Sono contento che si siano levate tante voci di disappunto sul tema dei parcheggi a pagamento.
Concordo tutto ciò che ha detto mia cugina Federica, è una disposizione di cui vergognarsi, fatta sulla pelle dei turisti e di chi ha la casa la Giglio. E' tutto uno spremere da una vita e questa è la goccia che fa traboccare il vaso.
Invito tutti a non pagare il permesso di entrata, a non pagare i parcheggi, a non pagare le multe. Il comune si troverà subissato da 5.000 ricorsi ma intanto non incassa e sarà costretto a togliere la disposizione. Come diceva il "Che" le battaglie non si perdono, si vincono sempre, soprattutto quando sono giuste.
Ci sono delle cose che non si capiscono; nemmeno un bambino di due anni può essere convinto dell'utilità di una rotatoria al bivio o della linearità di una curva spaccando la roccia: perchè allora buttare via i soldi per lavori assurdi e disporre poi normative altrattanto assurde? Quelli che dicono che nelle città ci sono da tempo i parcheggi a pagamento non capiscono nulla perchè qui io poso decidere di mettere la macchina più lontano, fermarmi 2 ore, ecc. L'isola è peculiare, la macchina non puoi metterla da nessuna parte e a questo punto diventa un'altra tassa fissa come al Giglio ce ne sono tante, di cui molte occulte, che si lascia perdere perchè a volte sarebbe da incazzarsi ogni minuto. Ed è questa la filosofia che anima le decisioni, e mi dispiace dirlo perchè la Giunta va vicino alle mie idee politiche, la gente paga, si incazza, forse non torna più ma ne verranno degli altri pronti per essere spremuti dal Comune, dai commercianti, nelle abitazioni private fatiscenti.
Da anni non c'è mai stata una seria politica di programmazione sul turismo e si vede.
Non farò venire più nessun amico al Giglio, mi avete deluso, forse venderò anche la casa, con questo modo di vedere le cose auguro un fallimento stagionale che vi meriteste tutto per la miopia politica degli interventi.

Stefano Tiozzo