente presidente dell’associazione ''Arcipelago Libero'', è stato chiamato dal ministro dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo a far parte della Commissione di Studio incaricata della verifica della fattibilità dell’estensione delle attività di immersione nelle acque delle aree marine protette.
La commissione si è riunita per la prima volta lunedì scorso, e la fruibilità delle aree marine protette è stato il primo argomento discusso. “Anche perché - ci ha anticipato Gasparri – il ministro dell’Ambiente ha intenzione già quest’anno di aprire le Amp già esistenti alla possibilità di immersioni. Al momento – ha ricordato Gasparri – l’Elba e l’Arcipelago Toscano non hanno questo problema, perché fino ad oggi non si è trovato l’accordo con i sindaci del territorio necessario per la istituzione delle Amp. Sarebbe invece importante accelerare il provvedimento, perché potrebbe rappresentare un importante volano per il turismo locale, sia d’estate che d’inverno”.
La novità più importante fra quelle discusse, però riguarda le due “isole proibite” dell’Arcipelago Toscano, vale a dire Pianosa e Montecristo. “Ci sarà un’apertura – ha anticipato Carlo Gasparri – anche perché non si capisce come possano passare navi a poca distanza che potenzialmente scaricano in mare di tutto, e poi invece si vieti (come nel caso di Montecristo) anche soltanto di mettere un piede in acqua agli sparuti gruppetti di visitatori finora ammessi. La stessa commissione ha concordato come sia assurdo pensare che una persona che fa il bagno o si immerge in apnea per fare snorkeling possa mettere in difficoltà gli ecosistemi. L’ambiente va protetto, ma reso anche fruibile".
"Un ambiente chiuso – secondo l’ex campione del mondo di pesca subacquea – non serve a nessuno. Pensiamo ad una apertura guidata e controllata a Pianosa e Montecristo, con la possibilità di fare immersioni con guide ambientali, o quantomeno con istruttori subacquei che abbiano la conoscenza della flora, della fauna e delle biocenosi marine”.
Facile immaginare le ricadute positive che ci potrebbero essere per il turismo dell’arcipelago, ed inevitabile ripensare alle future Amp dell’Isola d’Elba con analoghe potenzialità di attrattiva. “Il modello - Scoglietto potrebbe essere l’ideale - ha detto ancora Gasparri – secondo noi, e secondo la commissione, questo tipo di sistema di tutela biologica è il migliore, anche perché viene protetto direttamente dagli stessi fruitori: i subacquei, i diving e gli stessi pescatori. Il prossimo 27 aprile presenteremo le conclusioni di questa prima serie di lavori fatti dalla commissione, e da lì si partirà per portare avanti abbastanza presto la soluzione anche per le nostre Amp, che – ha concluso Gasparri – sono necessarie ma dovranno essere a misura d’uomo”.
SI POTRA' FORSE FARE BAGNO ED IMMERSIONI A MONTECRISTO
Autore: fonte www.tenews.it
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