Smaltimento Costa Concordia, Piombino superata da Palermo?
Nascosti e Taradash: «Dopo il danno, la beffa? Rossi faccia chiarezza»


«In occasione dell’ultimo Consiglio regionale fu approvato il nuovo piano regolatore del Porto di Piombino, passaggio essenziale in vista del possibile ed auspicato arrivo del relitto della Costa Concordia. Un intervento che avrebbe un indotto economico di 1,2 miliardi di euro per il territorio. A ciò si aggiungano le rassicurazioni del Presidente Rossi e del ministero dell’Ambiente circa la scelta di Piombino. Tutto sembrava ormai definito, ma oggi leggiamo sulla stampa che non è così, e che Palermo parrebbe aver superato il porto toscano nella corsa per accaparrarsi gli appalti per lo smaltimento della Costa Concordia. Dov’è la verità? Nel mese di agosto sono accaduti fatti a noi sconosciuti? Se sì, Rossi ne era a conoscenza e li ha taciuti, oppure il sorpasso di Palermo è avvenuto a sua insaputa? E’ pur vero che la scelta del porto di smaltimento del relitto spetterà a Costa Crociere, ma le rassicurazioni di Rossi e lo stanziamento di 130 milioni di euro lasciavano confidare in una soluzione positiva per Piombino e la Toscana. Alla luce di quanto letto oggi chiediamo al Presidente Rossi di fare definitiva chiarezza su una vicenda che rischia di finire con una beffa per la Toscana, dopo il danno inferto al Giglio».

Così i consiglieri regionali del Popolo della Libertà Nicola Nascosti e Marco Taradash a commento di notizie di stampa che indicano il porto di Palermo quale favorito su Piombino nella corsa per lo smaltimento della Costa Concordia.