La ''GUERRA delle Cannelle'' all’Isola del Giglio la vince, pur perdendo una battaglia (ma non pagherà pegno) Antonio Belardo.

I giudici della terza sezione del Tar di Firenze hanno accolto il primo ricorso presentato per conto della ''D’Orazio & Petrelli'', la società che gestisce il bar-ristorante in località ''Le Cannelle'', dagli avvocati Iacopo Sforzellini e Palo Valiani, e riguardante la concessione, per il 2007, di 390 metri quadrati di arenile (il 50% della spiaggia deve restare libero mentre sulla concessione possono essere impiantati un massimo di 45 ombrelloni). 

Hanno bocciato invece quella riguardante l’anno successivo che chiamava di nuovo in causa il Comune (avvocati Luciano Canepa e Roberto Righi) e il Belardo (avvocati Andrea Cuccurullo, Francesco e Umberto Gulina) che da anni gestisce un servizio di affitto di ombrelloni e sedie a sdraio sul tratto di arenile in contestazione.

Per il 2007 i giudici hanno ritenuto fondata l’accusa al Comune di non aver effettuato la comparazione fra le due domande per lo stesso tratto di spiaggia e soprattutto di aver stabilito, a posteriori, i criteri di scelta (maggiore anzianità nell’esercizio dell’attività di noleggio attrezzature) per favorire il Belardo, ma hanno ritenuto non vi siano i presupposti per un risarcimento dei danni.

Per quello che riguarda la concessone del 2008 il Tar ha invece ritenuto che la prassi seguita dal Comune per la scelta sia corretta.